A seguito dell’approvazione dell’aumento della Tarsu, in Città
qualcosa si è mosso. Ci sono stati appelli, da parte di movimenti civici,
associazioni di consumatori, partiti di opposizione, affinché l’Amministrazione
comunale rivedesse o annullasse il provvedimento approvato, che avrebbe
comportato una ulteriore vessazione sulle famiglie andriesi già martoriate
dalla crisi economica che il Paese sta attraversando.
Ma nulla. La maggioranza ha mostrato scarsa capacità di “ascolto” ed ha dimostrato ancora una volta di essere lontana da quelle che sono le vere esigenze della Città, ha preferito proseguire sulla propria strada.
Ieri nella piazza antistante Palazzo di Città, si è assistito quasi increduli alla protesta, annunciata via web e a mezzo stampa, organizzata dalla Libera Associazione Civica.
Ma nulla. La maggioranza ha mostrato scarsa capacità di “ascolto” ed ha dimostrato ancora una volta di essere lontana da quelle che sono le vere esigenze della Città, ha preferito proseguire sulla propria strada.
Ieri nella piazza antistante Palazzo di Città, si è assistito quasi increduli alla protesta, annunciata via web e a mezzo stampa, organizzata dalla Libera Associazione Civica.
Una manifestazione che, sebbene rientri tra le prerogative
democratiche di una Repubblica, ha mostrato il lato più oscuro del malessere
che si sta diffondendo a macchia d’olio nella Città: violenza verbale,
tentativi di sfondare il cordone a protezione del Palazzo… modalità che non ci
appartengono e da cui prendiamo nettamente le distanze.
L’amministrazione comunale, nella persona del Primo Cittadino,
avevano annunciato una soluzione che aveva il sapore di una bella trovata
mediatica: rateizzare il pagamento, dilazionarlo… come se “dilazionare il disagio”
aiutasse a soffrire meno.
Come funziona la dilazione: innanzitutto, la richiesta va
presentata entro il termine perentorio per il pagamento della prima rata
ovvero, entro il 31 luglio 2011. Esclusi Sabato e Domenica, gli interessati
hanno a disposizione 5 giorni lavorativi per presentare la richiesta.
Riusciranno gli uffici comunali a recepire, in così breve termine, le istanze
di tutti gli interessati? Staremo a vedere.
Inoltre, il pagamento rateale contempla un seppur piccolo
aggravio dei costi: infatti ogni pagamento deve essere effettuato tramite
bollettino postale il cui costo è pari a 1,10 che moltiplicato per 10
mensilità, aggiungo in maniera “gratuita” l’esborso di ben 11euro.
Il mancato pagamento anche di una sola rata, comporta la
decadenza dal beneficio. Cioè se non puoi pagare una rata, dovrai pagare
l’importo intero. Ma non era questa una misura volta ad aiutare il contribuente
che non riesce a sostenere interamente la Tarsu?
Caro Sindaco e cari componenti la maggioranza, la presenza di
gente che protesta nella nostra città, che pare spesso assopita, ha un
significato politico ben preciso: la situazione non è più tollerabile. In città
c’è un disagio sociale profondo che crediamo quest’Amministrazione non sia in
grado di interpretare e non sia capace (ma anche intenzionata) a trovare
soluzioni condivise da tutta la cittadinanza.
In molte occasioni, Sel ha offerto la propria disponibilità ad
un confronto e alla condivisione di soluzioni alternative, ma avete preferito
adottare la “politica dello struzzo”, vantando inoltre i “numeri” dalla vostra
(numeri che nell’ultimo consiglio comunale sono venuti anche a mancare).
La cittadinanza ha bisogno di certezze e di ben altre risposte
che tendano alla soluzione del disagio fondamentale provato da coloro che si
fermano molto prima della famosa “terza settimana”.
f. to I coordinatori di Sinistra
Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso