lunedì 25 luglio 2011

Aumento Tarsu


A seguito dell’approvazione dell’aumento della Tarsu, in Città qualcosa si è mosso. Ci sono stati appelli, da parte di movimenti civici, associazioni di consumatori, partiti di opposizione, affinché l’Amministrazione comunale rivedesse o annullasse il provvedimento approvato, che avrebbe comportato una ulteriore vessazione sulle famiglie andriesi già martoriate dalla crisi economica che il Paese sta attraversando.
Ma nulla. La maggioranza ha mostrato scarsa capacità di “ascolto” ed ha dimostrato ancora una volta di essere lontana da quelle che sono le vere esigenze della Città, ha preferito proseguire sulla propria strada.
Ieri nella piazza antistante Palazzo di Città, si è assistito quasi increduli alla protesta, annunciata via web e a mezzo stampa, organizzata dalla Libera Associazione Civica.

Una manifestazione che, sebbene rientri tra le prerogative democratiche di una Repubblica, ha mostrato il lato più oscuro del malessere che si sta diffondendo a macchia d’olio nella Città: violenza verbale, tentativi di sfondare il cordone a protezione del Palazzo… modalità che non ci appartengono e da cui prendiamo nettamente le distanze.

L’amministrazione comunale, nella persona del Primo Cittadino, avevano annunciato una soluzione che aveva il sapore di una bella trovata mediatica: rateizzare il pagamento, dilazionarlo… come se “dilazionare il disagio” aiutasse a soffrire meno.

Come funziona la dilazione: innanzitutto, la richiesta va presentata entro il termine perentorio per il pagamento della prima rata ovvero, entro il 31 luglio 2011. Esclusi Sabato e Domenica, gli interessati hanno a disposizione 5 giorni lavorativi per presentare la richiesta. Riusciranno gli uffici comunali a recepire, in così breve termine, le istanze di tutti gli interessati? Staremo a vedere.

Inoltre, il pagamento rateale contempla un seppur piccolo aggravio dei costi: infatti ogni pagamento deve essere effettuato tramite bollettino postale il cui costo è pari a 1,10 che moltiplicato per 10 mensilità, aggiungo in maniera “gratuita” l’esborso di ben 11euro.

Il mancato pagamento anche di una sola rata, comporta la decadenza dal beneficio. Cioè se non puoi pagare una rata, dovrai pagare l’importo intero. Ma non era questa una misura volta ad aiutare il contribuente che non riesce a sostenere interamente la Tarsu?

Caro Sindaco e cari componenti la maggioranza, la presenza di gente che protesta nella nostra città, che pare spesso assopita, ha un significato politico ben preciso: la situazione non è più tollerabile. In città c’è un disagio sociale profondo che crediamo quest’Amministrazione non sia in grado di interpretare e non sia capace (ma anche intenzionata) a trovare soluzioni condivise da tutta la cittadinanza.

In molte occasioni, Sel ha offerto la propria disponibilità ad un confronto e alla condivisione di soluzioni alternative, ma avete preferito adottare la “politica dello struzzo”, vantando inoltre i “numeri” dalla vostra (numeri che nell’ultimo consiglio comunale sono venuti anche a mancare).

La cittadinanza ha bisogno di certezze e di ben altre risposte che tendano alla soluzione del disagio fondamentale provato da coloro che si fermano molto prima della famosa “terza settimana”.

f. to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso


lunedì 18 luglio 2011

Sulla manovra finanziaria

Una manovra che carica sulle spalle dei comuni l'obiettivo di riduzione della spesa pubblica. A tal proposito, i coordinatori cittadini di Sinistra Ecologia e Libertà si chiedono come mai non ci sia stata nessuna critica e nessuna operazione di dissenso. Provocatoriamente, gli stessi chiedono all'On. Fucci di devolvere parte cospicua della sua indennità da parlamentare alle casse comunali...:

"Dalla lettura del comunicato stampa diffuso il giorno 13 luglio 2011 dall’Anci, si evince come l’associazione dei Comuni italiani si schieri in aperto dissenso con quanto previsto dal Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”.
Secondo quanto riportato, le misure economico-finanziarie della manovra 2012/2014 non coniugano il rigore con l’esigenza di sostenere sviluppo e produttività; “non riducono, semmai accentuano, le difficoltà di fare fronte ai costi sociali prodotti dalla crisi dell’economia e del mondo del lavoro”.

I tagli previsti nella manovra, colpiscono duramente i bilanci comunali “in maniera sproporzionata rispetto al peso dei Comuni sul deficit della PA”. I tagli colpiranno duramente settori come sviluppo, investimenti e spesa sociale, incidendo su un settore già vessato e sottodimensionato rispetto alle esigenze reali.

