lunedì 30 aprile 2012

Fiera d'Aprile: cos'è cambiato dall'anno scorso?


La Fiera d’Aprile è cominciata e, come da tradizione, sono state montate le bancarelle.

L’anno scorso c’era stato un braccio di ferro tra l’Amministrazione e gli operatori, che portò allo sciopero degli stessi perché l’Amministrazione (attenendosi al regolamento) decise di allocare le bancarelle lungo il viale della Passeggiata e Largo Torneo.

Le motivazioni addotte dall’Assessore Miscioscia furono: “…Dal punto di vista del traffico stiamo vivendo una situazione delicata. Paralizzare ulteriormente la città chiudendo una delle principali via di smaltimento della circolazione è un’ipotesi non percorriibile…” ” … l’amministrazione comunale aveva, infatti, evidenziato l’impossibilità di utilizzare corso Cavour essendo la suddetta strada in parte chiusa al traffico per i noti cedimenti, in alcuni punti, della sede viaria, e rappresentando inoltre per la restante parte l’unica via di accesso alla città. Il consentire quindi lo svolgimento della Fiera su corso Cavour avrebbe creato una situazione di forte criticità per la circolazione veicolare e pedonale sull’intero territorio comunale e per l’ordine pubblico”.

Quest’anno, invece, le bancarelle sono state allocate proprio su Corso Cavour (ovviamente solo sulla zona non interdetta al traffico per i cedimenti).

Siccome dall’anno scorso la situazione della viabilità non è cambiata, quali sono state le motivazioni che hanno portato l’Assessore a concedere l’allocazione su Corso Cavour?

Come mai l’anno scorso è stata scelta la strada del muro contro muro, mentre quest’anno c’è stato un “dialogo” con gli operatori?



martedì 24 aprile 2012

L'inciviltà anche in ospedale.

Stamattina, mi sono recato in ospedale (in bici) e ho assistito a uno “spettacolo” davvero indecoroso.
 
L’aiuola all’ingresso, invece di essere abbellita con delle piante, è colma di rifiuti.
 
A quanto pare anche l’ospedale non è estraneo all’inciviltà dei nostri concittadini.
 
All’inciviltà, si aggiunge la mancata pulizia della stessa.
 
Buttare la carta o la cicca nel cestino è un piccolo gesto che aiuta a mantenere pulito l’ambiente che ci circonda e a rendere più vivibile e presentabile la nostra Città.
 
Costa tanto essere un po’ più civili?








lunedì 23 aprile 2012

Esenzione Imu prima casa.


Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
-SEDE -


Lì,



ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: indirizzi regolamento Imu.

VISTO:
-           il Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n. 23 recante “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale” ed particolare gli articoli 8 e 9 disciplinanti l’Imposta Municipale Propria;

-           il D.L. n. 201 del 6.12.2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6.12.2011 Suppl. Ord. N. 251) e le modifiche allo stesso introdotte dalla relativa legge di conversione N. 214 del 22 dicembre 2011 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2011), che prevede l’anticipazione della istituzione dell’Imposta Municipale Propria, in via sperimentale a decorrere dall’anno 2012, con conseguente sua applicazione in tutti i Comuni del territorio nazionale fino al 2014 in base ai citati artt. 8 e 9 del suindicato D.L.gs. n. 23/2011, e delle disposizioni contenute nel medesimo decreto-legge, stabilendo altresì l’applicazione della medesima imposta a regime al 2015;

-          altresì il Decreto Legislativo n. 504 del 30/12/1992, istitutivo dell’ICI, al quale il suindicato decreto legge rinvia in ordine a specifiche previsioni normative;

-          il Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, ed in particolare l’art. 52 nonché 59, limitatamente alle disposizioni non fatte oggetto di abrogazione da parte della suindicata normativa statale;

DATO ATTO che l’art. 14, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23, stabilisce “E' confermata la potestà regolamentare in materia di entrate degli enti locali di cui agli articoli 52 e 59 del citato decreto legislativo n. 446 del 1997 anche per i nuovi tributi previsti dal presente provvedimento”;

EVIDENZIATO che i Comuni, con deliberazione del Consiglio Comunale adottata ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, provvedono a :

- disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti.

