mercoledì 9 dicembre 2009

Morti sul lavoro

Leonetti, altro martire del lavoro come gli operai della Thyssen Krupp di Torino

Intervento di Michele Lorusso di Sinistra Ecologia e Libertà

"Oggi è venuto a mancare Enrico Leonetti, cittadino andriese di 37 anni che -sottolinea in una nota Michele Lorusso di Sinistra Ecologia e Libertà- mentre stava sistemando le condutture della fogna bianca, a una profondità di circa 3 metri, è franata la parete laterale dalle terra ed ha travolto l'operaio, sepellendolo vivo. Un altro nome che si aggiunge alla lista infinita delle morti bianche (causati nella maggior parte dei casi per eccessiva ricerca di profitto senza dovute garanzie per la sicurezza e la salute dei lavoratori) e un'altra famiglia distrutta dalla tragedia.

Questo avviene negli stessi giorni in cui ricorre il secondo anniversario per il ricordo della strage alla Thyssen Krupp di Torino dove persero la vita Antonio Schiavone (36 anni), Roberto Scola (34 anni), Angelo Laurino (43 anni) e Bruno Santino (26 anni) e dove anche per la prima volta in un incidente sul lavoro e' stata riconosciuta l'accusa di omicidio volontario, cosa che sta a dimostrare che anche alla magistratura "sta a cuore" il tema delle vittime del lavoro.

In primo luogo vorrei esprimere -
conclude Michele Lorusso- il mio cordoglio personale alla famiglia di Enrico Leonetti, e in secondo luogo auspico che vi siano più controlli nel campo della sicurezza sul lavoro perchè non è giusto che un lavoratore perda la vita per portare il pane a casa".

martedì 10 novembre 2009

Primarie ad Andria


Lettera aperta ai partiti ed ai movimenti che si riconoscono nel centrosinistra andriese.



La volontà di rafforzare e di meglio strutturare la coalizione e, soprattutto, la consapevolezza che questo può avvenire se si sviluppa una ampia partecipazione democratica nella trasparenza delle scelte e delle decisioni ci spinge ad avanzare un ragionamento ed una proposta.



Per la carica di Sindaco circolano da tempo negli ambienti politici, ma anche sui quotidiani  numerosi nomi di presunti candidati.

Pensiamo che sottrarre la candidatura a Primo Cittadino al gioco manovrato  dell’indiscrezione giornalistica, all’esclusiva trattativa tra gli apparati di partito, con l’organizzazione di elezioni primarie, alla luce del sole le persone con programma di coalizione sarebbe più utile e costruirebbe un’occasione di democrazia e di visibilità, aiuterebbe la crescita e lo sviluppo del centrosinistra andriese e costituirebbe  una occasione storica per aprire un confronto anche con una parte della sinistra che chiede “discontinuità”.



LE PRIMARIE: un ragionamento e una proposta




  1. Se non si individuasse un candidato unitario del centrosinistra la decisione ultima sulle candidature delle parti politiche viene consegnata agli elettori di area, riportando le trattative tra apparati di partito al più appropriato ruolo di confronto propositivo e istruttorio.  Le buone ragioni per operare questa scelta stanno nella distanza tra cittadini e politica.
  2. Consegnare, con le primarie, ai cittadini il potere di scegliere, costruisce interesse e partecipazione politica e sono l’esatto opposto del leaderismo.
  3. Si vincola, chi sarà chiamato a ricoprire il ruolo di Sindaco al rispetto del programma sottoscritto ed agli impegni gestionali assunti.
  4. Si allarga di molto la platea che partecipa alla discussione dei programmi, dei progetti e dello stile e dell’autorevolezza di colui/lei che sarà proposto/a candidato Sindaco.
  5. Le primarie non sono da confondersi con una consultazione degli iscritti ai partiti. Le primarie significano che a scegliere i candidati di una parte politica non sono solo gli apparati, ma nemmeno i militanti dei partiti e dei movimenti impegnati attivamente nell’azione politica, bensì la generalità degli elettori orientati all’area politica interessata.

6.      Le primarie sono una risposta democratica alle pratiche degli apparati, viste come organizzazioni oligarchiche e rappresentano un sistema valido per rispondere alla crisi del sistema politico.

Da questa impostazione nasce la convinzione che le primarie possano essere da subito un modo per:

    • Costruire e rafforzare l’alleanza tra i partiti e movimenti culturali, sulla base di ideali, programmi condivisi e ragioni profonde e durature per stare insieme. Un vero e proprio progetto per il futuro;
    • rinvigorire la partecipazione dei cittadini alle scelte che Li riguardano direttamente;
    • Consentire al candidato più suffragato di aspirare a governare la città con autorevolezza;
    • Di consentire ai meno suffragati di non sentirsi “sconfitti” ma parte integrante di un progetto politico che dovrà concretizzarsi nei cinque anni di consigliatura.





A supporto di questo nostro ragionamento politico, CHIEDIAMO:

A tutti i partiti e movimenti del centrosinistra, che condividono il metodo delle “primarie”, la convocazione di un tavolo politico- programmatico composto da delegazioni che discutino e valutino la possibilità di trovare una sintesi tra le varie posizioni per offrire alla città una valida alternativa alla proposta delle destre.

Atteso che i tempi sono stringenti confermiamo la nostra disponibilità ad iniziare questo percorso, immediatamente, e portarlo a compimento senza soluzione di continuità fino allla stesura e alla sottoscrizione di un documento politico finale che comprenda il programma condiviso, l’approvazione delle  regole e la fissazione della data per le elezioni primarie, l’indicazione dei candidati/e alla carica di Sindaco della coalizione.









Sinistra Ecologia e Libertà

Recupero e Sviluppo

martedì 3 novembre 2009

Primarie e Facebook


Chi se lo immaginava che facebook sarebbe diventato un vero luogo (virtuale) sul quale confrontarsi e scambiarsi delle idee. Infatti, è proprio così, facebook a volte si dimostra un vero catalizzatore di idee di persone che non si conoscono realmente, ma virtualmente e che condividono le stesse idee. E’ proprio su facebook che è nata l’idea di creare un gruppo dal nome “quelli che vorrebbero le primarie ad Andria”( http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=180151271744&ref=ts), che oggi conta 130 iscritti tra cittadini politicanti e non. E’ stato creato questo gruppo per raccogliere le adesioni di cittadini che vorrebbero lo strumento delle primarie per scegliere il candidato Sindaco del centrosinistra andriese. Infatti, tutti gli iscritti a questo gruppo chiedono al centrosinistra andriese, nel caso in cui non ci sia una proposta di candidato Sindaco condivisa da tutti i partiti, di far scegliere agli andriesi tra le proposte di candidatura che sono avanzate dai vari partiti. Una cosa NUOVA che sarebbe sperimentata per la prima volta ad Andria. Le primarie aperte a tutti gli elettori sono un meccanismo elettorale che serve a:- conoscere, scegliere ed eleggere buoni amministratori- sostituire gli eletti che durante il loro mandato hanno lavorato male- vincolare gli eletti allo svolgimento di un’attività al concreto servizio dei cittadini. Le primarie non sono un fatto puramente tecnico, ma al contrario un procedimento significativamente politico. Consentirebbero, infatti, ai candidati alle varie cariche di farsi conoscere dai cittadini i quali potrebbero, proprio grazie alle primarie, scegliere e valutare i propri rappresentanti. I candidati così non sarebbero scelti e conosciuti soltanto all’interno di gruppi ristretti, ne tantomeno come si suol dire potrebbero "piovere dall’alto". Perché chiediamo le primarie?

-      per contribuire a completare la transizione politica italiana: i cambiamenti che hanno investito il nostro sistema politico e la distanza tra i cittadini ed i loro rappresentanti nelle istituzioni chiedono un cambiamento nel sistema della selezione delle candidature che valorizzi la richiesta di partecipazione di tante cittadine e cittadini. Le primarie completano questo aspetto della transizione italiana, quello della scelta ‘diretta’ da parte dei cittadini di chi li rappresenterà e governerà, anticipando la partecipazione dei cittadini al momento della selezione dei candidati.



-      perché aiutano a selezionare nuove rappresentanze politiche: le primarie possono far emergere nuovi amministratori grazie proprio alla ‘battaglia sul campo in cui si affrontano vecchi e nuovi possibili candidati, senza certezze, con la possibilità di comunicare idee, programmi, critiche a chi governa.



-       perché favoriscono l’alternanza: perché nelle primarie il consenso degli elettori si concentra sui candidati che hanno maggiori possibilità di sconfiggere i loro avversari appartenenti agli schieramenti contrapposti.

-       perché accorciano la distanza tra i cittadini e la politica: troppe volte abbiamo notato delusione o disinteresse tra i cittadini a causa di candidature estranee al territorio, casuali, talvolta addirittura osteggiate. Con l’introduzione delle primarie gli elettori avranno a disposizione lo strumento per proporre e scegliere i candidati: la politica si avvicina ai cittadini quando offre momenti per decidere, oltre che per elaborare programmi, discutere idee, manifestare posizioni politiche.



-       perché rafforzano i partiti politici e le coalizioni: da un lato li costringono a presentare i loro uomini e donne migliori, legati al territorio, e li sottraggono al gioco senza regole della selezione delle candidature come lo conosciamo oggi. Dall’altro e’ un’occasione per tutte le forze politiche di costruire un rapporto diretto con gli elettori, coinvolgerli nella elaborazione dei programmi, raccogliere idee e adesioni.



-       perché sono uno strumento di verifica dell’operato degli eletti e degli amministratori: con le primarie i cittadini potranno sostituire i loro rappresentanti che non hanno rispettato gli impegni presi con gli elettori.



-       perché danno spazio alla società civile: attraverso le primarie potranno emergere candidature che siano espressione diretta di movimenti e gruppi o semplicemente cittadini che hanno le idee e la capacità di comunicarle per attrarre consenso all’interno del loro schieramento. Con le primarie diminuiscono gli ostacoli e aumentano le opportunità di una politica migliore.



Le primarie, certamente da regolamentare con strumenti che garantiscano quanto possibile equità e correttezza, avrebbero risalto sui mezzi di comunicazione di massa. Dunque, noi abbiamo lanciato la nostra proposta, adesso tocca a voi metterla in atto.

Nell’attesa di un vostro riscontro (possibilmente positivo) vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Firmato

Michele Lorusso,Gianfranco Ippolito,Maria Grigioni,Mirko Malcangi,Ruth Pastorello,Alessandra Carbone,Samanta Balducci,Silvana Pollice,Graziana De Lucia,Vito Ballarino,Energia Pulita,Piscardi Domenico Damiano,Rossella Vvb,Giovanni Lafirenze,Dario Donato Asamoah,Michela Alicino,Fabrizio Pesce,Stefano Mariano,Carlo Ieva,Giuliana Piccininno,Adriana Quacquarelli,Antonio Terrone,Valentina Lomuscio,Michele Spione,Monterisi Berardino,Tiziana Abruzzese,Guido Galantino,Sabino Lotito,Riccardo Capurso,Lucia Lovaglio,Legambiente Circolo Di Corato,Morena Ferro,Savino Losappio,Roberto Straniero,Rossella Miracapillo,Legambiente Andria,Dino Leonetti,Vino Caro,Vincenzo Brucoli,Michele Di Lorenzo,Silvia Di Chio,Giovanni Del Mastro,Vincenzo Antolini,Franco Piccolo,Paola Cito,Raffaele Balducci,Sebastiano Inchingolo,Nadia Conversano,Eyes Ottica,Riccardo Terlizzi,Lorusso Nicola ,Bat Comunica,Angela Coratella,Benedetto Inchingolo,Angela Sgaramella,Riccardo Moschetta,Davide Roberto,Francesco Lomonte,Silvia Sgarra,Nicola Tortora,Vincenzo 'Skeggia' Lorusso,Nicola Coppola,Vincenzo Asselti,Francesca Stringhini,Giuseppe Locantore,Sabina Tota,A.s. Andria Bat,Riccardo Abruzzese,Faffa Lionetti,Marianna Leonetti,Alessio Rubini,Saverio Palumbo,Cinemambiente Torino,Francesco Pollice,Rino Superbo,Eva Cangi,Riccardo Ernesto,Davide Dell'Endice,Pietro Cangi,Michele Piccolo,Miky Padovano Anna Paradiso,Di Carlo E Galdino,Maria Grazia Crevani,Nunzio Liso,Mauro Rella,Le Dolcinote Eventi,Matera Dina,Debora Di Palma,Gianpietro Balducci,Comunicare Tresessanta,Stefano Pasquale Massaro,Vincenzo Campana,Brigida Fiore,Andrea Galentino,Antonella Porro,Alessandro Patruno,Nella Dichio,Roberto Sperone,Erik Rahadiansyah,Michele Loconte ,Luca Di Pietro,Stefano Geniale ,Marco Paradiso,Terry Conversano ,Vincenzo Zinfollino,Nella Giannotti,Bottega Di Mammarò,Andrea Pistidda,Savino Tucci,Riccardo Riky Sgaramella Porro,Pasqualino Caputo,Saverio Conversano,Federica Cangi,Alessandro Colasuonno,Riccardo Lorusso,Vito Danello ,Daniele Chieppa,Francesca Dani Gambino,Emma Caputo, e altri che si aggiungeranno…

