sabato 30 giugno 2012

SEL e Idv sul bilancio del Comune di Andria.


Puntuale come ogni anno è arrivato il momento di approvare il bilancio comunale. Auspicavamo, per l’anno corrente, di poter prendere parte a una discussione aperta e sincera con la Città sulla redazione dell’importante documento, ma nulla.

Si parla tanto di partecipazione e di bilancio partecipativo. Ma cos’è il bilancio partecipato? “Esso consiste nell'assegnare una quota di bilancio dell'Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio” Non ci pare sia stato fatto nulla in questa direzione.

L’Amministrazione ha solo presentato il bilancio alla Città, senza confrontarsi con la stessa e far passare questo come appunto “bilancio partecipato” ci pare una reale mistificazione della realtà.

L’occasione quindi è ghiotta per riaffermare che per l’Amministrazione alla guida della nostra Città la partecipazione appare più un’operazione di facciata che uno dei valori per il governo della stessa (le parole di qualche giorno fa del Presidente del Consiglio ne sono la chiara dimostrazione).

Partecipazione a parte, il bilancio di previsione più che essere elaborato in base a una linea politica, sembra essere stato elaborato da Edward mani di forbice (in continuità con lo stile del precedente e attuale governo nazionale): si è proceduto con tagli in tutti i settori indiscriminati, senza alcuna previsione e programmazione del futuro della nostra Città.

Non è percepibile l’orizzonte che dovrebbe guidare lo sviluppo nei prossimi anni.

Nessun investimento in mobilità “sostenibile” (piste ciclabili; percorsi per ipovedenti; altre postazioni di bike sharing; park & ride; ecc…); nessun investimento per un Teatro della Città( vessillo di tutta una campagna elettorale, degno di quel nome); nessun investimento nei giovani (reddito di formazione; tirocini formativi); la realizzazione della scuola materna nella zona 167 è stata ulteriormente rinviata; nessun investimento in energie rinnovabili; nessun investimento per la rimozione dell’amianto, nessuna soluzione al “problema” del randagismo. La lista di quello che si sarebbe potuto fare è lunga.

Ma nulla.

Per quanto riguarda l’Imu ci si è limitati ad applicare le tariffe e le detrazioni previste dal Governo. Si sarebbero potute prevedere ulteriori detrazioni sulla prima casa o sulle seconde case affittate con contratti di locazione concordati, per evitare l’incremento degli affitti dovuti alla stessa imposta.

Sulla Tarsu il tempo ci ha dato ragione. L’anno scorso la maggioranza giustificava l’aumento della stessa con un obbligo di legge (inesistente) che imponeva la copertura del servizio al 100% con la Tarsu. Oggi siamo al 79% e lì ci fermiamo: come mai quindi non c’è stato quell’incremento previsto lo scorso anno necessario per raggiungere il (presunto) 100%? Ovvio, l’anno scorso vi è stata, diciamo così, una non corretta interpretazione della previsione legislativa: si trattava infatti non di un obbligo ma di una facoltà.

Alle delibere allegate c’è anche il Piano di razionalizzazione delle dotazioni strumentali e dal capitolo “autovetture di servizio” si evince che cumulativamente i diversi settori hanno in dotazione ben 12 automezzi, ritenuti necessari per l’espletamento dei compiti istituzionali. Anche qui si sarebbe potuto “tagliare” e sostituire i diversi automezzi  con un paio di vetture alimentate a gpl o metano, anche perché non pensiamo che davvero non sia comprimibile la suddetta dotazione.

Sarebbe stato un piccolissimo gesto che avrebbe dimostrato l’attenzione di quest’Amministrazione verso certi temi.

Si sarebbe potuto prevedere un avanzamento nella gestione “non onerosa” delle comunicazioni tra i vari settori della gestione comunale: perché ancora ci si attarda a prendere in considerazione la possibilità di comunicazione tramite tecnologia VoIP così da abbattere i costi telefonici? Forse pretendiamo troppo.

Constata l’assenza di un indirizzo  politico, lampante è una grossolana svista di colui che ha elaborato il bilancio. Infatti, per quel che riguarda i limiti di indebitamento, i revisori dei conti hanno rilevato che vi è stato il “superamento dei limiti di indebitamento degli anni 2013 e 2014, Pertanto si invita l’Amministrazione a voler adottare gli opportuni correttivi allo schema di bilancio triennale, stralciando le previsioni di entrata e di spesa relative agli ipotizzati mutui per l’anno 2012 e seguenti, onde consentire l’approvazione da parte del Consiglio Comunale.”

Così l’Amministrazione, è stata obbligato a presentare un emendamento al bilancio elaborato dalla stessa, per cassare tutti gli investimenti per gli anni 2012, 2013,2014, cioè la nostra Città non vedrà più opere pubbliche importanti per i prossimi tre anni.

Insomma, un mix di incompetenza politica e tecnica, e di scarsa lungimiranza, sta mettendo in ginocchio un’intera Città, con una maggioranza che cerca di minimizzare sempre il tutto.

Uno dei motti di quest’Amministrazione era “uno non vale l’altro” e visti i risultati sembra proprio possibile affermare che avevano ragione.





f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso - Valentina Lomuscio



      La coordinatrice dell’ Italia dei Valori- Andria

Cristina Capogna













Gazzetta del Mezzogiorno del 1 Luglio 2012






venerdì 29 giugno 2012

L'insicurezza degli investimenti: investimenti nella sicurezza.


La maggioranza, in sede di approvazione di bilancio, decise di dare un taglio ai “costi della politica”. Infatti, i consiglieri rinunciarono (da Giugno a Dicembre 2011) al gettone di presenza e gli assessori si decurtarono lo stipendio del 10%. Sulle somme risparmiate, qualcuno diede i numeri. Andria 2010 parlava di circa 70.000 euro che oggi sono diventati 60.273,40 euro, cioè 46.816,00 dai gettoni e 13.457,40 dal taglio delle indennità del Sindaco e degli assessori.

Le somme risparmiate, dovevano essere destinate alla sicurezza della Città.

E così è stato.

Peccato che, anche in quest’occasione, l’Amministrazione abbia fatto una scelta non condivisibile per diversi motivi.  

Cominciamo dal tipo di sicurezza che si va a finanziare. Tali somme finanzieranno l’installazione di impianti privati di video sorveglianza. Il 60% del fondo sarà destinato agli impianti installati nel centro storico, la restante parte per il resto della Città. Che senso ha finanziare la videosorveglianza privata? Non sarebbe stato meglio destinare tali risorse per finanziare un incremento della videosorveglianza pubblica, ben pianificata? Qualcuno potrà obiettare che poi gli impianti hanno bisogno di manutenzione. È vero, però se si vuole investire veramente (e non con interventi spot, come questo) in sicurezza, bisogna mettere in conto anche questi costi.

Se non si volevano investire in videosorveglianza, tali risorse potevano servire a incrementare il capitolo di bilancio riguardante la Polizia Municipale, oppure essere destinate alle associazioni di volontariato. Anche questo sarebbe stato un segnale che avrebbe dimostrato che c’è la volontà di voler investire davvero in sicurezza. Di tale volontà nemmeno l’ombra.

La politica è fatta di scelte e l’Amministrazione ha scelto un intervento spot, invece di un investimento serio (come, per esempio, è stato fatto dalla Giunta Pisapia di Milano: http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=%2Fwps%2Fwcm%2Fconnect%2FContentLibrary%2Fgiornale%2Fgiornale%2Ftutte+le+notizie+new%2Fsicurezza+e+coesione+sociale%2C+polizia+locale%2C+protezione+civile%2C+volontariato%2Fbilancio_investimenti_pol_locale), che servisse davvero a incrementare la sicurezza in Città.

Anche la scelta della modalità dell’ erogazione del contributo, è opinabile. Si è scelto l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino a esaurimento delle risorse. Non sarebbe stato meglio prevedere, per esempio, un contributo concesso in base al reddito del richiedente, così da permettere anche i meno abbienti di dotarsi di un impianto di video sorveglianza?

La politica è fatta di scelte e l’Amministrazione ha scelto di non interessarsi dei meno abbienti.

Il tutto ormai sembra essere stato già deciso e non potrà essere messo in discussione.

Peccato.

Se si fosse deciso di discutere con la Città sul come destinare tali risorse, penso che si sarebbe trovata una soluzione migliore. A quanto pare, il dialogo e la partecipazione non fanno parte dei valori fondanti di quest’Amministrazione.







Gazzetta del Mezzogiorno del 30 Giugno 2012




mercoledì 27 giugno 2012

Una quercia sta appassendo.

Qualche giorno fa, c'è stato l'abbattimento di cinque pini che erano ubicati nelle aiuole davanti l'ingresso della villa comunale.

In fretta e furia gli alberi abbattuti sono stati sostituiti con tre querce, una delle quali sta appassendo.

Inoltre nelle aiuole erano state piantumate delle lantane gialle che sembrano ormai essere state completamente calpestate da quelle persone poco rispettose del verde pubblico. Perchè non pensare a una piccola "recinzione" delle aiuole per deviare quelle persone deviate che pur di risparmiare qualche centimetro, calpestano le aiuole?



lunedì 25 giugno 2012

Tra sadismo e realtà futura.

In data 16/06/2012 si è svolto un incontro del gruppo SEL- PUGLIA sull’argomento: piano di rientro e riordino della rete ospedaliera. Oramai, dal 2010, tutte le regioni che non hanno rispettato il famoso patto di stabilità (con qualche stranezza nel caso pugliese) dovevano rientrare entro il 2013 sia dal punto di vista economico, ma anche strutturale.

La prima fase, con inizio nel 2010 ha portato la contrazione di 1400 posti letto sul tutto il territorio e la chiusura di strutture ospedaliere. Infatti, il regolamento presentato il 7 giugno c.a. non è altro che la seconda fase del piano di rientro, che in sostanza prevede il taglio di altri 800 posti letto (tra cui 370 ospedalieri, 130 IRCCS e centri ecclesiastici e 300 strutture private accreditate), la chiusura di 19 ospedali e la contrazione dei punti nascita (soppressi 10 che producevano meno di 500 parti l’anno ad eccezione di Scorrano).

Quindi i criteri utilizzati nel piano di rientro, dove sono stati risparmiati dal 2010, 230 milioni di euro (da 350 milioni a 120 milioni al 2011, superando in positivo di 60 milioni la previsione), sono il numero degli ospedali, il numero dei posti letto, il numero delle Unità operative, gli standard dell’AGENAS e i punti nascita.

Sul taglio dei posti letto il ragionamento è abbastanza semplice, oltre al risparmio per rientrare economicamente, ci sono delle considerazioni da fare:

• In Puglia il 45-49% dei ricoveri (130.000) è caratterizzato da un assoluta inappropriatezza;

• Il numero degli ospedali è esorbitante visto che i 19 ospedali chiusi (che verranno riconvertiti per l’assistenza territoriale) producevano solo il 3% della totalità dei ricoveri;

• Bisogna rispettare gli standard che prevedono una media di 180 ricoveri ogni 1000 abitanti, invece in Puglia siamo a 210;

• Il numero delle unità operative, come per esempio la Cardiologia, attualmente risulta di gran lunga, come numero (55) superiore alla media nazionale e alle indicazioni ministeriali.

Il risparmio ottenuto attraverso le fasi del piano di rientro però non può essere utilizzato completamente per colmare mancanze (soprattutto organiche) perché alcuni “tesoretti” sono sottoposti a vincoli di spesa previsti proprio dalle linee guida romane. Infatti l’Assessorato ci indica un risparmio di 16 milioni di euro da poter utilizzare per il personale, ma che non può spendere.

Considerazione importante va fatta (approfondita in separata sede) anche sul taglio dei posti letto nelle strutture private, alla quale gli imprenditori non hanno battuto ciglio semplicemente minacciando la mobilità dei lavoratori, dimostrando ancora una volta quanto il privato mantiene le sue politiche gelide sul fronte dei lavoratori dal punto di vista contrattuale.

Il piano di rientro (indicato dal governo nazionale), quindi, mantiene la sua facis sadica che si basa su tagli di spesa, soppressioni di posti letto e blocco del turnover (lavoratori in pensionamento) e quindi con l’impossibilità di produrre posti di lavoro. L’altra faccia della medaglia fa ben sperare perché siamo a una svolta epocale per la salute dei cittadini, perché c’è un inversione di tendenza dell’assistenza sanitaria che si sposta dall’ospedale e al territorio: la cosiddetta de-ospedalizzazione.

Il cosiddetto territorio, assistenza territoriale e domiciliare, telemedicina e case-manager sono la realtà, sono la realtà futura.

La chiusura degli ospedali non ci deve spaventare: negli ultimi 30 anni il numero degli ospedali ed il numero dei posti letto si è quasi dimezzato, non mutando in peggio la qualità della risposta sanitaria, anzi.

Quindi, la domanda da porci è: ci interessa quanti ospedali chiuderanno? Se lo chiuderanno nel nostro territorio? Rientrare economicamente?

No, nessuna di queste.

C’è solo una risposta: dobbiamo rispondere con i fatti ai problemi di salute dei cittadini e garantire loro una prestazione al massimo della qualità e professionalità.

Il mondo della sanità, ed in particolare di quella pubblica è molto intricato e complesso e quindi rimane una sfida troppo importante per il futuro della nostra terra e della nostra idea politica di sostenibilità ed innovazione.





f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso



Responsabile settore Sanità del circolo cittadino
                                                                                                             Dott. Nicola Tortora





sabato 23 giugno 2012

Segnalazione scarafaggi.

Questo il testo della segnalazione scarafaggi inviata ai seguenti indirizzi mail:
ambiente@cert.comune.andria.bt.it;
protocollo@cert.comune.andria.bt.it;
assessore.lotito@cert.comune.andria.bt.it.








giovedì 21 giugno 2012

Alberi abbattuti perchè pericolanti. Purtroppo è vero.


L’altro giorno sono stati abbattuti cinque alberi a Largo Torneo.

Allertato da un cittadino che abita da quelle parti, ero andato sul luogo del delitto e per caso erano presenti l’Assessore Matera e la Responsabile dell’Ufficio Ambiente.

Mi avevano detto che quell’abbattimento era stato necessario a seguito di verifiche documentate in una relazione. Mi avevano invitato ad andare a visionare la relazione e stamattina l’ho fatto.

Sono andato dalla Responsabile che mi ha indirizzato al Dirigente che si è rivelata una persona disponibilissima al dialogo e al confronto.

Così, mi ha fatto prendere visione della relazione e mi ha spiegato che sono state fatte le dovute valutazioni, così come previsto da protocolli internazionali. Inoltre mi ha detto che si è cercato fino alla fine (potando gli alberi) di salvare 3 dei 5 abbattuti ma, nonostante tutto, non è stato possibile salvarli. A malincuore si è proceduti con l’abbattimento.

I pini sono stati sostituiti con delle querce che hanno un valore ornamentale superiore.

Dopo aver preso visione della relazione (per la copia è necessario fare un accesso ufficiale agli atti), ho ringraziato il Dirigente per la disponibilità il quale si è complimentato con quanti, s’interessano a queste tematiche. (grazie a questa nostra attenzione l’Amministrazione è stata costretta a fare un comunicato per la piantumazione delle nuove piante, cosa che non è mai avvenuta prima)

Che dire. Purtroppo come ogni essere vivente, anche gli alberi nascono, vivono e “muoiono”. Si chiama ciclo della vita. Nessuno è eterno. Vista e considerata la funzione delle piante (che non è solo una funzione ornamentale) l’importante è sostituire le stesse con altre piante e non con del cemento.




mercoledì 20 giugno 2012

Un'altalena per bambini disabili anche ad Andria.


Caro Sindaco,

a Dicembre il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che prevedeva una serie di impegni a favore dei diversamente abili.

Da quel consiglio comunale, poco o nulla è stato fatto e gli impegni sono rimasti tali.

La nostra Città non è una Città a misura di disabile, infatti sono ancora molti i marciapiedi senza scivoli; non esistono percorsi per gli ipovedenti; totem che ostacolano il passaggio dei diversamente abili; non tutti i semafori favoriscono l’attraversamento dei ciechi; ecc...

            La lista delle “barriere” architettoniche è lunga e vista la condizione in cui versa la nostra Città, sembra quasi che la battaglia dell’eliminazione di tali barriere non sia tra le priorità dell’Amministrazione da lei guidata.

Tale disattenzione riguarda anche i piccoli disabili.

Infatti, nessuno dei nostri giardini pubblici e nemmeno la quasi completa villa comunale sono dotati di giochi per i bambini disabili.

Siccome pensiamo che l’attenzione a queste problematiche possa essere anche dimostrata con piccoli gesti e poco onerosi per le casse comunali, le chiediamo di assumere l’impegno (e di mantenerlo) di dotare tutti i giardini pubblici e la villa comunale di altalene per bambini disabili.

Sarebbe un bel gesto da parte sua nei confronti di chi, ancor oggi, è discriminato per problemi con i quali non ha certamente scelto di convivere.





F.to Andria è tua

Andria Città Sana



Gazzetta del Mezzogiorno

Prima Pagina Bat del 21 Giugno 2012







domenica 17 giugno 2012

Andria e la politica del risparmio.

Sentiamo spesso dall'Amministrazione che sta attuando una politica del risparmio.

Peccato però che non sempre (per non dire MAI) alle parole seguano i fatti.

Ecco una delle tante determinazioni dirigenziali che attestano lo sperpero di danaro pubblico.

Questo il testo della determinazione: https://docs.google.com/open?id=0B0JIw3VAIEPcZ1pRdXMydXk5cXc


















giovedì 14 giugno 2012

Corso Cavour: residenti e SEL chiedono chiarezza e legalità.


Qualche giorno fa, siamo intervenuti sulla questione dei dehors. Ovviamente nessuna risposta ci è pervenuta dall’Amministrazione, ma quel nostro comunicato ha suscitato l’interesse di alcuni cittadini. Infatti, ci hanno contattati i residenti della zona interdetta al traffico di Corso Cavour, perché la situazione di quel tratto di strada, da quando  è stato chiuso per i cedimenti stradali, è andata sempre più peggiorando.

Su Corso Cavour si è creata una situazione a dir poco paradossale, perché se quel tratto è chiuso per cedimenti stradali rappresentando un pericolo per tutti, come mai è percorribile e gli operatori commerciali continuano, come se niente fosse, a esercitare la propria attività? Chi ha autorizzato (se c’è una qualche autorizzazione) quei dehors e non la chiusura completa della strada? Se malauguratamente dovesse succedere qualcosa, chi si accollerebbe la responsabilità di eventuali danni?

A tutto ciò va aggiunto la sicurezza che latita, invasione di totem, assenza di corsie per emergenze e dignità dei cittadini calpestata, perché non possono godersi la frescura delle ore notturne a causa della musica e dello schiamazzo.

Così abbiamo deciso di lanciare una petizione indirizzata al prefetto Dott. Carlo Sessa; al Sindaco Giorgino e al comandante della polizia municipale.

Con questa petizione si chiede il ripristino della legalità sulla zona interdetta di Corso Cavour e non vuol essere una battaglia contro gli operatori commerciali. Fare chiarezza una volta per tutte può giovare sia ai residenti che agli operatori che non dovranno continuare a operare nell’illegalità.

Questo il testo della petizione:


Ill.mo Dott. Carlo SESSA
Prefetto della VI Provincia
Barletta – Andria – Trani

Ill.mo Sig.re Sindaco
Avv. Nicola Giorgino
Piazza Umberto 1 Andria

Ill.mo Comandante della
Polizia Municipale
Piazza Trieste e Trento Andria

Ill.mo Comandante dei Carabinieri
Viale A.Grandi, 36 Andria



I residenti di corso Cavour sono “sull’orlo di una crisi di nervi”.
Si è inopinatamente trasformata una strada in una discoteca senza alcun rispetto per i residenti!
Subiamo quotidianamente musica ad altissimo volume dal mattino fino alla mezzanotte e mezzo (con seguito di vocio ben oltre l’una e l’utilizzo dei nostri portoni e gallerie in orinatoi, immondezzai e siti per estimatori di sostanze illegali) nonostante regolamenti, infrazioni, disturbo alla quiete pubblica (art. 13 punto 3/E del regolamento comunale sui dehors) e ciò (ci dispiace dirlo) con la totale indifferenza (o ignavia) delle autorità competenti ad intervenire. Nessun rispetto per le nostre esistenze, veniamo calpestati da tanta arroganza senza che alcuna autorità intervenga a difenderci nonostante le nostre continue sollecitazioni di intervento presso le suddette autorità.

Il ritmo martellante per almeno 4 giorni la settimana, specialmente dalle 20 in poi, stanno invadendo la nostra vita quotidiana. I rumori estenuanti si infilano nelle nostre abitazioni sia con le finestre chiuse (per tutto l’inverno) e sia nel periodo estivo quando il caldo costringe a tenere le finestre aperte nonostante il chiasso proveniente dalla strada.

Anche noi vogliamo che ad Andria vi siano luoghi di aggregazione, che i giovani trovino posti di lavoro oltre che luoghi di svago; però noi non ci sentiamo più liberi, anzi siamo prigionieri di questo inquinamento acustico per l’utilizzo di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento installati sui dehors (vietato tra l’altro dall’art.8 punto 3 del regolamento per la disciplina dell’occupazione temporanea di suolo pubblico con dehors) piazzati sul vano dei bar e evidentemente rivolti sulla strada e non dentro il bar.

Per non parlare poi della situazione paradossale in cui versa Corso Cavour.

Infatti come indicato dalla segnaletica stradale tutta la via è interessata dai cedimenti e dovrebbe essere chiusa al transito dei pedoni e dei veicoli. Se malauguratamente ci dovesse essere un cedimento chi si assumerebbe la responsabilità degli eventuali danni a cose o persone??

Corso Cavour versa in una situazione davvero insostenibile.

Pertanto chiediamo alle autorità preposte di intervenire per ripristinare la “normalità” su Corso Cavour.


Intervista su Amica 9












Un operatore un po' distratto.

Avrebbe dovuto raccogliere i cartoni, però così non è stato.
Una svista?
Chi controlla (o dovrebbe controllare) che gli operatori facciano il proprio mestiere?



mercoledì 13 giugno 2012

Alberi abbattuti perchè pericolanti. Staremo a vedere.

Stamattina mi ha chiamato una persona preoccupata per l'abbattimento degli alberi situati all'ingresso della villa comunale.

Mi son recato sul posto e,per caso,c'erano l'Ass. Matera e la dirigente dell'ufficio ambiente.

Mi hanno detto che tale abbattimento era necessario perchè gli alberi versavano in una condizione di pericolo e che c'è una relazione che certifica il tutto.

Domani andrò presso l'ufficio a visionare e a chiedere copia della suddetta relazione.

Ps: gli alberi abbattuti saranno "sostituiti" con altri alberi.

martedì 12 giugno 2012

Questione rifiuti, esposto in procura. Chi sottoscrive?

Al signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani


Il sottoscritto…, nato… ad… il… ed ivi residente alla… , n…

ESPONE

i seguenti fatti perché Ella voglia valutare se in essi siano ravvisabili profili penalmente rilevanti.

Fatti.

Da più di una settimana nella nostra Città è stata rilevata la mancata raccolta di rifiuti, in particolar modo di cartoni, che sta creando una situazione davvero insostenibile dal punto di vista sanitario, ambientale e dell’immagine della Città.
Infatti, con le temperature elevate di questi giorni, vanno a incrementarsi sempre più la presenza di cattivi odori, di ratti e di insetti nelle vicinanze dei cassonetti.
Inoltre la presenza “ingombrante” dei rifiuti sui marciapiedi, è la causa di molte situazioni di pericolo per i pedoni, che sono costretti a camminare per strada.
A tutto ciò va aggiunta la mancata pulizia dei cassonetti, che vanno ad aggravare la situazione già precaria.

TUTTO CIO’ EVIDENZIATO

lo scrivente

CHIEDE

- che la S.V.Ill.ma Voglia svolgere le opportune indagini per accertare se, dai fatti ut supra narrati, emergano ipotesi di reato ed eventuali responsabilità penali;
- altresì, nella denegata ipotesi in cui la S.V. si orientasse per l’archiviazione del procedimento, di ricevere formale e tempestiva comunicazione, in modo da poter esercitare le facoltà previste dall’art. 408 c.p.p., comunque opponendosi fin da ora alla emissione del decreto penale di condanna ai sensi dell’art. 459 c.p.p..

Si allega:
1. Foto dei cassonetti.


















lunedì 11 giugno 2012

Sulle dimissioni del consigliere Inchingolo.


Il legame esistente tra noi militanti di SEL, prima che politico è sempre stato caratterizzato da grande umanità e amicizia: mai avremmo voluto rinunciare alla presenza di Ninni e alla valida rappresentanza ineccepibile che è sempre stato capace a concretizzare.

Il fulmine a ciel sereno da cui (primo fra tutti Ninni) noi tutti siamo stati colpiti, ci ha richiamati duramente alla realtà e a quanto questa spesso metta alla prova le persone e i valori di cui ci si fa portatori.

A chi sparge il seme del dubbio circa la volontà interna stessa del nostro circolo ad accogliere o invitare Ninni a dimettersi vorremmo dire che, oltre a rinunciare alla presenza di un grande amico e compagno, abbiamo ritenuto insieme, gruppo politico e consigliere comunale, doveroso dare un segno tangibile alla comunità di quanto in politica si possa essere differenti e coerenti, distinguendoci da quanti, sebbene toccati da simili situazioni, rimangono arroccati alle proprie postazioni .

Da cittadino Ninni avrà le massime occasioni per difendersi e ci auguriamo tutti possa presto affrancarsi dalle accuse mossegli e dai dubbi sulla sua persona e spessore morale.

Questa condizione permetterà a SEL di proseguire nel suo percorso di opposizione incisiva e protagonista, cui tutti e tutte noi (Ninni compreso) tanto ha lavorato, nel solco del quale continueremo a lavorare per costruire, assieme a quanti e quante lo vogliono, l’alternativa al governo della nostra Città.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
                                                                                                             Michele Lorusso

giovedì 7 giugno 2012

All'amico Ninni.


Il consigliere Inchingolo, per la carica di commissario che ha rivestito nella Asl Fg/3, è coinvolto in un’indagine riguardante una presunta truffa.

Siamo davvero rimasti senza parole e sbigottiti dalla notizia, non perché coinvolto il consigliere di SEL, ma perché è coinvolto Ninni Inchingolo le cui qualità di uomo, l’interesse per i più deboli e il suo agire secondo legalità, sono note a tutti.

A lui va la nostra solidarietà prima che politica, umana e i numerosissimi attestati di stima che ci stanno giungendo in queste ore, dimostrano le qualità di Ninni.

Ci ha chiesto di non vergognarci per lui, non era nostra intenzione e  infatti non lo faremo. Anzi, siamo onorati di condividere un percorso con un compagno come Ninni.

                Riponiamo la nostra fiducia nell’operato della magistratura e speriamo che riesca, nel breve termine, a fare chiarezza.

                Siamo convinti che questo brutto episodio non potrà che rafforzare l’immagine del compagno Ninni.

                Come partito rinnoviamo la nostra fiducia al nostro consigliere e lo invitiamo a proseguire nel suo percorso con lo stesso spirito di servizio che da sempre ha contraddistinto sia la sua vita professionale che il suo impegno civile  a qualsiasi livello reso .



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso







Al centro (dei rifiuti)...io!

Ieri mi sono imbattuto in una delle rappresentazioni del Festival dei bambini “al centro...io!”, “Federico II di Svevia Stupor Mundi” a cura del 7° circolo didattico “R. Cotugno”.
Una bella rappresentazione in una "stupenda" location.
Stupenda si fa per dire, perchè la rappresentazione è avvenuta tra montagne di rifiuti e la "maleducazione" dei Vigili urbani che, ancora una volta, hanno perso l'occasione di dare il buon esempio.
Questo è il tipo di Città che vogliamo consegnare alle nuove generazioni?








martedì 5 giugno 2012

Segnalazione irrigatore Monumento dei Caduti.

Questo il testo della segnalazione irrigatore Monumento dei Caduti inviata ai seguenti indirizzi mail:

gestionepatrimoniomanutenzioniespropriazioniappalti@cert.comune.andria.bt.it;
protocollo@cert.comune.andria.bt.it;

ambiente@cert.comune.andria.bt.it;

assessore.fisfola@cert.comune.andria.bt.it;
assessore.lotito@cert.comune.andria.bt.it.




Martedì 5 Giugno 2012





Mercoledì 6 Giugno 2012

domenica 3 giugno 2012

Segnalazione sciami di insetti.

Questo il testo della segnalazione sciami di insetti inviata ai seguenti indirizzi mail:  ambiente@cert.comune.andria.bt.it; protocollo@cert.comune.andria.bt.it; assessore.lotito@cert.comune.andria.bt.it.