RILEVATO come occorre procedere ad adottare il relativo Regolamento Comunale per l’applicazione della nuova imposta a valere già dall’anno 2012, secondo le disposizioni riportate dal citato D.L. N. 201/2011 convertito in Legge N. 214 del 22 dicembre 2011;

VISTO il D.lg.vo n° 267/2000;

VISTO lo statuto Comunale.


IL CONSIGLIO COMUNALE
impegna il Sindaco e la Giunta, in sede di elaborazione del Regolamento disciplinante l’Imu, a:
·         confermare tutte le disposizioni agevolative contenute nel regolamento ICI compatibili con la  nuova normativa;

·         provvedere a inserire misure agevolative per le attività economiche operanti nel centro storico;

·         provvedere a limitare l’impatto delle nuove norme sul settore agricolo;

·         provvedere a limitare, fino alla quasi esclusione, l’impatto delle nuove norme sulla tassazione dell’abitazione principale e delle abitazioni concesse in locazione;

·         provvedere a limitare l’impatto delle nuove norme sul settore artigianale;


Il consigliere comunale
Dott. Ninni Inchingolo




mercoledì 18 aprile 2012

Santa Maria Vetere: e gli scivoli per i disabili dove sono?

“Evanescente tuttologismo” è l’accusa che è stata mossa nei confronti del sottoscritto e di altre persone per una richiesta di chiarimenti, avanzata all’Amministrazione, sul futuro della scuola Jannuzzi di Santa Maria Vetere.

L’accusa viene proprio dal comitato di quel quartiere, che più che un comitato attento alle problematiche del quartiere, sembra essere un vero e proprio comitato elettorale (di quartiere) che appare magicamente solo per prendere le distanze da una semplice segnalazione e che era molto presente (anche sui media locali) quando ad amministrare la Città non c’era questa maggioranza a cui  due dei tre portavoce sono molto legati.

Le accuse, davvero ridicole, ci sono state mosse “perché non residenti nel quartiere Santa Maria Vetere ,… lontani dai problemi che solo noi viviamo e conosciamo in fondo”.

A parte il fatto che davvero non capisco questa loro concezione di Città (secondo la quale solo i residenti possono interessarsi dei loro quartieri, come se un quartiere fosse una città a se stante e non parte di una comunità) il comitato si attribuiva i meriti del rifacimento dei marciapiedi (le infinite segnalazioni riguardanti il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, quest'ultimo avvenuto anche per merito di questo Comitato).

Siccome sono solito occuparmi di tutta la Città e delle segnalazioni che molti e molte andriesi mi girano, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, proprio sui marciapiedi, mi son recato a Santa Maria Vetere (senza il permesso del comitato e per questo mi scuso).

Se fossi stato io un esponente del comitato che ha a cuore i problemi del quartiere, il merito di quei marciapiedi non me lo sarei preso e avrei rivendicato un maggior rispetto delle regole.

Infatti, dalle numerose foto che ho scattato (in allegato ci sono solo alcune) si evince che i nuovi marciapiedi sono sprovvisti degli scivoli per i diversamente abili e il marciapiede che costeggia una parte della Jannuzzi non permette il passaggio né dei pedoni né dei disabili, costretti a dover camminare per strada con tutti i rischi annessi.

Adesso mi chiedo: il comitato di quartiere (attento, si fa per dire) non ha notato queste “anomalie”? Visto che riesce a essere così incisivo e concludente, perché non ha chiesto gli scivoli, che sicuramente avrebbe ottenuto qualche giorno dopo?

Quello che a me interessa è migliorare la Città ed è questo che cerco di fare, con altre persone, quotidianamente.

La forma non m’interessa, posso farlo come partito, come volontario e come cittadino.

Io voglio bene alla mia Città e voglio una Città diversa e migliore dall’attuale, ed è per questo che m’impegno.





Il marciapiede stretto

martedì 17 aprile 2012

Impianto di compostaggio: proposta seria o battaglia di campanile?




Nell’ultimo Consiglio comunale, è stata approvata una deliberazione di Consiglio Comunale  riguardante l’ubicazione, nel territorio comunale di Andria, dell'impianto di compostaggio della frazione umida.

È da premettere che questo impianto è necessario e indispensabile affinché si possa procedere alla valorizzazione del rifiuto visto come risorsa perché raccolto in maniera differenziata (servizio già pagato dai cittadini ma che dovrebbe “a pieno regime presumibilmente  partire dal mese di settembre 2012”).

Ritenendo la problematica importante, i consiglieri Inchingolo e Porziotta avevano partecipato alla commissione (convocata fuori tempo massimo) per poter dare un contributo fattivo alla elaborazione della delibera.

Purtroppo, da parte dell’Amministrazione non c’è stata nessuna possibilità di dialogo e di confronto su quanto suggerito.

 Inoltre è davvero paradossale il comportamento che è stato posto in essere sull’impianto di biostabilizzazione, perché se i rifiuti da portare in discarica saranno meno per via della linea di compostaggio, ci saremmo aspettati una qualche iniziativa volta alla rivisitazione della capacità dello stesso.

Da ciò nasce il problema sui tempi di approvazione di questa delibera, che è stata impacchettata in fretta e furia perché il Sindaco, nonché Commissario ad Acta dell’Ato rifiuti Bat, entro il 22 Aprile deve presentare il piano d’ambito.

Se il Sindaco è anche commissario ad acta dal 19.01.2012, perché si è aspettato sino a oggi per approvare questo atto?

Ciò dimostra, ancora una volta, l’incapacità del nostro Sindaco di guardare in maniera complessiva il problema e di cadere nel più becero e per niente costruttivo campanilismo.

Infatti, la delibera arriva dopo che il Consiglio comunale di Barletta ha approvato un odg simile per ubicare l’impianto in agro di Barletta.

Ovviamente il Sindaco non poteva dimostrare di non aver “combattuto” per la sua Città e così si è preparato frettolosamente questo atto, tardivo e carente, facendolo passare per “urgente”.

Le battaglie di campanile non ci interessano e non le abbiamo mai cavalcate, mentre abbiamo invece difeso i diritti della nostra città. Rammentiamo che in diverse occasioni, da esponenti del centrodestra andriese, siamo stati invitati ad evitare battaglie di campanile, che non erano tali; questa volta tale invito  è stato disatteso da loro stessi, poiché la scelta non doveva scaturire dalla contrapposizione di due città capoluogo e dei rispettivi consigli comunali, ma da una concertazione ragionata e motivata da farsi all’interno dell’Assemblea dell’ATO.

Più passa il tempo e più quest’Amministrazione, capeggiata da questo Sindaco abbastanza distratto, sta dimostrando l’ incapacità  di saper gestire il presente e programmare il nostro futuro.








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sabato 14 aprile 2012

Codice di autoregolamentazione: mancano all'appello il Popolo della Libertà e Nuova Generazione. Come mai?

Ieri sera c'è stata l'assemblea annuale dei soci di Libera (a cui io ho partecipato) e nel plico dei documenti che stavano distribuendo c'era l'elenco delle adesioni, dei partiti e dei movimenti andriesi, al codice di autoregolamentazione in materia di formazione delle liste dei candidati delle elezioni.
Scorrendo tra le righe, mancano all'appello due liste che compongono la maggioranza che amministra la Città di Andria, cioè Pdl e Nuova Generazione (per capirci la lista di Ventola).
Come mai queste due liste non hanno sottoscritto il codice di autoregolamentazione?

Il codice e in calce l'elenco dei sottoscrittori.


Assemblea Libera.

venerdì 13 aprile 2012

Degrado scuola Januzzi.

Oggi parliamo della scuola Jannuzzi,in via R. Jannuzzi, chiusa da 10 anni di cui nessuno sa qual è il futuro diquell’edificio.

Molti e molte residenti se lo chiedono da tempo, così ilcomitato di quartiere, di cui si sa poco e niente, si era fatto promotore di unincontro con gli amministratori per avere risposte sul futuro diquell’edificio.

A metà marzo, questo incontro c’è stato.

Hanno preso parte gli assessori Fisfola e Matera, con il consigliere Del Giudice e alcuniresidenti del quartiere S.M.Vetere. in quella sede si discusse del degrado in cui versal'edificio del 6 ° circolo Jannuzzi ormai chiuso ed inutilizzato da 10 anni..

Ai residenti fu assicurato che nel successivo consigliocomunale, si sarebbe proceduto all’approvazione di un ordine del giorno nelquale si metteva nero su bianco che nel 2013 andrà a progetto la costruzione diun nuovo edificio in quel luogo (da utilizzare come scuola media... )

A parte la discussione sul futuro di quell’edificio, iresidenti fecero notare che alcune finestre sono aperte e che a volte ci sonopersone all'interno e che visto il degrado in cui versa l’edificio qualcunopotrebbe farsi male davvero.

A oggi, ci giunge voce che le vetrate sono state chiuse,però il problema resta visto che l'area scoperta dell'edificio e' una discaricaa cielo aperto dove confluiscono vecchi e nuovi materiali per il rifacimentodei marciapiedi.

C’è chi ringrazia gli assessori, il consigliere e gliuffici per le celeri risposte alle questioni poste, ma a noi, per il momento,l’unica risposta che ci è pervenuta è stata la chiusura delle finestre.

Siccome pensiamo che dotare la popolazione del quartiere di una scuola fruibile e in condizioni igienico sanitarie idonee è un sacrosanto diritto da rispettare e un dovere per l'Amministrazione da portare a termine, cogliamo l’occasione per porre, pubblicamente, alcunedomande a chi di competenza:

qual è il futuro di quella scuola? Quanto altro tempodobbiamo aspettare per veder riqualificato quell’edificio?

F.to Andria è tua
Andria Città Sana






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giovedì 12 aprile 2012

Pianta l'impianto


Ad Andria è in voga un nuovo sport. Pianta l’impianto.

La mattina c’è chi va a fare una corsetta attorno allo stadio o in qualche altra zona della nostra Città e poi c’è chi con un furgone, senza alcuna indicazione (ovviamente), si diverte a cercare punti in cui piantare l’impianto.

Stamattina non appena sono uscito di casa, in bici, ho incontrato due persone che praticavano questo sport, sostituendo gli impianti già presenti. Prima in via Piero della Francesca, poi al ritorno, in Via Tiepolo (angolo Viale Gramsci).

Dopo aver individuato l’area dove piantare l’impianto e armati di martello pneumatico, senza alcun dpi (casco, occhiali, cuffie,ecc…), stavano bucando il marciapiede per procedere alla piantumazione.

Fin qui nulla di strano.

Mentre in via Tiepolo, stavano ancora “scavando”, la piantumazione di quello di Via Piero della Francesca era stata completata. Così, incuriosito, mi son avvicinato all’impianto per vedere se era munito della targa che deve riportare il numero dell’autorizzazione.

Ma niente, non c’è nessuna targa.

Adesso mi chiedo: i vigili urbani che, dicono, sono costantemente presenti sul territorio è mai possibile che non si accorgano di questi abusi?

Da circa un anno stiamo chiedendo il rispetto delle regole, ma l’Amministrazione ci da sempre risposte vaghe.

Via Tiepolo

Via Piero della Francesca

mercoledì 11 aprile 2012

Bocconi avvelenati: per il Comune e la Asl siamo dei visionari.


I cittadini ci hanno segnalato la presenza di bocconi avvelenati nei pressi dell'istituto tecnico industriale e il ritrovamento di gatti morti.

Un biologo, le cui generalità sono in nostro possesso, ha dichiarato che il suo cane ha accidentalmente ingerito una porzione di tali bocconi e ha rischiato la vita per i gravi sintomi da avvelenamento.

L'OIPA ha prontamente diffuso alcune locandine in cui si citano le conseguenze derivanti dall'abbandono di veleni non solo per i danni indotti sui randagi (cani e gatti) ma anche sui bambini che accidentalmente ne venissero a contatto.

Ne è seguita una campagna di informazione verso la cittadinanza per il pericolo igienico-sanitario che la popolazione correva a causa di tali sconsiderate condotte di alcuni cittadini.

Dopo questa iniziativa ci sono state varie testimonianze di residenti che confermavano quanto già denunciato. Abbiamo perciò chiesto al Sindaco in qualità di garante della salute e alla ASL quale organo di sorveglianza di elevare il livello di attenzione verso questa specifica segnalazione.

Ora giunge la risposta del Comune che fa riferimento alla comunicazione della ASL da cui non risulta una contrazione del numero di randagi circolanti e neppure denunce per moria di animali.

Siamo esterrefatti!

Da questa risposta deduciamo che non ci sia un reale interesse ad affrontare la questione e ciò ci rammarica. Rinnoviamo in ogni caso l'invito agli organi competenti a non sottovalutare il gravissimo fenomeno dello spargimento di sostanze velenose che può avere ricadute sulla salute umana (soprattutto dei bambini) oltre che sugli animali.

Sarebbe altresì interessante che finalmente si faccia insieme ad un censimento dei randagi (laddove possibile) anche una campagna sociale per promuovere e per diffondere nella popolazione una cultura zoofila.

Naturalmente tutto ciò si aggiunge alle azioni più volte indicate che portino al contenimento del fenomeno del randagismo.

Speriamo che questa volta le risposte non siano evasive. Naturalmente tutto ciò si aggiunge alle azioni più volte indicate che portino al contenimento del fenomeno del randagismo. Speriamo che questa volta le risposte non siano evasive.



F.to Andria Città Sana

Andria è tua



Gazzetta del Mezzogiorno



Sul crollo della copertura del mercato di San Valentino

Qualche giorno fa, ad Andria è accaduto qualcosa di “strano”. Per un po’ di vento è venuta giù una delle coperture del mercato rionale, in via di completamento, di San Valentino.

            Subito vi è stato l’intervento dell’Assessore Pierpaolo Matera (Pdl) il quale ha minimizzato l’accaduto, attribuendo la colpa di tutto ciò al vento e alla mancanza dei tiranti.

            Inoltre l’Assessore ha dichiarato: “Quanto avvenuto è poi accaduto all'interno dell'area di cantiere, quindi per definizione frequentata dai soli operai”. Come dire, è accaduto all’interno del cantiere quindi è come se nulla fosse accaduto. Sinceramente non riesco a spiegarmi questa affermazione perché, come detto dall’Assessore, nel cantiere ci sono gli operai e quindi se malauguratamente in quel momento qualche operaio si trovava nelle vicinanze della struttura, non sarebbe rimasto travolto dal crollo? Tutta la normativa inerente la sicurezza sui cantieri, è stata rispettata?

            Il fatto di voler minimizzare la cosa, è una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti di chi su quel cantiere ci lavora perché anche per gli operai quella struttura rappresenta un pericolo. E se ci fosse “scappato” il morto? Scommetto che avremmo assistito all’ulteriore carrellata ipocrita di comunicati di solidarietà e vicinanza alla famiglia della vittima.

            Oggi la svolta. Mentre l’Assessore minimizzava, quasi a voler archiviare il caso, e dichiarava “che non ci sono approfondimenti progettuali ulteriori da fare sull'opera”, oggi la Procura della Repubblica di Trani ha disposto il sequestro dello spazio.

            Ciò dimostra che ciò che è accaduto non va affatto minimizzato e che ci sono approfondimenti da fare perché com’è possibile che una struttura del genere, per un po’ di vento, sia venuta giù come un castello di sabbia?



f.to Michele Lorusso
Co-coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà - Andria


fonte: Domani Andriese


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lunedì 2 aprile 2012

Assenza di sicurezza in Città

Da quando l’amministrazione Giorgino si è insediata, di racconti e di favole ne abbiamo sentite a bizzeffe. Spesso e volentieri protagonista ne è il movimento Andria 2010. L’ultimo racconto diffuso ha per tema la sicurezza in Città.

Dinanzi alla “chiave di volta” dell’azione politica che avrebbe dovuto contraddistinguere sia il distacco con il passato, sia un nuovo stile politico e di amministrazione della città (su cui l’attuale amministrazione ha basato l’intera campagna elettorale) abbiamo preferito non proferire parole e attendere che qualcosa di concreto fosse fatto. Abbiamo sempre pensato che cavalcare l’onda della sensazione di insicurezza che invade la vita quotidiana dei cittadini andriesi, non avrebbe giovato a nessuno ed abbiamo voluto solo richiamare tutti, le Istituzione comunali in primis, a reagire e a dare segnali di “cura della comunità”, dinanzi alla sensazione di paura che ha dilagato nell’ultimo periodo.

Per ora siamo ancora a bocca asciutta!

Andria 2010 parla dell’incremento del numero di vigili urbani come la panacea di tutti i mali; noi ci limitiamo a constatare che il pattugliamento e la presenza importante di presidi di controllo scarseggia nelle ”zone sensibili”, concentrata tutta com’è nelle zone invece centrali della città.
Oggi, proclami stampati a parte, non abbiamo ancora un’idea precisa di cosa concretamente la giunta e la maggioranza di centrodestra intenda fare e promuovere per stimolare la cultura della legalità.
Andria, giorno per giorno, vive fenomeni di criminalità e microcriminalità diffusa (dalla rapina, all’atto di bullismo) che toccano da vicino la vita dei commercianti, dei ragazzi e ragazze, dei/delle cittadini/e tutti/e.
Soltanto qualche mese fa diversi esponenti politici e non solo (tra cui anche l’On. Fucci), chiedevano l’intervento dell’esercito in Città. Oggi per fortuna tale richiesta non è più caldeggiata: è evidente che si è compreso che insistere su interventi propagandistici non produce alcun effetto se non quello di fomentare l’insicurezza generale.

Abbiamo sempre sostenuto, e continuiamo a farlo, che l’unica arma efficace di contrasto alla criminalità è quella di cui è dotata la società civile tutta: invadere le piazze e le strade con la propria presenza. Ed è quello che è stato fatto con il corteo promosso il 21 marzo scorso anche nella nostra Città da Libera e da associazioni di impegno civile che si battono per un futuro migliore della nostra Città.
Alla “promenade” in testa del corteo abbiamo preferito mescolarci ai colori che lo animavano, tra i bambini, le donne e gli uomini che vi hanno potuto prendere parte. Per noi quella marcia rappresenta l’inizio di un percorso (e non una manifestazione spot) che deve “contaminare” la Città tutta affinché si diffonda la cultura della legalità, necessaria per renderla più vivibile e sicura nel concreto.

Per far questo, non basta solo richiamare tutti al senso di responsabilità: le Istituzioni in primis devono credere e investire in questo percorso; esse sono deputate all’amministrazione della cosa pubblica e gli amministratori stessi devono sentire sulle proprie spalle l’onere di dare risposte. In caso contrario, riflettano sulla opportunità e sulle possibilità ancora esistenti di poter essere “utili” alla comunità tutta.

f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso



Gazzetta del Mezzogiorno del 3 Aprile 2012

Prima Pagina Bat 3 Aprile 2012