martedì 12 novembre 2013

Ridurre il problema della sicurezza in Città a una mera questione di ordine pubblico,è un errore.

Ridurre il problema della sicurezza in Città a una mera questione di ordine pubblico, secondo me, è un grandissimo errore. Chiedere poi la convocazione del comitato provinciale per la Sicurezza e l’Ordine pubblico nella nostra Città è un altro errore, perché non si deve ragionare per campanili, ma per territorio che comprende più comunità. Poi, viste le competenze (consultive) del comitato e vista la composizione dello stesso (è la legge a dirlo) si risolverebbe ben poco, considerato che possono prendervi parte solo rappresentati delle Istituzioni.
La sicurezza è, prima di tutto, una questione culturale che va affrontata anche dal punto di vista della prevenzione, con tutta la comunità (che di certo non è rappresentata dal solo Consiglio comunale) con azioni concrete e non con proclami o impegni assunti o mai mantenuti. Si crea sicurezza se si difende la scuola pubblica, il welfare, i "beni comuni"; se s' investe nella Cultura della legalità e dell'antimafia, nella Cultura dell'integrazione e dell'accoglienza; se si restituiscono alla collettività i beni sottratti alle mafie; se si restituisce alla comunità la speranza di un futuro migliore.
Affrontare la questione sicurezza solo da un punto di vista repressivo non può che peggiorare la situazione.




lunedì 11 novembre 2013

Dov'è la partecipazione tanto auspicata sulla progettazione della scuola Jannuzzi?

Un passo avanti e due indietro. Un modus operandi che caratterizza quest’Amministrazione su molte questioni. Questa volta tocca ai giovani e al coinvolgimento degli stessi nella “progettazione della Città”.
Dopo le varie verifiche sulla scuola Jannuzzi, si decise con nota di indirizzo datata 11.12.2012 prot. n. 104571 (a firma del Sindaco, Avv.Nicola Giorgino, dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Avv. Pierpaolo Matera e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Avv. Antonio Nespoli), avente a oggetto, “…in un’ottica di massima partecipazione e contenimento di costi, …l’emanazione di un bando di concorso di progettazione ai sensi dell’art. 99 Codice degli Appalti, secondo le linee guida di intervento rinvenienti dall’incontro pubblico tenuto presso l’Edificio Scolastico “A. MORO” di Andria”.
Successivamente, con deliberazione di Giunta Comunale n. 85 del 29.3.2013, fu dato seguito a quell’indirizzo contenuto nella nota e si diede avvio ai soliti proclami in pompa magna, che si concludevano con il Sindaco che affermava “Auspichiamo, così, che il percorso di partecipazione avviato possa proseguire dando i frutti sperati”.
Trascorre un po’ di tempo, ed ecco che arriva una nuova nota del 6.9.2013 prot. n. 69724 a firma dell’Assessore ai Lavori Pubblici e del Sindaco (e l’Assessore alla Pubblica Istruzione?), con la quale si invitano i dirigenti a “predisporre l’atto amministrativo di revoca della precedente D.G.C. citata e porre in essere in tempi tutte le attività amministrative e tecniche finalizzate all’acquisizione di un progetto esecutivo approvato e validato, … da candidare a bandi specifici di prossima emanazione”.
Dopo la nota, la deliberazione di Giunta Comunale n. 85 del 29.3.2013 annulla la precedente e quindi il bando di concorso di progettazione, preferendo a essa altre modalità che nulla hanno a che fare con la partecipazione.
Insomma, prima si creano aspettative e poi si superano con presunti “bandi di prossima emanazione” (quali?).
Un atteggiamento che non è nuovo di quest’amministrazione, soprattutto quando si parla di trasparenza e partecipazione, che tutti sventolano, ma che nessuno, nell’azione amministrativa, pratica. Tra la prima deliberazione e la seconda son trascorsi circa 6 mesi. Come mai non sono state poste in essere le procedure per il concorso di idee? Dov’è andata a finire la partecipazione “auspicata” dal Sindaco?
Ormai, non ci stupisce più nulla. Più passano i giorni e più si dimostra che Andria cambia, non certo in meglio, e questa ne è l’ennesima dimostrazione.

Qui la deliberazione di Giunta n. 85 del 2013: https://drive.google.com/file/d/0B0JIw3VAIEPcTXJ6UGhJUUZRR0E/edit?usp=sharing

Qui la deliberazione di Giunta n. 238 del 2013: https://drive.google.com/file/d/0B0JIw3VAIEPcRzhPOXdXcTVfLTA/edit?usp=sharing



sabato 9 novembre 2013

Sulle dichiarazioni del consigliere Grumo (Pdl).

Che pena il consigliere Grumo (#Pdl). Uno che dovrebbe rappresentare il nuovo, si limita solo a ripetere a menadito sempre le stesse cose sulle opere pubbliche in questa Città. Nessun ragionamento o analisi su tutto il resto. Solo frasi fatte e slogan, come se per riqualificare il centro storico o altri quartieri bastasse inaugurare una struttura e non completarla. Parole le sue che servono per coprire il boato della bomba di ieri e dire "va tutto bene", "Andria cambia". Un continuo clima da campagna elettorale che fa male alla nostra comunità. Se questo è il nuovo che avanza, siamo davvero messi male.



venerdì 8 novembre 2013

#Andria e la #sicurezza che non c'é.

Scippi, rapine, furti in appartamento, pestaggi di gente senza alcun motivo e adesso anche una bomba. Eppure, continuano a dirci che va tutto bene e le priorità continuano a essere altre. Lor signori, per accorgersi che non va tutto bene, aspettano che ci scappi il morto? Secondo me, si. Io, intanto, continuo a essere preoccupato.




giovedì 7 novembre 2013

#Andria #forumcittadigiovani #dimissioni

Il forum Città di giovani è nato come strumento per la promozione della partecipazione dei giovani alla vita amministrativa della Città. Invece, è diventato un ente di organizzazione di eventi per pochi che nulla hanno a che fare con la trasparenza e la partecipazione. Perché è stato distorto il fine del forum? Si ha paura dei giovani? Dove sono finite tutte quelle persone presenti alle elezioni? E i candidati? Se gli eletti non sono in grado di gestire il forum, perché non si dimettono? Non sarà che gli eletti del forum e l'Amministrazione stanno portando avanti una politica volta a mettere il silenziatore ai giovani? A me pare proprio di si.


mercoledì 6 novembre 2013

Dichiarazioni del pentito Schiavone.

Dopo aver letto le dichiarazioni del pentito di mafia, Schiavone, e il resoconto dell'attività svolta dalla commissione parlamentare sulla questione rifiuti, devo dire che sono molto preoccupato. Certo, le dichiarazioni di un pentito vanno prese con le pinze, però ci sono troppe coincidenze che non mi fanno star tranquillo. Non si può far finta di nulla e dire che va tutto bene. Si verifichino quelle dichiarazioni e si bonifichino i luoghi. Nel frattempo, è necessario anche incrementare le risorse per gli strumenti utili allo studio dei fattori che causano leucemie, tumori, ecc..., perché, nel nostro territorio, la situazione è davvero preoccupante.



martedì 5 novembre 2013

"Festa" del 4 novembre.

“Si svuotino gli arsenali, strumenti di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame”.
Che il ricordo delle vittime delle guerre possa servire per coltivare la pace.
Il 4 Novembre lo "festeggio" così. Scusate
 






lunedì 4 novembre 2013

Vandali al Parco "Graziella Mansi". Vergogna!

Dei vandali hanno devastato il parco intitolato a Graziella Mansi, una bambina ammazzata barbaramente nel 2000.
Un vile gesto che offende la memoria di quel piccolo fiore e che non può restare impunito. Spero che quei vandali siano consegnati alla giustizia e che, se ve ne fosse la necessità, s'implementi il sistema di videosorveglianza.




Nominato il nuovo Au della Multiservice.

Martedì, l'Amministrazione comunale ha proceduto con la nomina del nuovo Au della Multiservice, senza accogliere la nostra proposta di selezione pubblica (eppure dicono di essere l'Amministrazione più trasparente d'Italia).

Un sentito ringraziamento va all'Au uscente Avv. Savino Losappio che, nonostante le mille difficoltà, ha operato sempre secondo legalità, innovazione (sperimentazione di veicoli elettrici, ecc...) e per il bene comune, senza mai dimenticare la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Spero che il nuovo Au operi nel solco tracciato dal suo predecessore, perché è in gioco il futuro di più di 100 famiglie e di un'intera comunità.




Nomina Au Multiservice.



“Amministrazione trasparente”. Questo è il titolo che l’amministrazione comunale si è auto-riconosciuta per la presunta trasparenza del proprio sito internet, “calcolata” da un sistema del Ministero davvero opinabile.

Opinabile perché tiene in considerazione solo la struttura del sito e non la verifica dei contenuti dello stesso. È lo stesso Ministero a dirlo, non di certo noi.

Infatti, basta aprire diversi link e si scopre che non stiamo raccontando fatti non veri.

Pur di auto incensarsi, però, i nostri amministratori hanno diffuso un comunicato celebrativo di questo presunto obiettivo raggiunto.

Badando più alla sostanza che alla forma, abbiamo fatto diverse proposte sul tema del raggiungimento di una vera trasparenza e pensiamo che è alle porte , per l’amministrazione, l’occasione di dimostrare di esserlo davvero: la nomina dell’Au della Multiservice il cui mandato è già scaduto.


Già da aprile scorso, su nostra indicazione, le opposizioni avevano proposto la selezione pubblica per lo stesso. Nessun cenno, di diniego o adesione, da parte dell’amministrazione ci è giunto, forse perché impegnato nella ricerca di equilibrismi di correnti, anime, mozioni (le questioni di genere, pare non si pongano nemmeno).

La nomina dell’Au é una questione che si trascina da diverso tempo, caratterizzata da proroghe e assemblee deserte, che non possono che nuocere alla stessa azienda.

Con la selezione pubblica si porrebbe fine alla pratica di “spartizione” degli incarichi, che anche in passato trovava applicazione, e si sceglierebbe un/a Au sulla base delle proprie competenze, e non certo per appartenenza a questa o quella corrente. L’azienda ha bisogno di questo, viste le sfide che in futuro dovrà affrontare tra tagli dal governo centrale a quello locale.

Il vero cambiamento può essere solo perseguito seguendo la strada proposta e saremo i primi a schierarci a favore della stessa, perché tesa al bene comune e non a quello di questa o quella parte politica.

Riusciranno a stupirci i nostri amministratori?




Post incontro Assessore Elena Gentile.

Il Sindaco Giorgino, a commento della visita dell’assessore Elena Gentile, oltre a definirlo un incontro di propaganda, approva un “contatore” sulle questioni sanitarie nei confronti del governo regionale e nel mentre vorremmo sapere quale apporto il governo cittadino da lui guidato ha dato alla questione “Bonomo”.

L’incontro del 3 ottobre scorso, alla presenza della dirigenza Asl, di esponenti politici locali e regionali e di lavoratori, doveva essere una conferenza stampa; invece, positivamente, è stata una tribuna politica dove sono emersi i problemi e le questioni reali.

La conferenza aveva come tema centrale il riordino ospedaliero con annessa ristrutturazione del Bonomo per attivare i 201 pl previsti da regolamento regionale (adesso sono 160 sulla carta) che noi abbiamo sempre difeso, a patto che esso stesso preveda la soluzione di due questioni cruciali: il PERSONALE ed il TERRITORIO.

Se il riordino deve essere frutto esclusivamente di tagli, con l’accantonamento del progetto dei servizi territoriali (cronicità, pazienti oncologici e prevenzione), l’unica risposta alla domanda di salute dei cittadini rimarrà, sempre e soltanto, l’ospedale che non avrà mai la necessaria forza strutturale, economica e di professionalità capace ad accogliere i problemi di salute della comunità.

Invece, a seguito di incontri dell’Ass. Gentile col nostro gruppo politico, interessato senza populismi di sorta alla salute dei cittadini, la Regione, uscita dal piano di rientro (responsabilità da imputare al centrodestra alla guida del governo nazionale di questi anni) può far partire il piano operativo per l’implementazione del territorio, delle piante organiche, per l’edilizia sanitaria e per la messa in atto del regolamento regionale sul riordino.


Aggiungiamo che, negli incontri, e stante la possibilità concreta di attingere a fondi per l’edilizia sanitaria (ex art. 20), abbiamo fatto la nostra proposta di ristrutturazione del Bonomo, in base al regolamento regionale, ormai legge da un anno.

Pare che il piano presentato dall’Assessore Gentile e dal Dott. Gorgoni, lo scorso 3 ottobre, ricalchi a grandi linee la nostra proposta (consegnata all’assessorato in tutte le forme e fatta conoscere ai cittadini tramite la stampa); sull’effettiva realizzazione e sulla priorità di ristrutturazione del pronto soccorso, vigileremo, senza avviare inutili “conti alla rovescia”.

Sul documento vorremmo fare delle osservazioni propositive:

l’allocazione, sul lato ex dialisi, dei rispettivi ambulatori posizionati sui quattro piani;
spostamento della neurochirurgia, non al terzo , ma al primo piano, così da avere su piano terra e primo piano, oltre alla neurochirurgia, sale operatorie, rianimazione, pronto soccorso e radiologia, in modo tale da creare un blocco dell’emergenza- urgenza (sintesi, appunto, della vocazione affidataci dalla Regione e confermata dall’Assessora)
Si è parlato, inoltre, della questione ospedale nuovo sulla direttrice Andria-Canosa, sulla quale, a detta della Gentile, si sarebbero potute fare altre scelte.

Tale questione però, visti i tempi di costruzione di un nuovo nosocomio (che riteniamo auspicabile e necessario) e gli investimenti cospicui, rispetto alla ristrutturazione, riteniamo al momento esso debba cedere il passo a quest’ultima, affinché il Bonomo non perda la sua peculiarità d’emergenza–urgenza a servizio di una popolazione che va anche ben oltre la sesta provincia pugliese.

Vorremmo, lo ribadiamo ancora, che il servizio e la salute pubblica ai cittadini non sia una questione di parte, ma un bene comune da salvaguardare nell’interesse di tutti i cittadini. Le questioni sanitarie non devono essere usate come forme di consenso elettorale da ottenere o da mantenere.

Posto occupato ad Andria



Di femminicidio si muore, eppure nella nostra Città non se ne parla e l’unico cav (centro anti violenza) presente è costretto a sospendere la propria attività per mancanza di fondi e per la mancata attenzione da parte delle Istituzioni verso quel luogo.


Vista la totale assenza di una sensibilizzazione della Città alla tematica, armati di fogli e spago, abbiamo deciso di agire ,intitolando alcuni dei viali della villa comunale alle donne vittime di femminicidio. Oltre a questo, abbiamo anche pensato di aderire alla campagna “posto occupato”, un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza che, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga e affinchè non si lasci spazio all’indifferenza di Gramsciana memoria.
Mentre posizionavamo i cartelli, moltissimi passanti incuriositi ci hanno chiesto cosa stessimo facendo e altri si sono fermati a leggere e a riflettere sul messaggio e il contenuto degli stessi. E’ stata una bella soddisfazione, perché vuol dire che verso certe tematiche c’è ancora sensibilità ed attenzione.


Con questa piccolissima azione speriamo di essere riusciti in qualche modo ad accendere i riflettori su una questione importante, come quella del femminicidio, che non può essere affrontata solo con le norme, ma che necessita di interventi di sostegno alle donne nonché di interventi di protezione sociale. Inoltre, bisognerebbe lavorare anche nella scuola, dalla elementare alla secondaria di secondo grado, con percorsi volti al rispetto e alla non violenza e all’educazione per il riconoscimento delle emozioni e la gestione dei conflitti.

Questa è solo una delle iniziative che si metteranno in campo per contrastare il fenomeno.
Il nostro auspicio è che si coinvolgano tutti in questa battaglia per poter creare un fronte comune che vada dalle istituzioni ai singoli.