“Le disposizioni” si legge ”risultano inique” e “caricano sulle spalle dei Comuni e degli altri enti territoriali l’obiettivo di riduzione della spesa pubblica. Questo secondo l’Anci inoltre è in aperto contrasto con i capisaldi che stanno alla base di un assetto istituzionale in senso federale mortificando il ruolo delle autonomie territoriali, determinando il peggioramento dei servizi offerti e accentuando le diseguaglianze sociali.

Insomma un documento che di certo non proviene da un’organizzazione di “stampo bolscevico”, e che invece descrive il Paese reale.

Dinanzi a tutto questo, l’Amministrazione di Andria non ha battuto ciglio: non una critica, non un’operazione di dissenso. Si è provveduto invece ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini andriesi (vedi caso TARSU).

Tra le proprie fila sostenitrici l’Amministrazione può vantare l’Onorevole Fucci che ha contribuito col proprio voto a varare una manovra disastrosa. Inoltre è notizia diffusa nei giorni scorsi che è saltato il provvedimento che equiparava le indennità parlamentari a quelle dei Paesi UE, annullata tra la notte del 12 e il 13 mattino grazie ad emendamenti targati PDL.
Sarebbe gesto gentile e giusto nei confronti di una intera comunità che lei rappresenta, caro Onorevole Fucci, che devolva parte cospicua della sua indennità da parlamentare alle casse comunali in progetti mirati magari nel campo del disagio sociale.

Ne guadagnerebbe di immagine e darebbe inizio ad una fase di risarcimento sociale che i cittadini vessati attendono da tempo".

sabato 2 luglio 2011

Bilancio e sicurezza


Questione bilancio.          

Il bilancio è stato approvato e finalmente possiamo dire che Andria la vogliono così, con più tasse e meno servizi per la collettività. E qualcuno ne va anche fiero.

Questo qualcuno, è chi “dovrebbe” garantire il massimo rispetto della legalità, in altre parole il Sindaco Giorgino. Diciamo dovrebbe, perché dalle dichiarazioni post bilancio, ci è parso di capire tutt’altro.

Infatti dopo essersi ancora una volta appropriato di progettualità non proprie, sul capitolo Tarsu ha detto: ”  Portiamo le delibere precedenti alla Corte dei Conti e vediamo se il mancato adeguamento degli anni scorsi sarebbe oggetto di sanzioni o no. Sono disposto, nel caso in cui era legittimo il mancato adeguamento degli anni precedenti e non corretto l'adeguamento indicato da questo Bilancio, a chiedere scusa alla città”.

Una dichiarazione che ci ha davvero rattristato e sbigottiti.

Una dichiarazione che sa tanto di un Sindaco che conosce determinate irregolarità, ma che non le denuncia.Se davvero sussistono tali irregolarità, perché non ricorrere alla Corte dei Conti senza sfidare nessuno?

Caro Sindaco, il rispetto della legalità prima di tutto.

La legalità non è una bandiera da sventolare solo quando ci conviene, ma deve essere il principio che dovrebbe ispirare l’operato di un’Amministrazione che si definisce “virtuosa”.

Speriamo di aver mal interpretato la sua dichiarazione, altrimenti dovrebbe scusarsi con l’intera cittadinanza.

La lotta alla legalità è una sfida culturale, una sfida di civiltà e non una “sfida alle opposizioni”.

Per questo, se davvero esistono tali irregolarità, il nostro invito è di adire la Corte dei Conti, perché le Istituzioni devono dare il buon esempio ed è giusto che chi ha sbagliato paghi.



Questione sicurezza.

L’esercito in città è solo una delle ultime trovate pubblicitarie del deputato Pdl On. Fucci.
Fare appello all’intervento del corpo militare per eccellenza non crediamo possa portare a risultati concreti nella lotta alla criminalità organizzata ma piuttosto aumentare il clima di tensione percepito dai cittadini della nostra città.
Più seria sarebbe un’interrogazione volta a chiarire i motivi del continuo depauperamento dei fondi destinati alle forze dell’ordine che regolarmente garantiscono la sicurezza in città. I risultati dei tagli lineari applicati dal governo Berlusconi anche in questo settore hanno fatto sentire pesanti effetti.
A noi le politiche securitarie non sono mai piaciute: convinti come siamo che il cambio di coscienza civile e partecipazione alla vita pubblica sia da collegare non di certo a misure repressive ma ad azzerare la distanza tra istituzioni e cittadini, crediamo invece sia prioritario tentare un intervento a sostegno delle politiche sociali e del lavoro, unici deterrenti alla commissione di reati variamente titolati.





f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso