mercoledì 29 febbraio 2012

(In)sicurezza in Città.


Andria, la vogliamo così. Si presentava con questo slogan l’attuale Amministrazione comunale all’epoca della campagna elettorale. Se dovessimo attualizzare tale messaggio, forse esso stesso sarebbe giusto si trasformasse “Andria, la volete così”.

Uno dei cavalli di battaglia di quest’Amministrazione era di certo la sicurezza, che nel programma elettorale era definita addirittura “una sfida possibile”; siamo convinti anche noi che lo sia e per questo possiamo affermare che per ora tale sfida non è stata di certo vinta.

Nella nostra Città assistiamo, ormai quotidianamente, a episodi di microcriminalità che stanno diffondendo una percezione di mancanza di sicurezza.

Non vogliamo impelagarci in analisi sociologiche alla ricerca di motivazioni per cui la criminalità stia prendendo piede nella nostra Città, specie a danno di soggetti minori, però, siamo convinti che una delle motivazioni portanti sia sicuramente la crisi che stiamo vivendo, perché è proprio in questi particolari momenti che la criminalità amplia le proprie fila aumentando il proprio numero di “iscritti”, abbagliati prima di tutto dal guadagno che, per alcuni versi, appare facile.

La crisi che stiamo vivendo non è di certo solo di tipo economico, ma anche sociale e politica. Ormai le Istituzioni sono viste come il problema e non come interlocutori validi che possono offrire soluzioni; la costante delegittimazione del percorso democratico e della rappresentanza ha come effetto anche questo.

La mancanza di sicurezza è un tema importante la cui soluzione non deve essere solo affidata alle forze dell’ordine (già vessate da tagli lineari eseguiti negli anni da parte del Governo centrale) ma va affrontata anche con tutti coloro che vivono e animano la nostra Città, quindi parrocchie, scuole, partiti, associazioni, istituzioni, movimenti , ecc…

La partecipazione e la presenza sul territorio di tutti è importante perché rinchiudersi nella paura non aiuta di certo ad isolare il problema ma porta invece a lasciare campo libero per l’azione criminogena.
Inoltre il nostro corpo di Polizia Municipale è monco di un comandante e di un Assessore al ramo. Questo non significa che chi ne ha il compito non adempia ai propri doveri, ma non capiamo il motivo e le ragioni che portano ancora a non avere un capo del corpo di polizia di prossimità. Altrettanto importante è la figura di un Assessore al ramo, la cui delega, ad oggi, nella nostra città è ancora trattenuta nelle proprie mani dal Vicepresidente della Provincia, nonché Sindaco della nostra Città. Pianificare una “politica della sicurezza”,merita maggiore dedizione ed è per questo che pensiamo che tale delega non possa essere ancora esercitata dal Sindaco.

La nostra Città necessita di interventi seri e condivisi ovviamente nei limiti dell’azione consentita alle amministrazioni cittadine. Questo limite pensiamo possa essere superato se si tentasse la costruzione di un tavolo di concertazione con tutte le realtà esistenti sul nostro territorio, dalle formazioni politiche a quelle del volontariato, dalle associazioni culturali alle parrocchie, per poter lanciare un programma e una campagna che tocchi tutti i punti della città e che parta dall’assunto che “legale è bello”. Tutto questo potrebbe essere coadiuvato ad esempio dal presidio di Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie - della nostra città: la vera sfida è quella di vincere la cultura della mafia, per poter tentare di ricostruire sia legami che senso di comunità di cui molto spesso sentiamo la mancanza e di cui necessitiamo.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso


martedì 21 febbraio 2012

No al parcheggio selvaggio. Lancio della "campagna" di comunicazione.

Il parcheggio selvaggio è una pratica che prende sempre più piede nella nostra Città e che coinvolge tutti indistintamente, cittadini e Istituzioni.
Sembra essere entrata nel vivere quotidiano di molti nostri concittadini che, in barba a quelle che sono le norme del codice della strada e a causa anche dei pochi (se non inesiste...nti) controlli, utilizzano ogni anfratto per parcheggiare.
Tale comportamento è addirittura giustificato da molti in quanto non arreca danno o fastidio a nessuno oppure perché si ritiene che questo non sia il problema dei problemi.
Noi non siamo d’accordo sia perché in diverse Città il parcheggio selvaggio è stato la causa della morte di diverse persone, tra cui anche bambini, sia perché circolare in diverse zone nella nostra Città, soprattutto durante gli orari di uscita degli studenti dalle scuole, è diventato impresa ardua. Inoltre, la Corte di Cassazione ha anche stabilito che parcheggiare male può essere reato, nel caso in cui chi parcheggia in doppia fila causa un incidente mortale.
Perché rischiare di causare incidenti o rendere difficoltoso il transito? Perché causare disagio agli altri per non perdere cinque minuti per parcheggiare in modo corretto?
Ne abbiamo discusso e abbiamo pensato di lanciare una “campagna di comunicazione” per sensibilizzare i cultori del parcheggio selvaggio a evitare di continuare a praticare tale comportamento perché ne guadagneremmo tutti.
Oltre a questa campagna di sensibilizzazione, lanciamo ai nostri amministratori una proposta per darci una mano a “combattere” questa cattiva abitudine.
Chiediamo l’istituzione di alcune auto civetta perché pensiamo che la Città ne trarrebbe due vantaggi, uno economico e uno di ordine pubblico.

F.to Andria Città Sana
Andria è tua










venerdì 17 febbraio 2012

Rifiuti in Città


Parlando di rifiuti spesso si usa la parola “problema”… “tradizione” quanto mai azzeccata quando si parla degli stessi e della loro raccolta nella città di Andria.

Da tempo affermiamo che se non si affronta con serietà questa problematica, appunto, essa stessa potrebbe diventare un’emergenza per la nostra Città. Interventi saltuari e riparatori non conducono di certo ad ottimi risultati. Lo avevamo previsto per la raccolta porta a porta dell’umido nella zona 167 e così è stato: ha funzionato per un paio di mesi e poi, analizzando i dati, quel servizio si è dimostrato del tutto fallimentare, anche a causa di negligenze che già denunciammo tempo fa, da parte dell’Amministrazione comunale.

Fallimento a parte di quell’esperimento, nella nostra Città la raccolta differenziata ha subito un calo drastico, dal 12,78% di Gennaio si è passati al 7,51% del mese di Dicembre. Un vero e proprio disastro il cui demerito non pensiamo vada attribuito del tutto alla cittadinanza.

Difficile infatti risulta pensare che la Città da un giorno all’altro abbia smesso di fare la raccolta differenziata: piuttosto questi risultati sono il frutto di una gestione precaria del servizio e ancora una volta a pagare sarà il cittadino.

Pagherà sia perché sta vivendo questo disagio causato dalla mancata raccolta, che ancor oggi si verifica in diverse zone della Città, sia in termini economici.

Infatti, una delle azioni messe in atto dalla Regione Puglia, su proposta del gruppo consiliare regionale di SEL, e ritenuta la strada obbligatoria da percorrere per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata stabilite dalla norma, è l’aumento dell’ecotassa. Nelle regioni in cui è stata applicata (vedi la Sardegna) le percentuali di raccolta differenziata subito sono schizzate a valori davvero eccezionali. Anche in Puglia, dal 2013, l’ecotassa sarà legata alla raccolta differenziata, così da trasformare la pigrizia del cittadino in un ''problema economico', premiando coloro che risultano più virtuosi.

Da un’Amministrazione attenta alla comunicazione ci saremmo aspettati una campagna di informazione sulla nuova ecotassa che sarà applicata, nel 2013, sulle percentuali di raccolta differenziata del 2012. L’anno prossimo quindi i cittadini della nostra comunità dovranno sostenere quest’ ulteriore rincaro economico (magari l’Amministrazione lo giustificherà adducendo “imposizioni della legge vigente”). Perché non informare il cittadino in tempo utile, così da invogliarlo a differenziare ed evitare ulteriori salassi l’anno prossimo?

Un altro problema riguarda il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Nulla ci è dato sapere circa quando questo servizio partirà e quali azioni intende mettere in campo l’Amministrazione per sfruttare al meglio il nuovo servizio e raggiungere in poco tempo le percentuali previste dalla legge.

E i cittadini “virtuosi” che possono fare? Innanzitutto devono comunque continuare a differenziare i rifiuti e possono pensare anche a un’azione di risarcimento per i danni subiti a causa della mancata raccolta dei rifiuti. Non è uno scherzo. Con sentenza n. 1803 del 25 febbraio 2008, il Giudice di Pace di Caserta, ha condannato il Comune e la Regione, in maniera proporzionale, al risarcimento dei danni patiti e patendi causati "alla vita da relazione, all’immagine, nonché ai disagi e usurpazione del tempo impiegato ad eseguire la raccolta differenziata, rilevatasi invece uno scandaloso bluff e flop".



             Michele Lorusso





giovedì 16 febbraio 2012

Largo Grotte: riqualificazione o degrado?

A settembre 2010 il Consiglio comunale approvò la delibera riguardante le modifiche inerenti il Programma di Riqualificazione delle Periferie “Pirp – Largo Grotte”. Questa fu una bella notizia per la Città perché, con le modifiche apportate al progetto elaborato dalla precedente Amministrazione, finalmente sarebbero partiti i lavori che avrebbero dovuto riqualificare quella parte della Città.
L’assessore Di Noia si complimentò con gli uffici per il lavoro svolto e affermò: “I lavori che partiranno entro marzo 2011 dovranno terminare entro ottobre 2012 e sarà nostra premura verificare costantemente lo stato dei lavori al fine di rispettare le tempistiche previste”.
Bene.
Qualche giorno fa, alcuni residenti mi hanno contattato per chiedermi spiegazioni sul degrado in cui versa Largo Grotte.
Mi son recato di persona sul posto e avevano ragione. Solo degrado, un accenno di cantiere e nient’altro.
A parte il fatto che la recinzione, come si usa ormai da qualche tempo nella nostra Città (vedi quella della Villa Comunale), non è a norma di legge ed è pericolosa per i passanti e per i bambini che usano la piazza per trascorrere un po’ del loro tempo giocando a palla o facendo qualche giro in bici, mi chiedo: “ma l’Amministrazione non avrebbe dovuto verificare costantemente lo stato dei lavori? Se la recinzione è in quelle condizioni, di certo quelle verifiche costanti non sono state mai fatte.
Alla recinzione divelta, va aggiunto anche il cumulo di rifiuti, anche ingombranti, che molto spesso i cittadini lasciano in quella zona abbandonata a se stessa.
Chiederemo chiarimenti, con un’interrogazione, all’Assessore Di Noia.


          Michele Lorusso





lunedì 13 febbraio 2012

Sulla vicenda Lotito-Losito


Sull'episodio di “cronaca"che ha coinvolto due concittadini,dei quali uno con incarico assessorile, sono in corso indagini.

Il comunicato dell'Amministrazione Comunale, e delle forze politiche che la sostengono,ci pare inopportuno e fuorviante.

La comunità cittadina pensa che l'impunità non sia foriera del rispetto delle regole,anche della civile convivenza,e che vadano denunciate e sanzionate in tutti i modi "contese verbali e fisiche", che si sono intensificate,tra cittadini e pubblici amministratori, individuandone le responsabilità.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
                                                                                                     Michele Lorusso

Il mistero delle consulenze esterne si infittisce.


Qualche giorno fa, avevamo segnalato “l’anomalia” di due consulenze esterne, riguardanti due progetti di riqualificazione.

                Tali consulenze sono state affidate con due diverse determinazioni dirigenziali. La consulenza inerente il progetto di riqualificazione di Via Firenze è stata affidata all’Ing. Di Nanni, l’altra, riguardante la riqualificazione di Piazza Santissima Trinità, all’ Arch. Chieppa.

                Gironzolando per il web alla ricerca di informazioni sui due consulenti, ho trovato il sito internet (in costruzione)dell’Arch. Chieppa (questo il link: http://www.archannalisachieppa.it/)

Ebbene, sulla home è “pubblicizzato” il progetto di riqualificazione di Via Firenze.

                Ma il progetto di Via Firenze non era stato affidato all’Ing. Di Nanni? Pensavo di avere problemi di memoria e così sono andato a rivedere le determinazioni dirigenziali e ho tirato un sospiro di sollievo, perché la mia memoria è apposto e ricordavo bene che la riqualificazione di Via Firenze era stata affidata all’Ing. Di Nanni.

                Mi chiedo: perché un Arch. Invece di pubblicizzare i propri lavori sul proprio sito internet, pubblicizza quelli di un altro Ing.?

                Che tipo di relazione c’è tra i due progetti e tra i due progettisti?


giovedì 9 febbraio 2012

La fortuna aiuta gli audaci... o i consiglieri?


Qualche giorno fa, davo un’occhiata alle diverse determinazioni dirigenziali del Comune e una in particolare ha attirato la mia attenzione.

La determinazione in questione è la n.° 101 del 20-01-2012 che ha a oggetto “Aggiornamento della Short list di soggetti esperti a cui conferire incarichi dì consulenza e/o collaborazione ovvero affidamento di servizi in economia per le attività connesse all'attuazione degli obiettivi di competenza del Settore Socio Sanitario del Comune di Andria”. I vari allegati alla determinazione (allegato A) riportano l’ Elenco degli ammessi alla short list di esperti in progettazione sociale e in interventi di inclusione sociale anche in materia carceraria.

Scorrendo tra i nomi degli ammessi, all’undicesimo posto vi è il nome del Dott. Gianluca Grumo, nonché consigliere comunale del Pdl.

Adesso non voglio mettere in discussione le qualità professionali del Dott. Grumo, anche perché non ho titoli per farlo, però quest’ammissione non è un po’ strana?

Fate vobis.




martedì 7 febbraio 2012

Il partito delle consulenze esterne


Nella nostra Città, ultimamente sono accaduti due avvenimenti strani. Uno riguarda l’aumento di gradimento del Sindaco Giorgino e l’altro riguarda il risultato di un partito che in controtendenza agli altri, aumenta i propri iscritti, cioè il partito delle consulenze, ed è proprio su questo incremento di iscritti, che vorremmo fare qualche riflessione.

Da qualche tempo, l’Amministrazione comunale affida a consulenti esterni l’ elaborazione di tutta una serie di progetti che riguardano la nostra Città.

Quello che più ha attirato la nostra attenzione è la modalità con la quale vengono affidate queste consulenze. Si ricorre alla procedura prevista dall’art. 125 comma 11 del D. Lgs. n. 163/2006 (così come modificato dall'art. 4 comma 2 lettera m-bis della Legge n. 106 del 2011) che prevede l'affidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento per i servizi o forniture inferiori a 40.000,00 euro.

Inoltre, prima di affidare una consulenza esterna, è necessario che si faccia una verifica tra il personale dell’Amministrazione per verificare se ci sono professionalità interne che posso elaborare tali progetti, perché così si risparmierebbero un bel po’ di soldi pubblici.



Fin qui nulla di strano. Se si prendono in considerazione le ultime due consulenze esterne, qualcosa di strano c’è. Eccome.



La prima consulenza riguarda un progetto di Riqualificazione della Piazza Santissima Trinità che è stata affidata con determinazione dirigenziale n° 4577 del 06.12.2011 e con la stessa si impegna una somma pari a euro 42.910,38. Ben al di sopra della soglia prevista della legge.



La seconda consulenza, invece, riguarda un progetto di Riqualificazione Via Firenze che è stata affidata con determinazione dirigenziale n° 4582 del 06.12.2011 e con la stessa si impegna una somma pari a euro 48.291,70. Anche in questo caso la soglia è stata superata. Qui però vi è un dettaglio ulteriore: oltre al superamento della soglia prevista dalla legge, il “fortunato” tecnico scelto dall’amministrazione, è stato candidato nelle fila del partito di maggioranza (Pdl) alle scorse amministrative. Non vorremmo quindi rappresentasse una sorta di “ricompensa” per l’impegno profuso a sostegno della coalizione uscita vincitrice dalle urne.



La prassi che non vorremmo fosse inaugurata nella nostra città è proprio quella che, stando a quanto registrato, creerebbe precedenti “illegali”: non rispettare i dettami legislativi da parte di organi sia di garanzia che di prossimità (come le amministrazioni comunali, avamposto dello Stato nei territori ) porta con sé tutto il significato che gli amministratori attuali della nostra città attribuiscono alla cd gestione della “cosa pubblica”. Non si può assistere sia inermi che silenziosi a quanto accade.



Per questo motivo, presenteremo due interrogazioni (come abbiamo fatto per altre consulenze “sospette”) con risposta scritta all’assessore competente, ne valuteremo la risposta e, se del caso, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti, perché secondo la nostra valutazione ci possono esser tutti i presupposti per un danno erariale.



Ci chiediamo, inoltre, quale possa essere il parere degli ordini professionali su questo modus operandi.











giovedì 2 febbraio 2012

Intervista sulla proposta "Rifiuti zero".

Per vedere l'intervista vai al minuto 15:27: http://www.teledehon.it/video_dettagli.asp?id_downloads=1278&id_programma=52&vis=1#video

mercoledì 1 febbraio 2012

Sull' "abolizione" delle province


Che al Governo Monti non piaccia la democrazia è una cosa che stiamo imparando a conoscere, sia per le modalità con cui è giunto a nomina, sia per le azioni (spacciate per tecniche ma dal sapore tutto politico) che quotidianamente mette in campo e che pone la stessa alla mercé del potere/volere delle banche.
La politica messa in campo viene definita di austerity: un’austerità tutta per i soliti noti che non colpisce affatto i c.d. furbetti del quartierino. Per far “quadrare i conti” e raggiungere determinati riassestamenti previsti nella famosa missiva della Bce della scorsa estate, il Governo ha dovuto tagliare tutta una serie di enti che hanno rappresentato e rappresentavano ancora la “brutta Italia”: veri e propri sprechi di risorse pubbliche che spesso erano oggetto delle cosiddette lottizzazioni partitiche operate negli anni.
Il Governo ha, sull’onda di un movimento che individuava in quelle la fonte prioritaria di dispendio di risorse pubbliche, ben pensato di cominciare proprio dalle province. Ma non pensiamo sia stato dato un “buon taglio” alla questione.
L’abolizione, quella vera, avrebbe potuto, per parte nostra, far scattare un plauso all’iniziativa; ben presto abbiamo però dovuto apprendere che in buona sostanza ciò che subiva tagli era la “democrazia”.
Il nuovo assetto strutturato dai decreti susseguitisi, nella pratica, prevedono lo stralcio del momento di consultazione democratica e della rappresentanza, in favore di una indicazione per ogni città facente parte della provincia stessa di un rappresentante che dovrebbe riferirsi al prefetto, figura centrale della riforma messa in campo. Questa opzione non può essere affatto condivisa perché rappresenta il frutto di una scelta demagogica sui tagli dei costi alla politica.
Così facendo, non si tagliano i “veri” sprechi: ciò che viene meno è la partecipazione e la democrazia, e si trasformano le province in veri e propri enti di nominati con al vertice un podestà prefettizio.
Questo uno dei tanti aspetti che ci fanno apprendere ancora una volta come il Governo Monti si dimostri bravo a praticare solo mere e semplici operazioni di facciata che non comportano alcun vantaggio palpabile e reale per i cittadini e le cittadine.
È stata persa l’occasione per ridefinire le competenze dei vari enti locali e procedere a un vero e proprio taglio di quelli inutili, che non significa solo eliminare i consigli e le giunte, ma tutta una serie di spese che girano attorno a questi (consulenze esterne, ecc…).
Inoltre, è davvero paradossale che il Parlamento continui a discutere dell’istituzione di nuove provincie. Se si vuole parlare davvero di tagli ai costi della politica, è necessario che il Governo vari norme e detti tempi certi per la costituzione nelle aree metropolitane della Città Metropolitana, la contemporanea cancellazione della Provincia, la revisione dei poteri dei comuni e relative municipalità.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

                                                                                           Michele Lorusso

SEL Andria: Sostegno ad università private; perché non ragionare sul Reddito di formazione?

Oggi si è tenuta la conferenza stampa che ha illustrato il progetto della nuova università privata, che sorgerà col sostegno economico dei nove comuni della provincia bat, come di una opportunità per il territorio. Nel momento storico che attraversiamo pensiamo sarebbe stato meglio che tutti i Comuni della nostra provincia si fossero concentrati sulla necessità di colmare i tagli all’istruzione susseguitisi nel tempo che hanno (ad esempio) ridotto dell’80% le borse di studio nel territorio nazionale.
Noi pensiamo invece che sarebbe stato più utile estendere ad esempio la sperimentazione che il Comune di Barletta ha recentemente licenziato sul reddito di formazione: l’ente erogherà un reddito appunto di formazione pari a 200€ mensili, indirizzato a soggetti con età compresa tra i 16 e 26 anni compiuti alla data del bando e appartenenti a famiglia anagrafica con ISEE non superiore ad € 5.000,00 (elevato a €.10.000,00 per i soggetti disabili).
Tale operazione avrebbe avuto la valenza di azione di sostegno agli studenti magari in difficoltà economica, che hanno voglia e la determinazione a non abbandonare il percorso di studi.
Più semplicemente, ad esempio, il Comune di Andria avrebbe potuto erogare la somma che si è impegnata a versare alla suddetta università privata sotto forma di sostegno o rimborso delle spese per gli studenti, universitari e non, pendolari della nostra città.
La domanda che ci poniamo è inoltre la seguente: che indotto potrà mai creare una università ubicata oltretutto su una strada provinciale? Diverso sarebbe stato se questa si fosse inserita in tessuto urbano; avrebbe incentivato l’amministrazione interessata a curare maggiormente i servizi per la cultura e la formazione.
Ci auguriamo che in tutte le città della sesta provincia si possa aprire un dibattito serio sul progetto presentato e che si possa assieme a tutte le realtà che pensano che vi siano altri metodi e mezzi per investire in rilancio del territorio, trovare proposte alternative a questa che a nostro modo di vedere pare una proposta demagogica e in linea con tutti i processi in atto che stanno portando alla rovina il sistema di istruzione pubblico.

f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria


Michele Lorusso