sabato 28 luglio 2012

L'attenzione per gli amici a quattro zampe dimostrata con i fatti.

All'interno della "nuova" Villa comunale ci sarà un'area attrezzata dedicata agli amici a quattro zampe.

Quest'area era già prevista nel primo progetto (poi stravolto dall'attuale Amministrazione) dei lavori di riqualificazione della villa comunale.

Fu un'esplicita richiesta del circolo di Legambiente Andria (che ho fondato con altri amici) accolta dall'allora Amministrazione Zaccaro.

Con i fatti si è dimostrata l'attenzione verso gli amici a quattro zampe.

L'attuale Amministrazione sarà in grado di dimostrare la stessa attenzione?

Staremo a vedere.



L'area cani in costruzione

mercoledì 25 luglio 2012

Da asilo nido comunale a vespasiano.

Ancora una volta, l'andriese ha dato la dimostrazione del livello davvero bassissimo di civiltà.

Nel quartiere Europa, da qualche settimana, si sono conclusi i lavori di realizzazione dell'asilo nido comunale.

Ed ecco che qualche bontempone ha pensato bene di usare quell'asilo per abbandonare rifiuti di ogni genere.

All'ingresso  ci sono scarti di cibo, cicche di sigarette e, a completare il bel quadretto, anche sciee di urine, che con le alte temperature, emanano un odore davvero disgustoso.

Ovviamente il tutto è possibile perchè la struttura è abbandonata a se stessa senza alcun controllo.







sabato 21 luglio 2012

Corso Cavour, i mezzi di soccorso non passano.

Una signora si sente male e per raggiungerla é necessaria la scala dei pompieri.
Questi, dopo aver fatto lo slalom tra totem e panchine, giungono dinanzi a quel tratto di strada recintato (a causa dei cedimenti) da alcuni panneli di legno.
La "recinzione" impedisce il passaggio del camion dei Vigili del Fuoco, costretti a tornare indietro e ad accedere a Corso Cavour da Porta Castello.
Secondo voi è normale tutto ciò?







venerdì 20 luglio 2012

Andria è una Città che dimentica.

Il 19 Luglio si è celebrato il ventennale della strage di Via D’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.


Come ogni anno, in tutta Italia, si organizzano eventi per la ricorrenza perché, è giusto che se ne parli affinché il sacrificio dei tanti servitori dello Stato che hanno lottato contro la mafia, sacrificando la propria vita, non rimanga invano.


Così mi son chiesto cosa avesse organizzato l’Amministrazione comunale di Andria.


Con stupore mi accorgo che nessuna iniziativa da parte della stessa è stata organizzata. Né un comunicato sul sito ufficiale; né manifesti affissi per la Città; né una messa commemorativa.


Insomma nulla di tutto ciò, come se questa giornata non interessasse all’Amministrazione.


Eppure il 23 Maggio era stato organizzato un corteo; erano state patrocinate diverse iniziative; era stata promessa l’intitolazione a Falcone e Borsellino del piazzale vicino il tribunale (oggi intitolato solo a Giovanni Falcone); erano stati affissi manifesti su proposta di Libera (a Bari è il Comune che il 23 Maggio e il 19 Luglio ha affisso manifesti per non dimenticare) oltre ai soliti fiumi di parole che si dicono in quelle ricorrenze a cui non seguono mai i fatti.


Si è data, ancora una volta, la dimostrazione di come la lotta alla mafia non sia uno dei valori a cui una classe dirigente deve tendere e per cui si deve battere, ma rappresenta solo un vessillo da sventolare durante qualche corteo, organizzato solo per fare scena.


Come mai per la ricorrenza del 19 Luglio, l’Amministrazione non ha ricordato la strage di Via D’Amelio?


Spero solo che l’Amministrazione non la pensi come Dell’Utri, che ha dichiarato: “Andare alla commemorazione di Via D’Amelio mi sembra una stronzata, io sono contro la mafia, non sono mafioso, non c’è bisogno di andare lì.”


Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur.


Per cui, l’auspicio è che l’Amministrazione cerchi di ovviare a questo gravissimo errore, avviando una seria politica per la legalità seguendo quelle che furono le parole del giudice Borsellino: ”La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”





giovedì 19 luglio 2012

La villa è della Città e non dei mercatali.


In questi giorni, sul "viale della passeggiata", sono stati posizionati i nuovi impianti dei corpi illuminanti. Alcuni di questi si trovano al centro di diversi stalli del mercato settimanale e tutto ciò ha allarmato venditori ambulanti.

Così, capeggiati dal gladiatore Montaruli, hanno inscenato un'altra protesta, chiedendo un incontro (che hanno immediatamente ottenuto) all'Amministrazione comunale per risolvere il problema.

Quella dell'allocazione del mercato settimanale è una battaglia che è stata, sin dall'inizio, condotta male, si è fatto un passo avanti e due indietro, perchè non si sapeva nemmeno cosa si volesse veramente. L'unico obiettivo di chi ha cavalcato quell'onda, era quello di raccimolare qualche voto per le scorse amministrative (e qualcuno ci è anche riuscito).

La riqualificazione della Villa è stata stravolta diverse volte per far fronte alle esigenze dei mercatali che, in campagna elettorale, hanno sostenuto l'attuale maggioranza.

Questa è una cosa davvero squallida, perchè la Villa è della Città e non di Montaruli e company.

Ovviamente la Città dorme e pensa solo alla squadra di calcio.

Che amarezza.

Da notare che quando Montaruli chiama, Giorgino (prostrato all'uomo delle mille battaglie) risponde.

Quando cittadini/e raccolgono firme, nessuna risposta.

Ormai il Sindaco di Andria non è più il Sindaco di tutta la Città ma, solo dei propri sostenitori in campagna elettorale.

Andria cambia in peggio.


giovedì 12 luglio 2012

Mercato rionale San Valentino: quando l'ultimazione dei lavori?

Il 05/04/2012 l'Assessore Matera: "E' anche chiaro che non ci sono approfondimenti progettuali ulteriori da fare sull'opera, ma solo un blocco temporaneo della sua realizzazione per comprendere esattamente durata e risvolti tecnici di quanto accaduto."

L' 11/04/2012 l'On. Fucci: "Sto seguendo con grande attenzione la vicenda del crollo, avvenuto giorni addietro, della copertura in costruzione del mercato rionale di San Valentino. Quanto avvenuto non bloccherà l’azione dell’Amministrazione comunale..."

Oggi, 12/07/2012: come mai la copertura è ancora piegata su se stessa? Fra quanto sarà pronto il mercato rionale?



Scattata il 12/07/2012

sabato 7 luglio 2012

SEL e Idv sul provvedimento "blocca spesa" del Sindaco.


“Un mix di incompetenza politica e tecnica, e di scarsa lungimiranza, sta mettendo in ginocchio un’intera Città, con una maggioranza che cerca di minimizzare sempre il tutto. “

Così avevamo concluso un nostro precedente intervento sul bilancio.

Ci duole constatare che, a distanza di giorni, la conferenza stampa di presentazione del bilancio approvato (ma mai discusso con la Città) ci ha dato ragione.

Sulla questione delle opere pubbliche inizialmente previste e poi cassate, si è detto che quest’operazione è stata necessaria “A causa della modifica dei parametri attuata dal Governo Monti sulla capacità di indebitamento degli enti”. Cosa assolutamente falsa. Basta leggere l’emendamento presentato dallo stesso Sindaco e dall’Assessore De Feo in cui si dice che “la programmazione delle opere pubbliche 2012-2014 è stata effettuata entro il 15 ottobre 20 Il, ovvero in data antecedente l'intervento del citato vincolo normativo”, cioè la legge 183/2011 (precisamente del 12 Novembre 2011) emanata dal Governo Berlusconi e non dal Governo Monti. Delle due l’una. O si era a conoscenza della normativa e si voleva approvare ugualmente il piano delle opere pubbliche 2012-2014 (con conseguenze disastrose per la Città), così da potersi vantare delle stesse con un bel proclama alla cittadinanza, oppure, chi ha redatto il bilancio, non era a conoscenza della normativa (dimostrando la sua inappropriatezza a ricoprire il ruolo di assessore) e gli si è accesa la lampadina grazie all’intervento dei revisori dei conti.

Un’ altra questione “calda” è la lettera del Sindaco-Podestà,  con la quale vengono di fatto bloccati tutti gli impegni di spesa.

A parte la legittimità di tale provvedimento (non bisogna aver frequentato chissà quale scuola per sapere che il bilancio di previsione ha funzione autorizzatoria), quello che davvero ci lascia senza parole è la scelta politica che ha portato all’adozione di tale provvedimento, che si vuol far passare come un provvedimento di “responsabilità”.

Da più di due anni, denunciamo gli sprechi dei diversi assessorati di quest’Amministrazione, ma il Sindaco non ha mai ritenuto degne di considerazione le nostre “denunce” perché provenienti dall’opposizione. Solo adesso si accorge che si sperpera inutilmente danaro pubblico e decide di far finta di tirare la cinghia, “sfiduciando” gli assessori spendaccioni.

Visto che, ci sono questi sprechi (altrimenti non ci sarebbe stato questo provvedimento) e considerato che di fatto viene meno quel rapporto fiduciario tra Sindaco e Assessori, perché il primo cittadino non ha provveduto a sostituire gli assessori spendaccioni? Questo si che sarebbe stato un bell’atto di coraggio e di rispetto nei confronti della Città.

Purtroppo un atto del genere non potrà mai arrivare perché, se dovessero essere rimossi alcuni assessori “inamovibili”, si verrebbe a rompere quel già logorato vincolo di maggioranza e quindi si andrebbe tutti a casa.







f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso - Valentina Lomuscio



      La coordinatrice dell’ Italia dei Valori- Andria

Cristina Capogna

mercoledì 4 luglio 2012

Reddito minimo per tutte e tutti.

Il Partito di Sinistra Ecologia e Libertà lancia sul territorio la campagna per la raccolta firme per la legge d'iniziativa popolare per l'istituzione del reddito minimo garantito, scegliendo quindi il terreno della precarietà esistenziale come nodo decisivo della crisi del modello di mercato liberista e della società italiana. Obiettivo assoluto è il contrasto alla marginalità e un'attenzione forte a come garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso l'inclusione sociale.
I livelli di precarizzazione selvaggia e di disoccupazione di massa, soprattutto dei più giovani (ultimi dati vedono la stessa attestata al 36,2%, dato più alto in assoluto) il reddito può essere una risposta, una possibilità di scelta, di rivendicazione di autonomia e futuro, che si pone in aperto contrasto con la marginalizzazione ed esclusione anche sulla base di genere.
 
L’Italia è, assieme alla Grecia, uno dei Paesi europei sprovvisti di forme di tutela su questo versante.
 
Il reddito minimo è un argine contro il lavoro nero, il lavoro sottopagato e la negazione delle professionalità e della formazione acquisita. Pone le condizioni per non vendersi sul mercato del lavoro alle peggiori condizioni possibili. Da argine quindi può diventare un paradigma.
Per questo il disegno di legge propone tre deleghe al governo sul riordino della spesa assistenziale, gli ammortizzatori sociali e l'istituzione del salario minimo garantito e pone l’obiettivo del ridisegnare le politiche attive del lavoro, i processi formativi e la generalizzazione del welfare.
Il circolo cittadino di Sel si fa promotore sul territorio la campagna della raccolta firme e invita tutt@ i/le cittadin@, le associazioni, i sindacati ad aderire alla campagna “Reddito minimo per tutte e tutti”.