sabato 21 maggio 2011

Biomasse


A volte ritornano. Non preoccupatevi, non è la sagra di un film, ma si tratta del ritorno di chi vuole sacrificare la nostra terra e la nostra salute, pur di ottenere qualche quattrino.

Circa un anno fa, ci giungeva notizia della costruzione di un cementificio (inceneritore) sulla strada provinciale Andria - Trani, da parte del gruppo Matarrese, autorizzata dal Comune di Trani, ma che era a ridosso della nostra Città. Allarmati dagli effetti negativi, che di certo sono superiori a quelli positivi, da partito diligente e sempre attento alla salvaguardia del territorio e della salute delle persone, avevamo presentato (30 Giugno 2010) una richiesta di convocazione di consiglio comunale monotematico sulla cementeria, che si è tenuto il 31 Gennaio 2011. Questo lasso di tempo, è servito per approfondire lo studio del progetto del cementificio e soprattutto per informare la cittadinanza su quello che stava accadendo nel nostro territorio, attraverso raccolta firme, incontri, ecc... Ebbene sempre in quel 31 Gennaio, il consiglio comunale, all’unanimità, e quindi anche con il voto della maggioranza, che solo in quella circostanza ha mostrato di  essere davvero diligente, approvava un ‘odg in cui si legge “ Il consiglio comunale esprime forte dissenso sull’ipotesi di insediamenti, anche da parte di Comuni contermini,che potrebbero determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo territorio” e, inoltre, impegnava il Sindaco ad “una opportuna interlocuzione con il Sindaco della Città di Trani”.

Quell’odg rappresentò una vittoria per l’intera comunità (andriese e tranese) che vide tramontare l’idea della costruzione di un cementificio (inceneritore).

Adesso possiamo stare tranquilli, avevamo pensato.

Invece no.

A distanza di un anno, lo spettro della costruzione di un inceneritore, che aleggia nella nostra provincia, torna a far parlare di se.

Infatti, è notizia di questi giorni, che la provincia Bat ha autorizzato la costruzione di una centrale a biomasse da 37 Mw ma sulla provinciale Andria - Trani, quasi a voler dare un colpo di grazia ad una zona che già di per sé risulta essere vessata per la presenza della discarica, dell’inceneritore delle ossa di animali,ecc…

A fronte di quest’ulteriore duro colpo che sarà inferto al nostro territorio e a fronte dell’impegno assunto dal Sindaco e dall’intero consiglio comunale, nessuna presa di posizione è stata pronunciata dall’attuale maggioranza che amministra la nostra Città e soprattutto nessuna presa di posizione vi è stata dai consiglieri comunali presenti nel consiglio e nella giunta provinciale. 

Anche se si tratta di un impianto a biomasse, che di certo non brucerà biomasse ma rifiuti, gli effetti sul territorio e sulla salute sono più o meno gli stessi causati dal cementificio. Dov’è andata a finire quella diligenza che l’attuale maggioranza aveva dimostrato in quel consiglio comunale del 31 gennaio? Quale azione intende intraprendere il nostro Sindaco e Vice Presidente della Provincia?

Speriamo di avere delucidazioni rassicuranti in merito.

Non staremo con le mani in mano ad aspettare e insieme ai comitati, associazioni e chiunque abbia a cuore la propria salute, utilizzeremo un’arma a nostra disposizione, chiamata INFORMAZIONE, per far sapere alla cittadinanza di questo nuovo tentativo di martirio del nostro territorio.
I coordinatori di SEL Andria
Michele Lorusso

venerdì 13 maggio 2011

Porta a porta zona 167


Raccolta porta a porta dell’umido nella zona 167: un altro fallimento che va ad aggiungersi agli altri collezionati in quest’anno e mezzo dall’Amministrazione Giorgino.

Qualche settimana dopo il lancio del servizio, alla luce delle scarne e frettolose azioni messe in campo dall’Amministrazione per informare e invogliare la cittadinanza a differenziare avevamo (tramite un comunicato) presagito che tale servizio sarebbe stato un fallimento.

Oggi i dati (pubblicati sul sito dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia) che sagacemente l’Amministrazione non ha reso noti all’intera cittadinanza, ci hanno dato ragione.

Da questi si evince che (Frazione organica umida):

novembre 2010 : kg 2140;
dicembre 2010: kg 9720;
gennaio 2011: kg 16320;
febbraio 2011: kg 7770;
marzo 2011: kg 3420.

Non bisogna aver studiato chissà quale materia per capire che qualcosa effettivamente non va’. A chi ci amministra, l’arduo compito di scoprire questo strano fattore che non ha fatto spiccare il volo a tale servizio.

