Parlando di rifiuti spesso si usa la
parola “problema”… “tradizione” quanto mai azzeccata quando si parla degli
stessi e della loro raccolta nella città di Andria.
Da tempo affermiamo che se
non si affronta con serietà questa problematica, appunto, essa stessa potrebbe
diventare un’emergenza per la nostra Città. Interventi saltuari e riparatori
non conducono di certo ad ottimi risultati. Lo avevamo previsto per la raccolta
porta a porta dell’umido nella zona 167 e così è stato: ha funzionato per un
paio di mesi e poi, analizzando i dati, quel servizio si è dimostrato del tutto
fallimentare, anche a causa di negligenze che già denunciammo tempo fa, da
parte dell’Amministrazione comunale.
Fallimento a parte di
quell’esperimento, nella nostra Città la raccolta differenziata ha subito un
calo drastico, dal 12,78% di Gennaio si è passati al 7,51% del mese di
Dicembre. Un vero e proprio disastro il cui demerito non pensiamo vada
attribuito del tutto alla cittadinanza.
Difficile infatti risulta pensare
che la Città da un giorno all’altro abbia smesso di fare la raccolta
differenziata: piuttosto questi risultati sono il frutto di una gestione
precaria del servizio e ancora una volta a pagare sarà il cittadino.
Pagherà sia perché sta
vivendo questo disagio causato dalla mancata raccolta, che ancor oggi si
verifica in diverse zone della Città, sia in termini economici.
Infatti, una delle azioni
messe in atto dalla Regione Puglia, su proposta del gruppo consiliare regionale
di SEL, e ritenuta la strada obbligatoria da percorrere per raggiungere le
percentuali di raccolta differenziata stabilite dalla norma, è l’aumento
dell’ecotassa. Nelle regioni in cui è stata applicata (vedi la Sardegna) le
percentuali di raccolta differenziata subito sono schizzate a valori davvero
eccezionali. Anche in Puglia, dal 2013, l’ecotassa sarà legata alla raccolta
differenziata, così da trasformare la pigrizia del cittadino in un ''problema
economico', premiando coloro che risultano più virtuosi.
Da un’Amministrazione attenta
alla comunicazione ci saremmo aspettati una campagna di informazione sulla
nuova ecotassa che sarà applicata, nel 2013, sulle percentuali di raccolta
differenziata del 2012. L’anno prossimo quindi i cittadini della nostra
comunità dovranno sostenere quest’ ulteriore rincaro economico (magari
l’Amministrazione lo giustificherà adducendo “imposizioni della legge
vigente”). Perché non informare il cittadino in tempo utile, così da
invogliarlo a differenziare ed evitare ulteriori salassi l’anno prossimo?
Un altro problema riguarda il
nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Nulla ci è dato sapere circa quando
questo servizio partirà e quali azioni intende mettere in campo
l’Amministrazione per sfruttare al meglio il nuovo servizio e raggiungere in
poco tempo le percentuali previste dalla legge.
E i cittadini “virtuosi” che
possono fare? Innanzitutto devono comunque continuare a differenziare i rifiuti
e possono pensare anche a un’azione di risarcimento per i danni subiti a causa
della mancata raccolta dei rifiuti. Non è uno scherzo. Con sentenza n. 1803 del
25 febbraio 2008, il Giudice di Pace di Caserta, ha condannato il Comune e la
Regione, in maniera proporzionale, al risarcimento dei danni patiti e patendi
causati "alla vita da relazione, all’immagine, nonché ai disagi e
usurpazione del tempo impiegato ad eseguire la raccolta differenziata,
rilevatasi invece uno scandaloso bluff e flop".
Michele Lorusso
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