Puntuale come ogni anno è arrivato il
momento di approvare il bilancio comunale. Auspicavamo, per l’anno corrente, di
poter prendere parte a una discussione aperta e sincera con la Città sulla
redazione dell’importante documento, ma nulla.
Si parla tanto di partecipazione
e di bilancio partecipativo. Ma cos’è il bilancio partecipato? “Esso consiste nell'assegnare una quota di
bilancio dell'Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così
messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni
per modificarle a proprio beneficio” Non ci pare sia stato fatto nulla in
questa direzione.
L’Amministrazione ha solo
presentato il bilancio alla Città, senza confrontarsi con la stessa e far
passare questo come appunto “bilancio partecipato” ci pare una reale
mistificazione della realtà.
L’occasione quindi è
ghiotta per riaffermare che per l’Amministrazione alla guida della nostra Città
la partecipazione appare più un’operazione di facciata che uno dei valori per
il governo della stessa (le parole di qualche giorno fa del Presidente del
Consiglio ne sono la chiara dimostrazione).
Partecipazione a parte,
il bilancio di previsione più che essere elaborato in base a una linea
politica, sembra essere stato elaborato da Edward mani di forbice (in
continuità con lo stile del precedente e attuale governo nazionale): si è
proceduto con tagli in tutti i settori indiscriminati, senza alcuna previsione e
programmazione del futuro della nostra Città.
Non è percepibile
l’orizzonte che dovrebbe guidare lo sviluppo nei prossimi anni.
Nessun investimento in
mobilità “sostenibile” (piste ciclabili; percorsi per ipovedenti; altre postazioni
di bike sharing; park & ride; ecc…); nessun investimento per un Teatro della
Città( vessillo di tutta una campagna elettorale, degno di quel nome); nessun
investimento nei giovani (reddito di formazione; tirocini formativi); la
realizzazione della scuola materna nella zona 167 è stata ulteriormente
rinviata; nessun investimento in energie rinnovabili; nessun investimento per
la rimozione dell’amianto, nessuna soluzione al “problema” del randagismo. La
lista di quello che si sarebbe potuto fare è lunga.
Ma nulla.
Per quanto riguarda l’Imu
ci si è limitati ad applicare le tariffe e le detrazioni previste dal Governo. Si
sarebbero potute prevedere ulteriori detrazioni sulla prima casa o sulle
seconde case affittate con contratti di locazione concordati, per evitare
l’incremento degli affitti dovuti alla stessa imposta.
Sulla Tarsu il tempo ci
ha dato ragione. L’anno scorso la maggioranza giustificava l’aumento della
stessa con un obbligo di legge (inesistente) che imponeva la copertura del
servizio al 100% con la Tarsu. Oggi siamo al 79% e lì ci fermiamo: come mai quindi
non c’è stato quell’incremento previsto lo scorso anno necessario per
raggiungere il (presunto) 100%? Ovvio, l’anno scorso vi è stata, diciamo così,
una non corretta interpretazione della previsione legislativa: si trattava infatti
non di un obbligo ma di una facoltà.
Alle delibere allegate
c’è anche il Piano di razionalizzazione
delle dotazioni strumentali e dal capitolo “autovetture di servizio” si
evince che cumulativamente i diversi settori hanno in dotazione ben 12
automezzi, ritenuti necessari per l’espletamento dei compiti istituzionali.
Anche qui si sarebbe potuto “tagliare” e sostituire i diversi automezzi con un paio di vetture alimentate a gpl o
metano, anche perché non pensiamo che davvero non sia comprimibile la suddetta
dotazione.
Sarebbe stato un
piccolissimo gesto che avrebbe dimostrato l’attenzione di quest’Amministrazione
verso certi temi.
Si sarebbe potuto
prevedere un avanzamento nella gestione “non onerosa” delle comunicazioni tra i
vari settori della gestione comunale: perché ancora ci si attarda a prendere in
considerazione la possibilità di comunicazione tramite tecnologia VoIP così da
abbattere i costi telefonici? Forse pretendiamo troppo.
Constata l’assenza di un
indirizzo politico, lampante è una
grossolana svista di colui che ha elaborato il bilancio. Infatti, per quel che
riguarda i limiti di indebitamento, i revisori dei conti hanno rilevato che vi
è stato il “superamento dei limiti di
indebitamento degli anni 2013 e 2014, Pertanto si invita l’Amministrazione a
voler adottare gli opportuni correttivi allo schema di bilancio triennale,
stralciando le previsioni di entrata e di spesa relative agli ipotizzati mutui
per l’anno 2012 e seguenti, onde consentire l’approvazione da parte del
Consiglio Comunale.”
Così l’Amministrazione, è
stata obbligato a presentare un emendamento al bilancio elaborato dalla stessa,
per cassare tutti gli investimenti per gli anni 2012, 2013,2014, cioè la nostra
Città non vedrà più opere pubbliche importanti per i prossimi tre anni.
Insomma, un mix di incompetenza
politica e tecnica, e di scarsa lungimiranza, sta mettendo in ginocchio
un’intera Città, con una maggioranza che cerca di minimizzare sempre il tutto.
Uno dei motti di
quest’Amministrazione era “uno non vale l’altro” e visti i risultati sembra proprio
possibile affermare che avevano ragione.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà
- Andria
Michele Lorusso - Valentina
Lomuscio
La coordinatrice dell’ Italia dei Valori- Andria
Cristina Capogna
Gazzetta del Mezzogiorno del 1 Luglio 2012 |