sabato 20 giugno 2009

IL REFERENDUM DEL 21 E 22 GIUGNO


La legge nº 270 del 21 dicembre 2005 è l'attuale legge elettorale italiana, scritta principalmente dal Ministro Roberto Calderoli (che, in una intervista la definì «una porcata»), denominata informalmente da alcuni quotidiani Porcellum o, appunto, Porcata. Sostituì le leggi 276 e 277 del 1993 (c.d. Mattarellum), introducendo un sistema quasi totalmente differente. Fu approvata con i voti della maggioranza parlamentare (principalmente Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei Democratici Cristiani, Lega Nord), senza il consenso dell'opposizione (principalmente Democratici di Sinistra, Margherita, Rifondazione comunista), che l'ha duramente criticata e contrastata. Ha modificato il precedente meccanismo misto, per 3/4 a ripartizione maggioritaria dei seggi, in favore di un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze.
La legge si può considerare in controtendenza con l'esito del referendum del 18 aprile 1993, il quale, con un consenso dell'82,7% dei voti e un'affluenza del 77%, portò all'abrogazione di alcuni articoli della vecchia normativa elettorale proporzionale del Senato, configurando un sistema maggioritario, delineato in seguito dalle leggi 276 (per il Senato) e 277 (per la Camera, nota anche come legge Mattarella) del 4 agosto 1993. Il sistema introdotto dalla legge 270 è completamente nuovo, anche se il premio di maggioranza per la coalizione vincente alla Camera (un vero e proprio unicum nel contesto europeo) era già apparso in due leggi elettorali italiane del passato: la legge Acerbo del 1923 e la cosiddetta "legge truffa" del 1953.
Si è votato con questa legge alle elezioni del 2006, e del 2008.
Su di essa sono pendenti 3 referendum abrogativi, inizialmente fissati per il 18 maggio 2008, poi rimandati al 2009 per lo scioglimento anticipato delle Camere, avvenuto il 6 febbraio 2008.

I referendum abrogativi del 2009, distinti in tre quesiti sulla legge 21 dicembre 2005, n. 270, "Modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica", si terranno il 21 e 22 di giugno 2009.
Il referendum, prevede una abolizione di parte del testo. In caso di accoglimento, il risultato sarebbe – da una parte – l'abolizione del collegamento tra liste, togliendo la possilibità di collegarsi creando coalizioni: il premio di maggioranza andrebbe così alla lista singola che raccoglie da sola più voti; d'altra parte, l'abolizione della facoltà di candidare una stessa persona in più collegi differenti, cosa che ha generato la pratica del c.d. "ripescaggio": la persona eletta in più collegi poteva scegliere in quale fare convalidare l'elezione, in questo modo rendendo eletto anche il primo dei non eletti.

Quesiti del referendum:
I Quesito - Premio di maggioranza alla lista più votata - Camera
II Quesito - Premio di maggioranza alla lista più votata - Senato
III Quesito - Abrogazione candidature multiple .

Molti sostengono che in caso di accoglimento, questa legge elettorale farà si che si possano creare maggioranze stabili di governo, evitando il ricatto dei piccoli partiti (sinonimo di democrazia e di pluralismo politico all’interno del Parlamento). Inoltre con l’accoglimento di questo referendum non saranno reintrodotte le preferenze (cosa che è stata detta molto spesso in questi giorni, per raggirare gli elettori), ma i candidati continueranno ad essere scelti dalle segreterie di partito

Quindi, dato che per l’accoglimento di questo referendum è necessario un quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto e visto che questo referendum è un vero e proprio furto di democrazia ai danni dei cittadini e del pluralismo politico, il 21 e 22 Giugno asteniamoci dal votare, perché in questo caso anche l’astensione è una modalità di voto ed espressione di dissenso per questa legge elettorale.





                                                                                                                     MICHELE LORUSSO

(Sinistra e Libertà Andria)