venerdì 29 marzo 2013

Sicurezza in Città, una lettera al Prefetto.


Egregio sig. Prefetto,

le scriviamo a seguito dei numerosi episodi criminosi che si stanno susseguendo nella nostra Città: aggressioni, rapine, furti di vario genere (negli appartamenti, di auto) , arresti per consumo e spaccio di stupefacenti, borseggi, etc… A questa lista, va aggiunta la sparatoria, di qualche giorno fa, che ha visto ferito un pregiudicato andriese.

Questa situazione d’ insicurezza che aleggia in Città, sta allarmando la popolazione che ormai non è più libera nemmeno di passeggiare liberamente per le vie del centro cittadino.

Diverse volte, abbiamo chiesto pubblicamente all’Amministrazione risposte sulla situazione della sicurezza nella nostra Città. Le nostre richieste sono rimaste inevase, quasi come non avessimo diritto a sapere quello che sta accadendo.

Eppure il Sindaco, stando al Testo Unico degli enti locali, ha obblighi precisi di tutela nei confronti della incolumità pubblica e della sicurezza urbana.

Siamo molto preoccupati e sentiamo lontane le Istituzioni cittadine che dovrebbero essere le prime a esserci vicine, a darci risposte e a proporre soluzioni su questa tematica.

Ci rivolgiamo a Lei, per chiederLe di porre in essere tutto quanto Le è possibile, inclusa una sollecitazione del Sindaco, al fine di adottare provvedimenti tesi a migliorare le condizioni di vivibilità in cui versa la nostra Città.

La ringraziamo per l’attenzione che sappiamo vorrà dedicarci e La salutiamo cordialmente.



F.to Nicola Colella, Michele Lorusso, Nicola Guglielmi, Gianluca Lacedonio











mercoledì 27 marzo 2013

Sui lavori del Palazzo Ieva.



Alle autocelebrazioni di quest’Amministrazione ormai non c’è limite. Non appena s’ inaugurano cantieri o nuove opere, ecco arrivare i sermoni dell’Alfano locale, che ormai sembra essersi specializzato solo in quello. Gli altri problemi (sicurezza, povertà, ambiente, ecc…) non interessano ed è meglio non parlarne.
            
Per correttezza nei confronti della nostra comunità e per onestà intellettuale, le cose o si raccontano come sono, oppure è meglio evitare di prendere in giro la gente.
            
Il palazzo Ieva giace in quella situazione da tanti anni, non certo per noncuranza da parte delle passate Amministrazioni, ma perché su quella situazione pendevano ricorsi amministrativi che hanno una loro tempistica abbastanza lunga. Questo, gli insigni giuristi del centrodestra dovrebbero saperlo e dovrebbero raccontarlo. Invece fanno finta di niente.
            
Perché continuare a raccontare bugie alla Città pur di apporsi medaglie che non servono a nulla?
            
Noi non vogliamo rivendicare alcunché, vogliamo solo che la gente sappia cosa è accaduto veramente.

È giusto dire, che tali lavori saranno realizzati con la procedura dell’esecuzione in danno, cioè l’Amministrazione anticipa le somme, perché il proprietario è inadempiente, e poi deve recuperarle dallo stesso. Seguiremo con attenzione la vicenda, perché non vorremmo che l’Amministrazione “dimentichi” (com’è accaduto in altri casi) di recuperare tali somme.

Anche a noi fa molto piacere sapere che, finalmente, si porrà fine allo scempio del Palazzo Ieva e si restituirà “dignità” a Piazza Sant’Agostino.

Il commissario del Pdl ha concluso il proprio sermone con questo slogan: “capiamo che la città è in sintonia con l’Amministrazione Giorgino e con tutta la maggioranza di centro-destra guidata dal Pdl.”

Il commissario si è mai chiesto se l'Amministrazione è in sintonia con la città, con i valori fondanti una comunità e con la difesa delle Istituzioni previste in Costituzione?









martedì 26 marzo 2013

Alcune riflessioni sulle Umi.

Nel Consiglio comunale di Lunedì 25 Marzo 2013, tra i vari odg, c’era quello inerente l' attuazione delle maglie del Prg, attraverso le Umi (unità minime d’intervento).

Su tale odg le opposizioni avevano chiesto il rinvio.

Tale richiesta, ovviamente, è stata respinta dal Sindaco e dall’ Assessore alla pianificazione (quale?) del territorio. Richiesta che è stata respinta anche dalla maggioranza in Consiglio comunale.

Un rinvio necessario anche per ampliare la discussione con la Città e accogliere suggerimenti che ne potevano venir fuori, per migliorare il provvedimento. A quanto pare, la partecipazione all’ Amministrazione non piace, perché “intendono procedere con tempi più aderenti al modello "tedesco", che al modello messicano". Come dire, la partecipazione è una perdita di tempo e amministriamo come ci pare e piace, perché l’importante è avere i numeri in Consiglio.

Eppure c’erano stati alcuni suggerimenti (condivisibili) da parte degli Architetti, che sono rimasti inascoltati.

 Da uno studio attento delle carte, quello che si può dedurre, è, in primis, che con tale provvedimento non si vuole perseguire il bene comune, ma gli interessi di pochi e che si tratta di una variante al Prg mascherata.

Quello approvato ieri dal Consiglio, è un provvedimento che non ha una visione completa della Città e che quindi rappresenta il fallimento delle politiche urbanistiche di quest'Amministrazione.

Un testo confuso che è stato emendato dalla stessa Amministrazione, sino a poche ore dal Consiglio. Un testo su cui anche il Settore Avvocatura del comune di Andria ha espresso parere contrario e che l’Amministrazione non ha voluto tenere in considerazione, creando i presupposti per numerosi ricorsi amministrativi e richieste di risarcimento danni.

Durante la discussione in Consiglio, anche l’Assessore Di Noia ha ammesso la non necessarietà e urgenza del provvedimento. Quindi, perché non rinviare la discussione volta a migliorare la proposta e a dibattere con tutta la Città? Quali interessi (non certo pubblici) si celano dietro questa delibera? Perché esporre l’ente a ingenti richieste di risarcimento danni da parte di coloro che vedranno lesi i propri diritti?

Quel che ci si aspettava da quest’Amministrazione era un senso di responsabilità e di apertura (perché i 40 consiglieri non rappresentano tutta la Città) per un provvedimento che riguarda il futuro (che dev'essere sempre più verde come la sostenibilità e meno grigio come il cemento) non di questa o quella parte politica, ma di tutta la nostra comunità. Purtroppo questo non c’è stato, perché agli interessi di molti, si sono anteposti gli interessi di pochi.

Andria cambia in peggio.


Riscontro avvocatura: 






giovedì 21 marzo 2013

La "marcia della legalità".

Pur condividendo i principi e le motivazioni che spingono l'Associazione Libera Andria "Renata Fonte" a organizzare la "marcia della legalità, oggi non avrei partecipato.


Non me la sentivo di "marciare" con un Onorevole che non ha aderito alla campagna nazionale di Libera Contro le Mafie " Riparte il futuro". Non me la sentivo di "marciare" con un Sindaco che dimentica e che circa un anno fa promise, non mantenendo la promessa, di intitolare il piazzale antistante il tribunale a Falcone e Borsellino. Non me la sentivo di "marciare" con un Sindaco, un Onorevole e quanti e quante parteciperanno alla manifestazione del Pdl del 23 Marzo contro le Istituzioni dello Stato e contro la democrazia, offendendo la memoria di quelle persone che, rappresentando quelle Istituzioni, hanno sacrificato la propria vita per combattere la mafia.

Mi sarei sentito davvero fuori luogo, perché per me la legalità non è soltanto la partecipazione o il patrocinio a un corteo, per me la legalità è un valore che va rispettato e messo in atto sempre.



venerdì 15 marzo 2013

Centro "Dopo di noi", lo scontro non serve a nessuno.


Sin dall’inizio abbiamo seguito con attenzione la questione del centro degli anziani situato in Villa che sarà riconvertito nella comunità residenziale “Dopo di noi”. In questi giorni, pur non intervenendo sulla stampa, abbiamo incontrato diverse volte gli anziani del centro e l’Assessore alle politiche sociali.
            
L’Assessore Magda Merafina, che ringraziamo per la disponibilità all’ascolto, ha proposto agli anziani un trasferimento definitivo della sede presso alcuni locali in Via Atene (ex liceo scientifico), accollandosi tutte le spese (trasferimento, fitto, utenze, ecc…). Gli anziani sarebbero disposti ad accettare questa soluzione, solo per il tempo necessario ai lavori di sistemazione del centro attuale, per poi ritornarvi. Oppure sono disposti a opporsi al trasferimento e quindi a “bloccare” i lavori che dovrebbero partire a giorni.
            
Da un lato l’Amministrazione tende la mano e non è accettata dagli anziani, dall’altro  gli anziani tendono la mano e l’Amministrazione non l’accetta. Situazione che non giova né agli anziani, né all’Amministrazione, né alla comunità intera.
            
Per cui proviamo a fare una proposta. Se i lavori non dovessero partire nel termine previsto, si perderebbero i fondi messi a disposizione dalla Regione per creare questa comunità residenziale. In tempi di vacche magre, perdere questi fondi per aiutare gli ultimi sarebbe da folli. Per cui, la struttura va liberata quanto prima con impegni precisi da parte dell’Amministrazione, perché il non volersi spostare degli anziani non è dettato da questioni puerili, ma da preoccupazioni condivisibili (per esempio, uno degli anziani ci disse: “noi qui abbiamo il verde e quando vogliamo respirare un po’ d’aria pulita usciamo fuori e lo facciamo. Se ci trasferiamo li, come facciamo?).
            
Quello che chiediamo all’Amministrazione è valutare con gli anziani la possibilità di apportare delle varianti al progetto, cercando di ricavare degli spazi utili per farli rimanere in Villa e nel frattempo agli anziani chiediamo di accettare il trasferimento “temporaneo” per permettere l’avvio dei lavori.
            
Pensiamo che questa sia l’unica soluzione percorribile per evitare “scontri” tra le Istituzioni, che giustamente vogliono migliorare la struttura per aiutare gli ultimi, e gli anziani, che giustamente difendono quel luogo che ormai sentono loro.
            
Lo scontro non serve, serve dialogo tra le parti e, convinti di questo, siamo a disposizione per sederci attorno a un tavolo e trovare una soluzione che non scontenti nessuno.







mercoledì 13 marzo 2013

Fontana Piazza Vittorio Emanuele II, furto o mancata manutenzione?


Questo il testo della segnalazione fontana Piazza Vittorio Emanuele II inviata ai seguenti indirizzi mail:

gestionepatrimoniomanutenzioniespropriazioniappalti@cert.comune.andria.bt.it;

protocollo@cert.comune.andria.bt.it;

assessore.fisfola@cert.comune.andria.bt.it.





martedì 12 marzo 2013

La campagna "Riparte il futuro" e gli Onorevoli andriesi.



L'Onorevole Giuseppe D'Ambrosio "promette di riformare la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare", ma non ha ancora pubblicato il curriculum vitae e la dichiarazione reddituale e patrimoniale. ( http://www.riparteilfuturo.it/politici/giuseppe-dambrosio/ ).

L'Onorevole Benedetto Fucci "NON ha promesso di riformare la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare" e non ha reso trasparente la propria candidatura. ( http://www.riparteilfuturo.it/politici/benedetto-francesco-fucci/ ).

Spero si tratti solo di una svista da parte di entrambi e che aderiscano senza se e senza ma.




venerdì 8 marzo 2013

Io l'8 ogni giorno.

Oggi non penso ci sia tanto da festeggiare. Non per fare lo snob, ma è la quotidianeità che mi fa dire questo. 

Oggi, sentiamo ancora parlare di femminicidio, cioè di criminali che uccidono la propria donna, perchè pensano sia proprietà privata. Donne discriminate sui luoghi di lavoro perchè in dolce attesa. Donne valutate per la loro apparenza fisica e non per le loro capacità. Donne che faticano a entrare nelle Istituzioni e nei luoghi decisionali. Per non parlare della concezione gretta e misogina della donna che si ha in questo Sud. 

Penso che solo quando tutto ciò non esisterà, allora avremo da festeggiare. 

Io rispetto le donne ogni giorno e continuerò a farlo. Continuerò anche a lottare affinchè non ci siano più discriminazioni di alcun genere. 

Alle donne dico solo: "Non mendicate autorità dall'uomo, non imitatelo per liberarvi dal suo dominio, portate nella società i vostri doni, il vostro sentire, le vostre intuizioni".



giovedì 7 marzo 2013

Post voto elezioni politiche.


Dopo le elezioni del 24 e 25 Febbraio, il circolo di SEL Andria si è riunito per analizzare il voto, con riferimento anche alla situazione locale.

Il risultato raggiunto è stato ritenuto soddisfacente, nonostante un centrodestra dilagante (che comunque perde circa 9000 preferenze rispetto alle amministrative) e l’avanzata del Movimento 5 Stelle. Soddisfacente anche per le risorse investite in questa campagna elettorale. Tempo e dialogo con le persone, senza sfarzosi comitati elettorali che, subito dopo le elezioni, sono stati immediatamente chiusi e poche affissioni, tutte nel rispetto rigoroso della legge.

Ciò non significa che è il momento di coccolarsi. Anzi, è necessario aumentare gli sforzi per recuperare quel popolo che in questi anni, anche nella nostra Città, si è sentito tradito dal centrosinistra e che ha preferito sostenere altri, per dimostrare che è necessario un diverso modo di pensare e di agire politico, che non passa per le dimissioni di questo o quel dirigente, ma attraverso un’azione politica costante sul territorio, fatta di ascolto, di proposte e di una visione in prospettiva della nostra Città e del nostro Paese. Per questo, il circolo rinnova la fiducia nei due coordinatori.

Auspichiamo che la voglia di ripartire, di ricominciare proprio dai temi cari alla sinistra e soprattutto un ritorno alle pratiche più semplici, una fra tutte, la presenza e l' essere sponda alle richieste dei cittadini sul territorio, possa anche far parte della prossima azione di rilancio che anche il fratello maggiore dei partiti di centro sinistra, il Pd, metterà in campo.

Quelli da ricostruire sono i legami tra rappresentanti e rappresentati; dalle parole fiducia e speranza bisogna ripartire.



lunedì 4 marzo 2013

Anche ad Andria arriveranno le giostrine per bambini e bambine disabili.

Qualche mese fa, proposi di dotare i giardini pubblici di giostrine per bambini e bambine disabili.

Ricordo ancora chi mi tacciava di strumentalizzazione politica, chi m'invitava a occuparmi di problemi più seri (come se l'attenzione verso i più deboli non lo fosse), chi mi ridicolizzava.

Oggi, ho incontrato l'Assessore Pierpaolo Matera (che ringrazio per la sensibilità dimostrata e per l'apertura al dialogo) e posso preannunciarvi che ad Andria ci saranno giostrine per bambini e bambine disabili in due aree verdi, la nuova area giochi della Villa comunale e il parco Ursi.

Un piccolo investimento per l'Amministrazione, un grande passo verso la civiltà.




venerdì 1 marzo 2013

Riflessione e proposte sulla sicurezza in Città.


L’assenza di sicurezza nella nostra Città è un problema in continua crescita. Sintomo di uno scarso, se non assente, interessamento da parte dei nostri amministratori. Questo è un argomento molto importante sul quale non si può continuare a far finta di niente e su cui bisogna avviare una seria discussione con tutta la Città (forze di polizia, amministrazione, associazioni, cittadini/e, parrocchie, scuole, ecc).

Tempo fa, ci siamo incontrati e abbiamo discusso della problematica. Adesso abbiamo riaperto la discussione nel nostro gruppo e abbiamo elaborato alcune proposte.

Pensiamo che la questione sicurezza debba essere affrontata da due punti di vista, quello della prevenzione e quello della “repressione”.

Per quanto riguarda la prevenzione, pensiamo che bisogna cominciare proprio dai cittadini, partendo dai più piccoli. Per far ciò, è necessario diffondere quella cultura della legalità che nella nostra città va sempre più affievolendosi, lasciando lo spazio all’illegalità e all’omertà. Tale obiettivo può essere raggiunto con un serio programma (e quindi investimento), anche interassessorile, volto ad accrescere un maggior senso civico, rispetto per il bene comune, delle regole e delle persone. Le iniziative spot, fine a se stesse, non contribuiscono al raggiungimento di tale obiettivo, ma tendono a far apparire la “cultura della legalità” un vessillo da sventolare solo nelle cerimonie ufficiali. È necessario un vero e proprio cambiamento culturale e non solo d’immagine.

Passando alla parte della “repressione”, pensiamo che sia necessario ottimizzare le risorse (umane ed economiche) che si hanno a disposizione. Si potrebbe cominciare con l’affidamento della gestione dei parcheggi a pagamento a terzi e reinvestire quelle risorse umane per maggior controllo e presenza sul territorio, pensando all’istituzione del vigile di quartiere. A tutto ciò, si dovrebbe aggiungere un servizio di videosorveglianza serio, capillare ed efficiente per permettere l'intervento in tempo reale della pattuglia di polizia locale (magari supportata dalle forze dell'ordine).

A queste azioni dovrebbe aggiungersi un maggior riavvicinamento e dialogo tra le Istituzioni e la Città, con l’organizzazione di incontri di quartiere, dove affrontare e risolvere INSIEME le problematiche che riguardano i singoli quartieri. 

Il contributo di tutti è necessario per rendere la nostra Città più sicura. Ne abbiamo davvero bisogno.