Nella
sesta provincia pugliese, un altro tassello, di un progetto complessivo di
inquinamento del nostro territorio, sta per essere apposto. Questo tassello
riguarda la discarica che la Ekobat propone in
agro di Trani, ad una distanza di 3,5 chilometri dalle città di Trani e di
Andria.
Pochi sanno di questo
progetto e nessuno ne parla, soprattutto la politica locale che sembra essere
interessata a dibattere, con il metodo della contrapposizione a prescindere, su
questioni futili e poco interessata e attenta a discutere di questioni che
riguardano l’intera Città, a prescindere dal colore politico che può
caratterizzare ciascuno di noi.
L’ecologia è parte della
“ragione sociale” di SEL e per questo motivo, come abbiamo già fatto in passato,
ci opporremo con forza a tutte quelle azioni volte a mettere in pericolo la
nostra salute, la salubrità del nostro ambiente e del nostro territorio.
Noi pensiamo che la Città di
Andria debba esprimersi su questa vicenda, perché anche se la discarica è prevista
in agro di Trani, avrà comunque ricadute sulle città limitrofe, quindi, a
giorni, presenteremo una richiesta di convocazione monotematica del Consiglio,
dopo aver raccolto il numero di sottoscrizioni dei consiglieri comunali
necessarie per far ciò.
Di seguito il testo della
richiesta:
VISTO
-
l’art. 19 dello statuto
comunale;
-
l’art. 19 del regolamento
per il funzionamento del Consiglio comunale approvato con delibera di Consiglio
comunale del n. 28/2001 e modificata con delibera di Consiglio comunale n.
46/2003.
PREMESSO CHE:
-
l’art. 5 del DPR 12 Aprile 1996 (Atto di indirizzo e coordinamento per
l'attuazione dall'art. 40 comma 1, della legge n. 146/1994) concernente
disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, dispone
che l’ Autorità competente (in questo caso
la Provincia B.A.T.) per l’istruttoria del progetto soggetto alla V.I.A.
trasmetta ai “Comuni interessati”, copia della documentazione del progetto, in
sostituzione del soggetto proponente;
-
recenti pronunce
giurisprudenziali (cfr. TAR Sicilia,Catania,Sez. I, 24 novembre 2008, n. 2241)
hanno considerato che la nozione di “comuni interessati” chiamati a pronunciare
il proprio parere sul progetto, non può essere rapportata ad un criterio
meramente territoriale;
-
il Consiglio di
Stato, (cfr Consiglio di Stato,V,17maggio 2005, n. 2460) ha stabilito che il
bene ambiente, nella sua oggettività, non è riconducibile alla delimitazione
amministrativa delle competenze degli Enti locali, ben potendo essere oggetto
di interessi molteplici e concorrenti di più Enti locali, a seconda delle
esternalità del bene stesso;
-
una nozione più
ampia di pubbliche amministrazioni, che include nel novero di quelle
legittimate a partecipare al procedimento di VIA, non solo i comuni
territorialmente interessati, ma anche quelli che sono comunque destinatari di
possibili effetti o ricadute ambientali del progetto proposto alla suddetta
VIA,si trova nella direttiva 85/337/CE il cui art. 1 comma 2 include nel “
pubblico interessato” gli enti che subiscono o possono subire gli effetti delle
procedure decisionali in materia ambientale e dunque conferma, in maniera
sistemica,che la nozione di “ Comuni interessati” va correlata non al
territorio, ma alle concrete ricadute ambientali di un progetto sottoposto alla
VIA.
CONSIDERATO CHE:
-
l’impianto è posto in agro di Trani, ad una distanza di 3,5 chilometri
dalle città di Trani e di Andria;
-
in base alla nozione di “comuni interessati” anzidetta, la Città di
Andria rientra tra i “comuni interessati” per le concrete ricadute ambientali di tale progetto;
-
Il sito oggetto
del progetto di discarica proposto dalla EKOBAT srl è ubicato in un’area del
territorio comunale di Trani contrassegnato dalla presenza di numerosi
insediamenti industriali.
1) A ovest il sito della EKOBAT confina con la cava con annesso frantoio ed
impianto di betonaggio della Unical.
2) A nord-ovest confina con analogo impianto industriale ( cava,frantoio ed
impianto di betonaggio) del gruppo Matarrese. E’ da tenere in evidenza che
sulla stessa area su cui sorge l’impianto produttivo del gruppo Matarrese nel
2010 è stato presentato un progetto da parte della GENERAL CEMENT PUGLIA,
società appartenente allo stesso gruppo economico,per la realizzazione di un
impianto per la produzione di cemento,con una potenzialità di 600.000 t/a.
3)A nord,il sito della EKOBAT confina con la discarica di rifiuti speciali
della ECO ERRE srl, autorizzata ad una volumetria di 800.000 metri cubi. La
discarica della ECO ERRE, attualmente non in esercizio, sorge sulle particelle 65
e 66 del Foglio di mappa 50 del Comune di Trani e cioè in un’area
immediatamente contigua al sito della EKOBAT. La discarica della ECO ERRE è
stata autorizzata all’esercizio dalla Delibera di Giunta dell’Amministrazione
Provinciale di Bari n. 413 del 22/06/1999.
4) Sempre a nord,ad una distanza di circa 250 metri dal sito della EKOBAT,è
ubicata la discarica di RSU dell’AMIU, al servizio del ATO BA/1,autorizzata
all’esercizio con Determina del Dirigente dell’Ufficio Tutela dall’Inquinamento
atmosferico IPPC –AIA n. 597 del 24/09/2008,attualmente in esercizio. La
discarica AMIU è autorizzata allo smaltimento di rifiuti per una volumetria di
3.434.950 tonnellate. Alla data di rilascio dell’autorizzazione IPPC-AIA, nel
settembre 2008,disponeva di una capacità residua di abbancamento pari a
2.080.876 tonnellate;
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la discarica ECO ERRE di rifiuti speciali è ubicata tra la discarica di
RSU dell’AMIU ed il sito del progetto di discarica della EKOBAT;
-
in data 26 gennaio 2011, il Consiglio
comunale della Città di Andria, approvava un ordine del giorno con cui
l’Amministrazione comunale “Esprime forte dissenso
sull'ipotesi di insediamenti, anche da parte di Comuni contermini, che
potrebbero determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo
territorio”;
-
se la proposta progettuale della
EKOBAT venisse approvata e la discarica ECO ERRE entrasse in esercizio,si
creerebbe un “ continuum ambientale” costituito dalle tre discariche che
colliderebbe con l’indirizzo dato dal Consiglio comunale di Andria con l’approvazione
della suddetta delibera (“… potrebbero
determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo territorio …”) .
Per
quanto PREMESSO e CONSIDERATO, ed in virtù delle
disposizioni di legge, i gruppi consiliari in calce
CHIEDONO
che
sia convocato urgentemente ed in seduta monotematica il Consiglio Comunale per
discutere del progetto. oggetto della domanda di AIA coordinata alla
VIA, proposto dalla EKOBAT s.r.l.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà
- Andria
Michele Lorusso