Dal 15 al 30 Ottobre alcuni
“illustri esponenti” della moda e della pece hanno sfilato nella nostra Città
per cercare la “verità assoluta”,
così com’è stata definita dal Sindaco alla conferenza di presentazione. Per
organizzare questo meeting, che ha dato lustro (quale?) alla nostra Città, si è
mossa un’importante macchina organizzativa che ha contribuito alla riuscita di
questo evento. Ed è proprio sulla macchina organizzativa che vanno fatte alcune
riflessioni.
Qualche
giorno prima dell’inizio di tal evento, tutti abbiamo assistito all’invasione
di sagome in polistirolo che servivano a pubblicizzare il meeting. Si può
essere d’accordo con le nuove forme di pubblicità, purché si sviluppino nel
rispetto delle norme, dell’ambiente e del decoro urbano. Questo, però, sembra non essere accaduto,
perché l’art. 32 del PIANO GENERALE
DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI E DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI, dispone: “In occasione di manifestazioni …
culturali,…, da chiunque organizzate,… sono autorizzabili altre forme
pubblicitarie da concordare con il Comune di Andria, il quale valuterà il
progetto secondo le esigenze di rispetto ambientale e delle caratteristiche
storiche ed urbanistiche degli edifici circostanti. Tali forme pubblicitarie
sono autorizzabili unicamente durante il periodo di svolgimento della
manifestazione a cui si riferiscono, oltreché durante la settimana precedente e
le ventiquattr’ore successive. In ogni caso non possono essere affissi
utilizzando i pali della pubblica illuminazione, gli alberi nonché i pali della
segnaletica stradale”.
Il
mancato rispetto del suddetto piano è evidente. Adesso vien da pensare o che
l’Amministrazione abbia autorizzato (contravvenendo alle disposizioni del
piano) tale pubblicità, oppure che i vigili urbani non si siano accorti di
questa invasione, visto che ad oggi non sono state rimosse le sagome e non
risulta essere in corso nessun procedimento sanzionatorio. Vogliamo sapere la
verità, perché da un lato non è giusto che la collettività si accolli le spese
per la pulizia e dall’atro chi risarcirà il danno all’immagine della Città?
Inoltre,
con DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N° 3661 del 11/10/2011 è stata impegnata,
la somma di € 10.000,00 a favore dell'Associazione Culturale “La
Corte Sveva” quale contributo per le spese di organizzazione e realizzazione
del meeting; sempre nella determinazione di legge: la
liquidazione della somma di cui al punto 1) sarà disposta con successiva
determinazione dirigenziale a seguito di presentazione di rendiconto delle
spese sostenute, supportate da documentazione fiscalmente valida, e previa
verifica della regolarità fiscale, presso la competente Agenzia delle Entrate”.
L’auspicio
è che prima di procedere alla liquidazione, si controlli in maniera
approfondita, la regolarità fiscale di TUTTE
le spese, perché un’Amministrazione pubblica deve controllare, in maniera
oculata, come sono spesi i soldi pubblici.
L’Amministrazione
deve delle risposte alla Città e speriamo che non faccia come la Mendez, che
non sapendo cosa dire, voleva inscenare una sfilata, oppure come la contessa De
Blanck, che non sapendo di cosa parlare, ci ha tediato con i drammi della sua
morte.
f.to Il co-coordinatore di Sinistra
Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso