martedì 7 febbraio 2012

Il partito delle consulenze esterne


Nella nostra Città, ultimamente sono accaduti due avvenimenti strani. Uno riguarda l’aumento di gradimento del Sindaco Giorgino e l’altro riguarda il risultato di un partito che in controtendenza agli altri, aumenta i propri iscritti, cioè il partito delle consulenze, ed è proprio su questo incremento di iscritti, che vorremmo fare qualche riflessione.

Da qualche tempo, l’Amministrazione comunale affida a consulenti esterni l’ elaborazione di tutta una serie di progetti che riguardano la nostra Città.

Quello che più ha attirato la nostra attenzione è la modalità con la quale vengono affidate queste consulenze. Si ricorre alla procedura prevista dall’art. 125 comma 11 del D. Lgs. n. 163/2006 (così come modificato dall'art. 4 comma 2 lettera m-bis della Legge n. 106 del 2011) che prevede l'affidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento per i servizi o forniture inferiori a 40.000,00 euro.

Inoltre, prima di affidare una consulenza esterna, è necessario che si faccia una verifica tra il personale dell’Amministrazione per verificare se ci sono professionalità interne che posso elaborare tali progetti, perché così si risparmierebbero un bel po’ di soldi pubblici.



Fin qui nulla di strano. Se si prendono in considerazione le ultime due consulenze esterne, qualcosa di strano c’è. Eccome.



La prima consulenza riguarda un progetto di Riqualificazione della Piazza Santissima Trinità che è stata affidata con determinazione dirigenziale n° 4577 del 06.12.2011 e con la stessa si impegna una somma pari a euro 42.910,38. Ben al di sopra della soglia prevista della legge.



La seconda consulenza, invece, riguarda un progetto di Riqualificazione Via Firenze che è stata affidata con determinazione dirigenziale n° 4582 del 06.12.2011 e con la stessa si impegna una somma pari a euro 48.291,70. Anche in questo caso la soglia è stata superata. Qui però vi è un dettaglio ulteriore: oltre al superamento della soglia prevista dalla legge, il “fortunato” tecnico scelto dall’amministrazione, è stato candidato nelle fila del partito di maggioranza (Pdl) alle scorse amministrative. Non vorremmo quindi rappresentasse una sorta di “ricompensa” per l’impegno profuso a sostegno della coalizione uscita vincitrice dalle urne.



La prassi che non vorremmo fosse inaugurata nella nostra città è proprio quella che, stando a quanto registrato, creerebbe precedenti “illegali”: non rispettare i dettami legislativi da parte di organi sia di garanzia che di prossimità (come le amministrazioni comunali, avamposto dello Stato nei territori ) porta con sé tutto il significato che gli amministratori attuali della nostra città attribuiscono alla cd gestione della “cosa pubblica”. Non si può assistere sia inermi che silenziosi a quanto accade.



Per questo motivo, presenteremo due interrogazioni (come abbiamo fatto per altre consulenze “sospette”) con risposta scritta all’assessore competente, ne valuteremo la risposta e, se del caso, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti, perché secondo la nostra valutazione ci possono esser tutti i presupposti per un danno erariale.



Ci chiediamo, inoltre, quale possa essere il parere degli ordini professionali su questo modus operandi.











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