Noi pensiamo invece che sarebbe stato più utile estendere ad esempio la sperimentazione che il Comune di Barletta ha recentemente licenziato sul reddito di formazione: l’ente erogherà un reddito appunto di formazione pari a 200€ mensili, indirizzato a soggetti con età compresa tra i 16 e 26 anni compiuti alla data del bando e appartenenti a famiglia anagrafica con ISEE non superiore ad € 5.000,00 (elevato a €.10.000,00 per i soggetti disabili).
Tale operazione avrebbe avuto la valenza di azione di sostegno agli studenti magari in difficoltà economica, che hanno voglia e la determinazione a non abbandonare il percorso di studi.
Più semplicemente, ad esempio, il Comune di Andria avrebbe potuto erogare la somma che si è impegnata a versare alla suddetta università privata sotto forma di sostegno o rimborso delle spese per gli studenti, universitari e non, pendolari della nostra città.
La domanda che ci poniamo è inoltre la seguente: che indotto potrà mai creare una università ubicata oltretutto su una strada provinciale? Diverso sarebbe stato se questa si fosse inserita in tessuto urbano; avrebbe incentivato l’amministrazione interessata a curare maggiormente i servizi per la cultura e la formazione.
Ci auguriamo che in tutte le città della sesta provincia si possa aprire un dibattito serio sul progetto presentato e che si possa assieme a tutte le realtà che pensano che vi siano altri metodi e mezzi per investire in rilancio del territorio, trovare proposte alternative a questa che a nostro modo di vedere pare una proposta demagogica e in linea con tutti i processi in atto che stanno portando alla rovina il sistema di istruzione pubblico.
f.to
I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà -
Andria
Michele Lorusso
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