giovedì 27 dicembre 2012

Sindaco, dopo i botti illegali, ora vieti i botti legali.


L’anno scorso moltissimi Sindaci italiani hanno vietato i botti nella notte di capodanno. Dopo questo bell’esempio, anche ad Andria l’Oipa aveva chiesto al Sindaco di emanare un’ordinanza per vietare i botti. 

Appello che avevo subito accolto e che ho subito rigirato al Sindaco (http://michelelorusso87.blogspot.it/2011/12/830-sindaci-vietano-i-botti-di.html).

La risposta dataci fu: “Si informa che è tuttora vigente l’ordinanza sindacale a suo tempo emessa che vietava e vieta i botti illegali. L‘ordinanza emessa dal sindaco Giorgino non è mai stata infatti né revocata né modificata”.

Una risposta che a definir ridicola è poco, visto che i botti illegali già sono vietati per legge e non necessitano di alcuna ordinanza.

Anche quest’anno mi sento di reiterare l’invito a emanare un’ordinanza che vieti i botti legali.

Sarebbe un bel gesto nei confronti dei nostri amici a quattro zampe e dell’intera Città.




giovedì 20 dicembre 2012

Alcune considerazioni sull'impianto a biomasse.


È saputo e risaputo che i “migliori” atti di un’Amministrazione arrivano durante determinati periodi dell’anno, quando la gente è “distratta” perché interessata da altro. I periodi sono i giorni che precedono la settimana di ferragosto e quelli che precedono le festività natalizie.

Ed ecco che anche quest’anno arriva puntuale la deliberazione pre natalizia che, se approvata, servirà a “regalare” un bell’impianto a biomasse alla nostra Città.

Com’è solito fare, il presidente del consiglio comunale convoca in fretta e furia la conferenza dei capigruppo e a distanza di un paio di giorni, convoca il consiglio comunale senza tener conto del fatto che un impianto del genere andrà a incidere sul nostro futuro in maniera consistente e che quindi sarebbe stato più opportuno approfondire e discutere con la Città di tale questione. Invece no, c’è stata un’accelerazione davvero ingiustificata.

L’impianto oggetto della proposta di deliberazione di consiglio è un impianto di 7,781Mw “alimentato da biomassa di tipo olio vegetale, costituito prevalentemente da olio di colza”, localizzato in Contrada Rivera.

Dopo aver ricevuto tutti i pareri e le autorizzazioni che sono atti meramente TECNICI, ora tocca al consiglio comunale esprimere una linea prettamente POLITICA, cioè scegliere se far realizzare o meno quest’impianto. Il consiglio comunale poteva (non era un obbligo) farlo in passato, ha deciso di non farlo (secondo me sbagliando), però ora non possiamo relegare il dibattito a un rimpallo di responsabilità politiche passate e presenti.

È il momento di decidere e di non dividerci su un argomento così importante che avrà ricadute nefaste sul nostro territorio, sulla nostra salute e sulla nostra economia, solo per permettere a qualcuno di far quattrini.

Approfondendo la questione con le carte, ci sono molte incongruenze e molte questioni non affrontate. Se le affrontassimo tutte, cadremmo nel tecnicismo che annoia molti, ma due questioni sono rilevanti, cioè quella riguardante la “filiera corta” e quella riguardante le immissioni in atmosfera.

La proposta di deliberazione pone una condizione, cioè che “l’impianto dovrà essere stabilmente alimentato da biomasse provenienti almeno per il 40% del fabbisogno, da “filiera corta”, cioè ottenute in un raggio di 70 km dall’impianto”. Una condizione che può essere rispettata solo sulla carta perché, essendo l’impianto alimentato con olio di colza, non mi risulta che nel giro di 70 km ci siano distese utili alla produzione del combustile necessario per alimentare i motori dell’impianto. L’assenza di colture nel giro di 70 km è anche riportata nel piano di approvvigionamento della Mamo New Energy (la quale andrà a “colonizzare” i Paesi dell’est per produrre e importare l’olio per “non essere invasivi verso il territorio circostante l’impianto”) e nel parere dell’ufficio provinciale agricoltura (dove si dice: “Rileva ancor di più, la mancata dimostrazione dell’esistenza di una filiera Agro- Energetica corta, utile all’evidenza della probabile disponibilità locale dell’olio vegetale combustibile”). Come dire, l’azienda s’impegnerà sulla carta a utilizzare il 40% di combustibile a filiera corta, ma nella realtà questo non sarà possibile.

Che senso ha approvare una deliberazione con tale condizione pur sapendo che nella realtà quegli impegni non potranno mai essere mantenuti?

L’altra questione riguarda le emissioni in atmosfera. Nel parere del comitato tecnico provinciale per le materie ambientali del 24 Aprile 2012 è riportato: “poiché dallo studio delle ricadute basato sui dati meteo relativi all’anno 2010 sono stati evidenziati alcuni superamenti del parametro NOx che, potrebbero rientrare ponendo in essere gli accorgimenti tecnici e impiantistici, si autorizza l’impianto … con le seguenti prescrizioni … (e poi ci sono le prescrizioni)”.  Come sempre, gli studi sono fatti sull’impianto considerato singolarmente e non in maniera complessiva e, lo stesso Assessore all’ambiente, nella riunione della quarta commissione del 18 Dicembre, ha ammesso l’inesistenza di studi a tal proposito.

Come si può approvare una cosa del genere non conoscendo quali possono essere gli effetti delle emissioni in atmosfera dell’impianto non considerato singolarmente?

È corretto specificare che, in caso di bocciatura di tale odg, il consiglio non esporrebbe l’ente ad alcun risarcimento danni da parte dell’azienda proponente.

Proprio in questi giorni, il Sindaco e l’Assessore all’ambiente hanno incontrato alcuni cittadini preoccupati per l’emergenza leucemie e cancro nella nostra Città, assumendo impegni ben precisi. Impegni che sarebbero contraddetti se questa deliberazione fosse approvata dal consiglio comunale.

Inoltre, diverse associazioni (Andria Città Sana, Laboratorio di cultura politica, WWF, …) hanno manifestato la propria contrarietà a questo impianto.

In altre realtà, tali progetti sono stati bloccati grazie alla cittadinanza che ha spronato le Istituzioni affinché le stesse bocciassero questi impianti.

Ecco perché oggi è necessario essere in molti/e al consiglio comunale. Partecipiamo in tanti/e, perché ci riguarda. Ci vediamo alle 16.00.







Gazzetta del Mezzogiorno del 21 dicembre 2012



martedì 18 dicembre 2012

Delibera centrale a biomasse.

Questo è il testo della proposta di delibera di Consiglio comunale che sarà discussa nel Consiglio del 20 Dicembre p.v.
Il Consiglio può approvarla trasformando la nostra Città in terra di conquista da parte di chiunque voglia esercitare questo tipo di attività, oppure può respingerla evitando tutto ciò.

Testo della delibera: https://docs.google.com/open?id=0B0JIw3VAIEPcUVc0ZXIxOC1jTmM



venerdì 14 dicembre 2012

Ecco come farsi campagna elettorale con i soldi dei/lle cittadini/e.

In questi giorni l'Amministrazione comunale ha diffuso manifesti (6x3 e 70x100) per pubblicizzare il mancato aumento delle aliquote Imu. La forma è quella istituzionale ma il contenuto è il classico da campagna elettorale. Con i tempi che corrono, era proprio necessario spendere soldi pubblici per quei manifesti?
Quelle risorse non potevano essere investite in qualcos'altro di più utile ai/lle cittadini/e? Non era più opportuno che quei manifesti li pagasse il partito del Sindaco o i partiti che sostengono l'attuale maggioranza?


mercoledì 12 dicembre 2012

Abbiamo davvero bisogno di un "portale” antistante la Villa Comunale?


In un momento di crisi, il buon padre di famiglia dovrebbe stringere la cinghia evitando le spese inutili. Uso il condizionale, perché non sempre è così. Se poi si tratta di soldi pubblici, il buon padre di famiglia dovrebbe essere quanto più oculato possibile nella gestione delle risorse.

Dalle ultime delibere (e non solo) approvate dalla Giunta Giorgino, si evince che il nostro primo cittadino non ha rispettato quelli che sono i canoni del buon padre di famiglia, visto che sono stati spesi soldi pubblici per un’opera totalmente inutile, cioè la Realizzazione del “Portale” antistante la Villa Comunale (che secondo voci di corridoio dovrebbe essere a forma di M). 

Come al solito, per ricorrere agli affidamenti diretti previsti dalla normativa, l’affidamento è sotto la soglia prevista di qualche centinaio di euro. (La professionista a cui sono stati affidati i lavori è l'Arch. Grazia Maria Roberto che, sempre che non si tratti di un caso di omonimia, è stata candidata nella lista Andria 2010).

A parte questo, che utilità ha per la comunità questo portale? Come mai per delle opere che servono davvero alla Città “i soldi non ci sono” e per queste “cattedrali nel deserto” i 98.542,23euro si trovano?

Quando l’Amministrazione comincerà a comportarsi più da buon padre di famiglia, ascoltando quelle che sono le vere necessità dei/lle cittadini/e e impegnandosi a soddisfarle?




Il portale dell'immagine non è quello previsto per la Villa



Si alle primarie per la scelta dei/lle candidati/e di SEL al Parlamento.

Stamattina avevo scritto questo stato su facebook: "penso che dopo la bellissima esperienza delle primarie per la scelta del candidato Premier, ora dobbiamo impegnarci per le primarie (degli iscritti e delle iscritte) per la scelta dei/lle parlamentari. 
Si potrebbe anche pensare di applicare tale sistema per la scelta del 70% delle candidature e riservare l'altro 30% alla segreteria di partito, perché è giusto che lo stesso selezioni la classe dirigente, premiando il merito e le competenze e non la fedeltà a qualcuno/a."

Nel pomeriggio Gennaro Migliore: "Le primarie valgono per tutti. Sel farà le primarie per i candidati poiché sono un passaggio democratico che fonda la buona politica".

Una buona notizia per SEL e per la democrazia del nostro Paese.



martedì 11 dicembre 2012

Creare "lo scaffale della legalità" nella nuova biblioteca comunale.

il 21 dicembre, finalmente, sarà inaugurata la nuova biblioteca comunale. A prescindere di chi siano i meriti di quest'opera, faccio una proposta all'Assessore Antonio Nespoli

Da sempre si parla della lotta alla mafia e all'illegalità. 

Se l'Amministrazione comunale vuole dare la dimostrazione che "essere a favore della legalità" non è solo un vessillo da sventolare nei cortei o uno slogan da usare nelle ricorrenze, crei nella nuova biblioteca "lo scaffale della legalità", perché oltre al ricordo delle vittime è anche giusto e doveroso parlare della mafia per combatterla




martedì 4 dicembre 2012

GRAZIE.



Le primarie sono finite ed è tempo di tirare le somme. Con questa pratica per la scelta del candidato Premier del centrosinistra, è stata data la dimostrazione che non tutta la politica è brutta, cattiva e uguale.

Mentre da altre parti si aspetta che il capo dica l'ultima parola, o mentre si organizzano finte primarie per la composizione delle liste del Parlamento, il centrosinistra con le primarie vere ha ridato potere ai/lle cittadini/e, aprendo uno spiraglio di speranza.

Per me, che le ho vissute sia da un punto di vista organizzativo che politico, hanno rappresentato una bella esperienza di vita. E' stato un bel mese intenso, sapevo quando uscivo di casa e non avevo idea del momento in cui vi sarei rientrato. Ho conosciuto tantissime persone che prima non e ho avuto l'opportunità di cambiare considerazione nei confronti di chi conoscevo solo di vista.

Le primarie mi son servite per capire che c’è ancora molta gente che sogna un’Italia migliore e che è disponibile a impegnarsi per la costruzione della stessa. Sono moltissime le persone da ringraziare.

In primis l’associazione "costruiamo il futuro" che ci ha ospitati e sopportati, come comitato elettorale, per l’intero mese e ci hanno aiutati senza farsi troppi problemi.

Un ringraziamento va anche alle tante persone che ci hanno aiutato il 25 novembre e il 2 dicembre e all’Amministrazione comunale che ci ha dato la possibilità di “festeggiare” questo grande evento per la democrazia al Chiostro di San Francesco.

Altro ringraziamento va a tutte quelle persone che hanno creduto e continuano a credere in un’Italia migliore.

L’ultimo ringraziamento va a Nichi Vendola che, con la sua candidatura, è riuscito a tenere l’asse della coalizione di centrosinistra verso sinistra e non verso derive democristiane.

“Il meglio deve ancora venire”, perché ora ci aspetta un duro lavoro per vincere le elezioni politiche e cambiare davvero questo Paese.








giovedì 29 novembre 2012

Appello al voto per Bersani per domenica 2 dicembre.

Quando ho deciso di andare a votare alle primarie, l'ho fatto pensando di votare al primo e al secondo turno. 

Così domenica 2 dicembre tornerò a votare. Il nuovismo e il giovanilismo fine a se stesso di Renzi non mi ha mai affascinato, perché da rottamare non sono i diversamente giovani, ma certe idee e certi modi di fare politica. Quindi voterò Bersani perché penso che con lui il mio sogno, cioé 
l'idea di Italia di Nichi, si possa in qualche modo realizzare.

Tengo a precisare che le primarie non hanno nulla a che fare con le lotte interne al Pd, che anche a livello locale ci sono. Schierarsi con Bersani non significa voler partecipare a queste lotte a braccetto con chi ad Andria lo sostiene. Quando c'era da essere critici verso il Pd cittadino, non mi sono mai sottratto alle critiche nei confronti dello stesso e quando sara necessario, continuerò a farlo.





mercoledì 28 novembre 2012

697 volte grazie.

Per 697 volte dovremmo pronunciare la parola “Grazie”. 


Lo faremo, ancora una volta, tutti assieme: il risultato raggiunto alla competizione delle Primarie del Centrosinistra dal Comitato Andria per Vendola, è un risultato che ci riempie il cuore di gioia. 


Quello che ha mosso l'impegno di tutti noi è stato il desiderio di riaprire la partita mettendo sul tavolo, a disposizione di tutti, un programma complesso e articolato che evidentemente ha convinto buona parte di coloro che si sono recati alle urne domenica.

Man forte ci è stata data dal buon governo della Puglia: non di secondo piano, di certo, i risultati concretamente visibili, anche nella nostra Città, dell'azione messa in campo in questi anni dall'Amministrazione regionale a guida Vendola.

Gran parte giovani e precari, abbiamo provato a giocarci la partita motivati dal desiderio di trasformare questo Paese.

Il risultato raggiunto a livello nazionale ci consegna un Paese che ancora non è pronto alla “Rivoluzione gentile” (i risultati all'estero parlano invece di tutt'altra tendenza: Bruxelles, Madrid, Londra, consegnano dati ben più confortanti).

È evidente che dobbiamo “augurarci che la strada sia lunga”. Siamo assolutamente all'inizio dell'entrata in scena di una generazione che rivendica un cambio di rotta ed è determinata a vincolare la prossima agenda di questo Paese ai temi per noi fondanti la politica: lotta la precariato, lavoro, ambiente e diritti.

Questo Paese, e la sua prossima classe dirigente, dovranno essere in grado di parlare al cuore dei giovani, dei cinquantenni estromessi dai processi produttivi, al mondo della formazione e dei saperi, al mondo della cultura.

Oggi tocca ragionare in vista del ballottaggio di Domenica 2 Dicembre: bene... non possiamo che condividere l'endorsement a sfavore di Renzi che Nichi Vendola ha dichiarato nelle ultime ore.

Abbiamo, come affermato da Nichi, la necessità, perché ci si possa convincere, che Bersani ci faccia sentire “profumo di sinistra”.

Ora è il momento in cui fare una scelta di campo chiara che indichi la strada che il prossimo Governo, speriamo a firma del Centrosinistra, intende seguire.






lunedì 26 novembre 2012

Andria invasa da nuovi impianti pubblicitari.


Più passa il tempo e più stiamo assistendo all' attacco feroce della nostra Città, da parte di soggetti che pur di far quattrini, se ne infischiano del bene comune, danneggiandolo e restando impuniti.
Passeggiando per le vie della Città, ci accorgiamo che dalla sera alla mattina spuntano, come funghi, impianti pubblicitari dappertutto, alberi che ostacolano la visione degli stessi che vengono abbattuti e totem che impediscono il passaggio dei pedoni e dei diversamente abili.
Il tutto ovviamente in barba al regolamento.
Seguiamo da tempo la “questione impianti pubblicitari”, ma adesso vogliamo soffermarci sui nuovi tabelloni elettrici che sono stati impiantati, anche in questo caso, non rispettando le disposizioni normative e del regolamento comunale.
Mentre si studiano forme di pubblicità che vanno a integrarsi con l’arredo urbano e sostenibili da un punto di vista ecologico, ma anche architettonico. Invece ad Andria, Venerdì mattina i cittadini si sono ritrovati questi impianti caratterizzati da un forte impatto visivo, ma anche invasivo.
Tali impianti sono stati autorizzati? Se si, in base a quale norma? Come mai gli organi preposti al controllo permettono tutto ciò? L’ufficio tributi a tal proposito non ha nulla da dire?
Speriamo siano rimossi al più presto, altrimenti saremo costretti a valutare l’opportunità di agire legalmente per tutelare i diritti di tutti.






venerdì 23 novembre 2012

A proposito dei finanziamenti sul nuovo ospedale.

Una maggioranza ormai spaccata e lacerata al proprio interno, cerca di apparire compatta solo quando si tratta di attaccare la Regione per responsabilità che non ha. È successo per la questione della provincia, adesso succede per i finanziamenti del nuovo ospedale di Andria.

Su tale argomento sono intervenuti i due capi- corrente di quest’Amministrazione. Il Sindaco, Nicola Giorgino, e il Presidente del Consiglio comunale, nonché vice presidente del consiglio regionale, Nino Marmo.

I toni usati dai due sono toni meramente propagandistici, volti a minare la credibilità del Presidente Vendola, che corre per le primarie del centrosinistra, ipotizzando scelte politiche regionali che non corrispondo al vero.

I due dovrebbero sapere che i fondi Cipe sono di competenza governativa e non di competenza regionale, per cui avrebbero dovuto rivolgersi al Governo e non alla Regione per chiedere delucidazioni in merito ai fondi del nuovo nosocomio andriese.

Ai due, ha prontamente risposto l’Assessore Fabiano Amati: “L'attenzione alle questioni amministrative del collega Nino Marmo, impone di precisare che il programma di edilizia ospedaliera programmato dalla Giunta regionale non è mutato e che la scelta deliberata dal CIPE di finanziare le strutture di Taranto e Monopoli- Fasano, con i fondi residui del Fondo di sviluppo e coesione, attiene solo alla circostanza che l'ammontare complessivo delle risorse disponibili era in grado di coprire solo il costo stimato per la struttura di Taranto, anche grazie alla quota di cofinanziamento di 57,5 milioni, e di altra struttura la cui previsione di spesa non superasse ottanta milioni di euro. È questo il motivo per cui si è proceduto ad indicare nella delibera CIPE le strutture di Taranto e Monopoli- Fasano.” “Ne deriva che il finanziamento delle altre strutture programmate dalla Giunta regionale, compresa quella di Andria, resta incardinato nel procedimento per la sottoscrizione del II atto integrativo ex art. 20 della Legge numero 67 del 1988, il cui stato è prossimo alla definizione.”
“Per quanto riguarda la Regione Puglia posso rassicurare con serietà e responsabilità che le nuove strutture ospedaliere di Andria, del sud Salento e del  nord barese, sono confermate senza tentennamenti e nel rispetto del crono programma individuato dagli atti regionali di programmazione. Spero che un leggerissimo disallineamento, per oggettivi motivi di contabilità tra le diverse fonti di finanziamento, non disperda il clima favorevole di condivisione attorno a questo importantissimo argomento.”

Quindi, l’affermazione del Sindaco :” Ancora una volta questo territorio non viene considerato alla pari di altri territori della Regione Puglia” non risulta essere veritiera, perché gli impegni assunti dalla Regione per questo territorio saranno rispettati.

L’invito che facciamo alle massime istituzioni cittadine è quello di evitare di creare polveroni pur di attaccare la Regione e di impegnarsi di più per la nostra Città, che ormai naviga in balia delle onde, anche a causa delle evidenti spaccature interne alla maggioranza.









Appello al voto per Nichi.

perché voterò Vendola? Da pragmatico, come molte/i mi definiscono, sosterrò Vendola perché ha dimostrato di essere non solo bravo con le parole, ma anche con i fatti. Non a caso lo slogan della scorsa campagna elettorale per le regionali (la poesia è nei fatti) mi è piaciuto molto, non solo per lo slogan in se, ma per il fatto che in questi 8 anni di governo regionale, Vendola ha dimostrato di ess
ere un buon amministratore.


Molto è stato fatto e sono state buttate le basi per fare ancora molto.


I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutte/i.
Mi sono avvicinato alla politica non grazie a una persona, ma grazie a un’idea di società. La prima persona che ho incontrato e che condivideva la mia stessa idea, è stato Nichi, ed è stato subito “amore”.


Il primo “amore” non si dimentica mai e, da eterno sognatore, io non l’ho ancora dimenticato, anche perché è stato l’unico sino a oggi.


Sostenere Vendola alle primarie, vuol dire sostenere quel riscatto che il Sud da tempo va cercando. 





Poi, è stato l’unico che nonostante le diverse accuse e nonostante il bigottismo che scorre nelle vene di questo Paese, è rimasto se stesso, non conformandosi agli stereotipi e l’orecchino e l’anello al dito, ne sono la dimostrazione.


Spero che tutta l’Italia possa tornare a sperare e a sognare come hanno fatto tante e tanti pugliesi nel 2005 e nel 2010.


Forza Nichi, l’Italia migliore è con te.









lunedì 29 ottobre 2012

I soliti politici oppure Vendola. Considerazioni sulla richiesta di condanna della procura di Bari.


Venti mesi è la richiesta di condanna della procura di Bari nei confronti di Nichi Vendola per un presunto abuso d’ufficio.

Subito la notizia è balzata sui quotidiani nazionali ingenerando confusione, omettendo di raccontare come stanno veramente i fatti e perché si sia arrivati a tale richiesta, in così poco tempo.

È giusto e doveroso precisare che si tratta soltanto di una richiesta della procura di Bari e non di una sentenza di condanna. Quest’ultima sarà emessa mercoledì 31 ottobre.

In un momento in cui la politica non gode di buona salute e in un periodo in cui è sempre più dilagante il pensiero del “tanto sono tutti uguali”, queste notizie, se date in maniera distorta, non possono che alimentare lo scontento nei confronti della politica e di certo non fanno bene alla nostra democrazia.

Per far riacquistare fiducia nella politica e interrompere il mantra del “tanto sono tutti uguali” sono necessarie azioni forti e concrete e non solo parole o promesse.

Questa vicenda, per diversi motivi, dimostra l’esatto opposto, cioè che non sono tutti uguali.

Il primo motivo è la scelta del rito abbreviato. Più che di una scelta di difesa giudiziaria, questa è una vera e propria scelta politica, imposta da Vendola e dettata dal fatto che Nichi ha voluto, che in tempi celeri, si sapesse se fosse colpevole o innocente, per poter affrontare le primarie e le elezioni politiche con assoluta serenità e in un rapporto di chiarezza con gli elettori e le elettrici.

Si è preferito accorciare i tempi, sacrificando il dibattimento processuale e mettendo in gioco la propria “vita pubblica”, pur di dare un segnale di discontinuità con il passato, dove si è preferito le lungaggini del processo o si è cercato in qualche modo di sottrarsi al giudizio della magistratura.

Un altro motivo con cui è stata data la dimostrazione di essere diversi, è stato il rispetto che si è sempre avuto nei confronti della magistratura. A ciò, va aggiunta anche la modifica della legge regionale che non permetteva la costituzione di parte civile della Regione nei processi contro il proprio governatore.

Per poi concludere con la decisione di ritirarsi dalla vita pubblica in caso di condanna.

A prescindere da quello che sarà il responso della magistratura, a Nichi, uomo dello stato che da sempre ha combattuto la mafia e si è battuto per la legalità, pensiamo vada riconosciuto il merito di averci dimostrato che c’è ancora una speranza, che c’è un’Italia diversa e migliore dall’attuale.







mercoledì 17 ottobre 2012

Per uscire dalla crisi occupazionale sono necessari impegni concreti e non appelli "scarica barile".


Che la crisi occupazionale sia un problema grave nel nostro Paese e nella nostra Città, non c’era bisogno che ce lo ricordasse il nostro Sindaco.

Liquidare, con un “Il Comune non è un centro di collocamento” e un appello scontato e generico, chi giustamente manifesta (in queste ore e durante il consiglio sulla raccolta porta a porta) per chiedere alle Istituzioni impegni concreti per il lavoro, è un atteggiamento da “scarica barile” inaccettabile.

Il sindaco ha affermato che la sua Amministrazione è da oltre due anni impegnata a “creare le condizioni propizie perché possano esserci maggiori occasioni di attività lavorative”.

È vero, si stanno creando le condizioni con le diverse opere pubbliche, che sono state e che saranno cantierizzate, ma non ci risultato battaglie epiche del primo cittadino a favore di “quei cittadini andriesi che cercano manodopera e lavoro” e la questione delle assunzioni della Sangalli ne è uno dei tanti esempi (senza dimenticare il biennio passato alla vice-presidenza della provincia Bat, che per competenza ha proprio l’organizzazione di centri per l’impiego, formazione professionale ed ogni azione possa stimolare l’offerta e la domanda di lavoro).

Con il nuovo appalto, le assunzioni (su cui non abbiamo ricevuto alcuna risposta) sono state lasciate al libero arbitrio dell’azienda, senza alcuna imposizione di criteri di trasparenza da parte dell’amministrazione. Perché non attingere dalle graduatorie dell’ufficio di collocamento invece di gestire in maniera clientelare la cosa? Perché lasciare per strada chi prestava già servizio (e quindi aveva più competenza di altri nuovi assunti) presso la precedente azienda?

Ancora una volta, il nostro Sindaco ha dimostrato di essere bravo con le parole, e di essere incapace di passare dalle stesse ai fatti. Il lavoro è una questione importante su cui è necessario un impegno concreto delle istituzioni, gli appelli fini a se stessi, non cambieranno mai nulla.





    



martedì 16 ottobre 2012

Giostrine per bambini/e disabili, perché non cominciare dalla villa comunale?


Caro Assessore Pierpaolo Matera, tempo fa ci fu la proposta (e in questi giorni è stato presentato un odg) di dotare i parchi pubblici della nostra Città di giostrine per bambini/e disabili.


Nella "nuova" villa comunale, accanto all'attuale
 centro ludico, stanno montando alcune giostre per bambini/e normodotati/e.


Visto che i lavori sono ancora in corso, perché non si comincia proprio da quell'area per dare la dimostrazione che, da parte sua e dell'Amministrazione, c'è la volontà di prestare più attenzione nei confronti di chi, ancor oggi, è discriminato per problemi con i quali non ha certamente scelto di convivere?









venerdì 12 ottobre 2012

Ora parliamo noi - Manifestazione studentesca. Noi c'eravamo.


Questa mattina per le strade della nostra Città hanno sfilato le studentesse e gli studenti delle scuole medie superiori; in tutta Italia sono scesi in piazza per reclamare più attenzione per la scuola pubblica, più fondi a sostegno delle attività formative, per l' acquisto delle strumentazioni necessarie all' attività didattica, per maggiori investimenti nella cura dei luoghi votati alla formazione.

Gli ambienti degli edifici scolastici cadono a pezzi e con essi la possibilità di riscatto di una generazione cresciuta col dovere di prendere confidenza con il termine "precarietà".