Ci saremmo aspettati che l’Amministrazione diffondesse tali dati, come fatto a distanza di qualche settimana dal lancio del servizio in cui si vantava dei risultati raggiunti. Ma niente. Come mai, in ossequio alla trasparenza tanto paventata, non è stata fatta una conferenza per render pubblici i risultati del servizio sul lungo periodo?

Sempre per rimanere in tema di rifiuti, in questi giorni, si sta discutendo del nuovo appalto della gestione dei rifiuti. Per poter fare le nostre osservazioni e per permettere ai consiglieri comunali di espletare al meglio il proprio mandato, era stata chiesta la documentazione per far ciò. L’Amministrazione ci ha fornito una semplice tabella in cui sono riportati i giorni di raccolta porta a porta dei rifiuti e la “dotazione indicativa domiciliare di utenza” (cioè le misure dei contenitori dei rifiuti).

Ebbene, noi non sappiamo se può andar bene un contenitore da 45 litri piuttosto che un contenitore da 50 litri. Sinceramente ci aspettavamo altro, ovvero sapere:

- che fine faranno i lavoratori assunti nell’attuale azienda di raccolta dei rifiuti?
- con il nuovo bando, ci sarà il passaggio da Tassa a Tariffa? Se si, ci saranno dei fondi per sostenere le famiglie meno abbienti?

Nulla ci è dato sapere, considerato anche che l’Amministrazione (anche se non obbligata per legge) non ne vuole sapere di discutere del nuovo bando in Consiglio comunale.

Da un’Amministrazione che fa della trasparenza il proprio vessillo, ci saremmo aspettati una discussione ampia su questa questione. Ma niente. L’unica cosa che ci rincuora è che almeno il porta a porta sarà praticato nella nostra Città. Per il resto, non ci resta da dire: che Dio ce la mandi buona".

lunedì 2 maggio 2011

Sicurezza in Città


La mafia è uno stato di merda, ma l’indifferenza non è da meno.

Qualche settimana fa, alla luce dei vili attentati perpetrati a danno delle istituzioni cittadine, un gruppo di giovani (rappresentanti e non di forze politiche), in maniera trasversale, ha organizzato un

corteo per dire sì alla legalità, uniti contro l’indifferenza.

Ebbene, ad Andria nei giorni scorsi ha fatto tappa la carovana antimafie di Libera.

Una carovana variopinta, caratterizzata dalla presenza di scolaresche, che ci ha dato però l'occasione di riflettere. Abbiamo seguito la carovana da Piazza Soffici a Largo Giannotti e abbiamo notato l’assenza di quasi tutte quelle persone (circa 200), che qualche settimana prima avevano

preso parte al suddetto corteo.

Come mai (ci siamo chiesti)? Le due manifestazioni non avevano gli stessi “motivi ispiratori”, ovvero il rispetto della legalità e la lotta all’indifferenza?

A parte la mancata partecipazione alla carovana, un altro spregevole avvenimento che ha “scosso” l’intera cittadinanza, ci ha fatto riflettere. Nei pressi del Monumento ai Caduti sono stati aggrediti alcuni giovani da una banda di minorenni e un ventenne è stato subito condotto al vicino Pronto Soccorso ed ha riportato ferite che gli son valse una prognosi di circa 20 giorni, da quanto si è appreso dagli organi di stampa.

Un gesto deprecabile, che va punito senza se e senza ma.

A fare rabbia è il comportamento di chi amministra questa Città: ci saremmo aspettati delle attestazioni di solidarietà nei confronti del ragazzo, vittima di un comportamento vile. Come mai non ci sono state prese di posizione delle Istituzioni a seguito di questo squallido avvenimento?
Magari il silenzio è dovuto alle responsabilità politiche che quest’Amministrazione ha: da circa un anno e mezzo siamo in attesa della tanto decantata politica di sicurezza (molto probabilmente, a causa della mancanza di un Assessore al ramo). Come può una Città di circa 100.000 abitanti, avere un comandante della Pm in condivisione con la Città di Trani? 

Chiediamo quindi, a fronte delle 29 nuove assunzioni, che costano annualmente circa 1 milione di euro, qual è il livello di sicurezza percepito dalla cittadinanza? Basta passeggiare per la Città e subito la risposta è servita.

Caro Sindaco, se davvero vuol bene a questa Città e se vuole adempiere fino in fondo ai suoi doveri istituzionali, scelga la sua strada, rinunciando magari alle diverse cariche che ricopre, e si dedichi completamente alla cittadinanza perché "chi troppo vuole, nulla stringe".







f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso