sabato 23 aprile 2011

Giunta online e wifi


Sindaco e Giunta hanno fatto vanto della pubblicazione online della documentazione ma ad oggi sull’albo pretorio del Comune è possibile visionare un numero scarso di documenti selezionati (a discrezionalità di chi?).

Per i consiglieri comunali, invece, è stata creata un’area riservata, da cui gli stessi possono accedere a tutta la documentazione prodotta dall’intera macchina amministrativa. Per dirla tutta, non sono presenti proprio tutti i documenti: la maggior parte degli stessi sono difficilmente reperibili e questo rende difficoltoso l'esercizio delle funzioni di controllo da parte dei rappresentanti in Consiglio Comunale. L'uso della Pec (Posta elettronica certificata) non offre poi la certezza di ottenere copia, qualora richiesta, di alcune determinazioni dirigenziali

Il nostro metro di giudizio ci porta ad affermare che questa è una "trasparenza incompiuta": l'Ente comunale dovrebbe pubblicare tutta la documentazione prodotta.

Inoltre, ormai è trascorso un anno dalla famosa campagna di ascolto sull'annosa questione "recinzione della villa comunale si oppure no". Quando sarà possibile ottenere questi dati, che sembrano essere coperti da “segreto di Stato”?

Giunta online a parte, è stato annunciato anche il servizio Wi-Fi in diverse zone: non possiamo che considerarlo come un passo avanti verso la realizzazione di una democrazia compiuta ma al contempo registriamo l'anomalia circa la richiesta di registrazione, che dovrà essere effettuata, presentando il proprio documento d’identità, presso gli uffici comunali. lo scorso novembre il Ministro Maroni affermava in un intervista pubblicata sulla rivista "Il Salvagente" sul tema del "pacchetto sicurezza" che a partire dal primo di gennaio gli utenti avrebbero potuto collegarsi liberamente al web senza la trafila di registrazioni e documenti. Il Ministro stesso affermava: "Studieremo poi, eventualmente, nuovi standard di sicurezza, da applicare ai gestori". Ergo, la previa registrazione richiesta attualmente dall'ente comunale è in contrasto con le dichiarazioni e il contenuto delle modifiche apportate dal Ministro degli Interni.

Aver fatto sbarcare le riunioni di Giunta sulla rete è certamente un buon traguardo per la trasparenza dell’attività amministrativa, ma abbiamo il dovere di ricordare come tanti e tanti altri siano ancora i passi da fare e i provvedimenti da mettere in campo per potersi fregiare di un servizio sulla prima rete di Stato.





f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso


lunedì 11 aprile 2011

Elettrosmog


Nelle scorse settimane, il “Comitato spontaneo contro l’installazione selvaggia delle antenne di telefonia mobile” esprimeva, giustamente, la propria preoccupazione e la propria contrarietà all’installazione di un’antenna di telefonia, su un traliccio già esistente.

Subito arriva la risposta dell’Amministrazione: “i valori di intensità di campo elettrico a radiofrequenza misurati, nei punti più significativi per la valutazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dall'impianto S.R.B di via Cornelia, non superano i valori previsti per legge”.

E quindi? Non dovremmo preoccuparci?

Ci dispiace, ma queste dichiarazioni non ci rassicurano, perché il fatto che i limiti non superano i valori previsti dalla legge, non significa che tali valori non abbiano alcuna ricaduta sulla salute umana, perché sono calcolati tenendo in considerazione il “momento” della misurazione e non la prolungata esposizione a tali campi elettromagnetici.

Inoltre, siamo preoccupati perché svariati sono gli effetti causati dalla continua esposizione ai suddetti campi. Soprattutto nei bambini. Diversi studi, hanno dimostrato che l’esposizione ai campi elettromagnetici comporta la distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali, che annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe compensare la morte di neuroni causata da Alzheimer o da altre malattie degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla, questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia della tarda età.

Per non parlare degli effetti che riguardano la salute in generale, cancro, leucemie, ecc…

Perché diciamo tutto questo? 

Non certo per fare allarmismo, ma perché è necessario che la cittadinanza prenda coscienza di ciò che la circonda e inizi a pretendere, dalle Istituzioni, la tutela della propria salute.