Lo scopo malcelato della aziendalizzazione della scuola pubblica (legge Aprea) prevedendo l' estromissione dei rappresentanti degli studenti dai consigli di istituto, attenta alla prima forma di rappresentanza, al primo strumento di democrazia attraverso cui gli studenti prendono confidenza con la parola "diritti".

I ragazzi della nostra Città hanno però dimostrato oggi di avere la tenacia e la forza necessaria per non darsi per vinti allo stato di cose presenti. Prima titubanti e anche impacciati, si sono sciolti in un sincero dialogo senza freni ed hanno elencato tutti i punti di debolezza dell' attuale sistema scolastico.

Tocca a loro fare, dell' odierno appuntamento, solo il primo step di un lungo e, auspichiamo, fruttuoso percorso di cambiamento che sarebbe bello vedesse al loro fianco oltre noi, che oggi abbiamo sentito il dovere e avuto il piacere di essere al loro fianco, anche altre forze politiche, sindacali e movimenti che reputano il riscatto del mondo della conoscenza un appuntamento non più rinviabile con la storia del nostro Paese e dell' Europa intera .

F.to I coordinatori di SEL Andria.





sabato 6 ottobre 2012

Ex mattatoio comunale e Palazzo Ducale, facciamo un po' di chiarezza.



Nella nostra Città, in questi giorni, sono stati inaugurati due cantieri. Quello dell'ex mattatoio comunale (che diventerà un contenitore culturale) e quello di Palazzo Ducale.

Due cantieri importanti per la crescita della nostra Città. Peccato che chi li ha inaugurati, sembra non essere cresciuto in questi due anni e mezzo visto che, nemmeno per onestà intellettuale, ricorda chi ha lavorato alacremente per realizzare (e trovare i finanziamenti) quelle opere, prendendosi meriti non propri.

Per cui è necessario fare un po’ di chiarezza, perché la gente deve sapere come stanno realmente le cose.

Basta leggere le carte e lì c’è la “storia” di quei cantieri.


Cominciamo con l’ex mattatoio comunale (Delibera di Giunta n. 299 del 24/10/2011)

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 3 del 04/01/2005 è stato approvato il PP (progetto preliminare) che successivamente è stato presentato al tavolo dell’Area Vision 2020 per ottenere i finanziamenti. Questi finanziamenti furono ottenuti per un importo pari a 2.950.000 euro.

A seguito dell’aggiornamento del listino regionale dei prezzi delle opere pubbliche fu chiesto di adeguare i costi dell’opera. Adeguamento che è stato fatto con Deliberazione di Giunta n.204 del 13/10/2009 (2.950.000 euro dell’Area Vision 2020 e 550.000 euro a carico del Comune di Andria).

Successivamente, con Deliberazione del Commissario Prefettizio n. 25 del 27/04/2010 fu approvato il bilancio di previsione 2010- 2011- 2012 e con esso il piano delle opere pubbliche, tra cui i 550.000 euro dell’ex mattatoio comunale.

L’attuale Amministrazione decise di apportare una variante al precedente PP. Variante che è stata apportata e che è costata 1.000.000 euro in più, rispetto ai 3.500.000 precedenti. In totale 4.500.000.

Si è pensato di dividere i lavori in due lotti che potranno essere eseguiti distintamente. Il primo di 3.500.000 euro, il secondo (cioè dotazioni impiantistiche dell’intero piano interrato di nuova realizzazione e allestimento interno della sala del teatro e degli ambienti ad essa connessi) di 1.000.000.

Per il primo esiste la copertura finanziaria (proveniente dal passato), per il secondo invece non si hanno notizie, c’è solo un parere favorevole “compatibilmente con disponibilità e capacità del Redigendo Bilancio2012-2014 e con i vincoli normativi alla data vigenti”espresso dalla Responsabile del Settore Risorse Finanziarie, Dott.ssa Grazia CIALDELLA.

Questo piccolo dettaglio, di non poco conto, come mai è stato omesso nelle dichiarazioni dell’Amministrazione?

A tutti gli atti su citati, sono seguiti tutti atti amministrativi (e non politici) come l’aggiudicazione per la realizzazione della variante, i pareri della Soprintendenza, la gara e l’aggiudicazione dei lavori.


Palazzo ducale. (Deliberazione n. 212 del 05/08/2011)

Nel 2006 è stata sottoscritta una convenzione, tra il Comune di Andria e il Politecnico di Bari, per uno studio di fattibilità per il restauro e il riuso di Palazzo Ducale. Studio che è stato trasmesso al Comune di Andria nel Settembre del 2006, la cui stima dei costi era pari a 9.440.000 euro.

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2692 del 28.12.2009 veniva concesso al Comune di Andria un contributo finanziario di € 1.000.000,00 per “Restauro e nuova destinazione funzionale di Palazzo Ducale”, a valere sulle risorse di cui al Programma Operativo FESR Puglia 2007-2013, Asse IV Linea di intervento 4.2.

Con Deliberazione e del Commissario Prefettizio n. 1 del 01.03.2010 si è preso atto che potevano svolgersi i lavori con le risorse disponibili e che bisognava suddividere i lavori in più stralci. Con la stessa Deliberazione è stato preso atto dello schema di “Disciplinare regolante i rapporti con la Regione Puglia” ed è stato  incaricato  il  Settore  Finanziario  ad  adeguare il  Programma  triennale  dei  Lavori Pubblici 2010/2012, prevedendo la copertura finanziaria di 1.300.000 euro (1.000.000 euro a carico della Regione; 300.000 euro a carico del Comune di Andria).

A tutti gli atti su citati, sono seguiti tutti atti amministrativi (e non politici), come l’aggiudicazione per la progettazione dei lavori del primo stralcio, i pareri della Soprintendenza, la gara e l’aggiudicazione dei lavori.

Da notare anche che, in entrambi i casi, le progettazioni della variante (nel caso del mattatoio) e del primo stralcio dei lavori (Palazzo Ducale), sono state affidate alla PRO.MA S.r.l. con sede in Via Neri, 18 Campobasso.

Questi sono i fatti raccontati nelle carte, adesso tocca a voi farvi un’idea sulle dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore Matera che, in entrambe le occasioni, si sono presi i meriti di queste due opere.

P.s. : quando entrate nei cantieri non dico che dovete indossare tutti i dpi previsti (perché i vostri abiti gessati potrebbero sgualcirsi), ma almeno indossate il casco per dare il buon esempio.


Prima Pagina del 09 Ottobre 2012




Gazzetta del Mezzogiorno del 09 Ottobre 2012








Difendiamo il nostro diritto al futuro, non siamo terroristi.

soffocare con violenza la difesa del diritto al futuro di una generazione, non é da Paese democratico. 

Se per la nostra generazione il futuro non é più una speranza ma disperazione, di certo non é colpa nostra, ma di quella generazione, a cui appartengono anche gli uomini e le donne delle forze dell'ordine che hanno caricato gli studenti e le studentesse, che ha pensato a spendere più delle propri
e possibilità senza investire sul futuro, cioè la scuola pubblica. 


Per cui nelle piazze le forze dell'ordine invece di caricare, dovrebbero schierarsi con chi difende il diritto a un futuro migliore. Tra quei studenti e quelle studentesse ci sono anche i vostri figli e le vostre figlie e per questo dovreste chiedere scusa due volte, prima come genitori e poi come forze dell'ordine...









venerdì 21 settembre 2012

Niente indumenti usati e contributo per Casa Accoglienza, che squallore.


Se prima erano solo delle voci di corridoio, adesso la notizia è stata confermata dal responsabile di Casa accoglienza.

Il Sindaco, qualche giorno fa, nel messaggio per la Festa patronale affermava: "La Festa Patronale rappresenta una occasione irripetibile di concordia civica, in un momento storico difficile non solo per Andria ma per tutta la comunità internazionale.
Ritrovarsi in questi giorni accanto ai Patroni può infondere in tutti noi pace, serenità e gioia, aiutandoci a superare i problemi di ogni giorno.
Un caro pensiero intendo rivolgerlo come consuetudine a tutti coloro che soffrono, agli ammalati, a chi vive in condizioni di indigenza, agli emigrati andriesi in qualunque parte del mondo essi si trovino."

Dicono che in politica un uomo si valuta per le sue capacità di trasformare le parole in fatti. Il nostro Sindaco ha dimostrato di fare tutto il contrario di ciò che dice.

Al peggio non c'è mai limite.

Ma da un'Amministrazione che ha sempre cercato di spezzare le ali a Casa Accoglienza, cosa ci si poteva aspettare se non una scelta del genere?

Non posso che esprimere il mio disappunto per questo duro colpo inflitto a Casa Accoglienza, che dimostra la scarsa attenzione (se non inesistente) verso i più deboli e bisognosi.

Spero che la cittadinanza, ancora una volta, dia la dimostrazione di essere solidale e accogliente e di non aver nulla a che fare con la maggioranza che amministra questa Città.

L'appello di Don Geremia: "Pertanto, stante questo "incomprensibile atteggiamento", i referenti di Casa Accoglienza invitano tutti coloro che credono nella loro opera di portare direttamente, in piena liberà, nella Sede Via Quarti, 11 - Andria gli indumenti in buono stato (soprattutto jeans, maglioni, giubbotti, coperta ricordando che è prossima la stagione invernale…) con la sicurezza e certezza che questi saranno dati ai poveri.
"Ci auguriamo solo - continua Don Geremia Acri - che questa operazione non sia un frutto o azione per agevolare l’interesse di parte o altro a discapito dell’interesse generale il Bene Comune."


Foto Andrialive