Non basta quindi annunciare che “L'Amministrazione e in particolare del Settore Ambiente fa sapere che proseguiranno tutte le azioni di controllo volte alla tutela della salute pubblica e della qualità della vita, intensificando, in collaborazione con l'Arpa Puglia, le campagne di monitoraggio sulle fonti d’inquinamento ambientale”, ma è necessario prendere delle iniziative serie volte alla prevenzione e alla tutela della salute.

Noi (con un odg che presenteremo a giorni) chiediamo che l’Amministrazione:

-          s’impegni ad esigere, dalle autorità competenti, uno studio epidemiologico su tutta la Città sugli effetti derivanti dalle esposizioni ai campi elettromagnetici;

-          ponga in essere tutte le procedure necessarie per una pianificazione comunale dei suddetti impianti, così come previsto dall’art. 6 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5 e dal Regolamento regionale n.14 del 20 Settembre 2006;

-          imponga il rispetto dell’art. 7 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5 che così dispone: “i soggetti gestori provvedono a pubblicare sull’Albo pretorio dei Comuni interessati, sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia e su almeno due quotidiani a carattere regionale avviso dell’inoltro alla Regione e agli enti locali del Piano annuale di installazione”;

-          per l’attività di collaudo e controllo sugli impianti costituisca “un forum, con funzione consultiva tra l’Assessorato LL.PP. ed Ambiente, 1’Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Privata, l’Assessorato Sanità, i Dirigenti Comunali, l’Ufficio Igiene e Prevenzione presso la ASL, l’ LSPESL, i





Concessionari del servizio pubblico di telefonia radiomobile o di impianti per servizi similari e le Associazioni Ambientaliste, ove possano essere compensate le diverse esigenze dei concessionari e dei comitati dei cittadini, in ordine alla determinazione dei siti più idonei per la localizzazione degli impianti delle stazioni radio base”così come previsto dall’ art. 7 lettera c) del Regolamento comunale per l’installazione la modifica e l’adeguamento delle stazioni radio base per la telefonia cellulare e servizi similari". Antenne emittenti radiotelevisive”;

-          nella concessione delle autorizzazioni rispetti l’Art. 4, del suddetto Regolamento comunale,  che vieta “l’installazione degli impianti di telefonia mobile e le antenne emittenti radiotelevisive in prossimità di ospedali, scuole, asili nido, case di cura e di riposo, all’interno di parchi gioco e nelle aree destinate ad attività sportive e comunque a distanza non inferiore a m. 100 calcolata tra il perimetro esterno di dette strutture e la base del manufatto che supporta l’antenna”.



Scusateci se chiediamo troppo, ma la tutela della salute non necessita di promesse, ma di azione concrete ed efficaci.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso


martedì 5 aprile 2011

Corso Cavour ZTL


Corso Cavour zona pedonale, si può e si deve.

Alla luce dei continui e rovinosi cedimenti dell'asfalto, si è deciso finalmente di chiudere al traffico parte di Corso Cavour e di via Jannuzzi, proprio in virtù della salvaguardia della pubblica sicurezza.

Una chiusura temporanea si è detto, ovvero il tempo necessario per la conclusione dei lavori di sistemazione dei condotti pluviali.

E dopo che succederà? Ritornerà tutto come prima, cioè Corso Cavour aperta al traffico. Noi non ci stiamo.

Nelle scorse settimane, nella nostra Città, sono stati superati per ben 14 giorni i livelli di Pm10 e a seguito di questa notizia, erano stati annunciati interventi “leggeri” (quali ad esempio domeniche ecologiche) per ovviare a tale problema. A quanto pare, nessun intervento, né leggero né pesante, in tal senso è stato attuato.

Considerato che, non tutti i mali vengon per nuocere, si potrebbe coglier l'occasione per realizzare un intervento importante per l’intera comunità. Perché non creare una zona pedonale su Corso Cavour?

Un intervento che andrebbe a beneficio sia della salute dell’intera cittadinanza, sia dell’economia della nostra comunità (Viale Crispi né è la dimostrazione). Infatti, se si avesse la certezza della chiusura al traffico di Corso Cavour e se si prevedessero incentivi per chi investe nel Corso, ci sarebbero molti più imprenditori invogliati a investire in attività economiche. Invece no. Si preferisce una situazione di limbo, in cui chiunque, “invade” il Corso temporaneamente chiuso.

Inoltre, per raggiungere tale zona si potrebbe prevedere un servizio di Park e Ride. Dove? Nella zona 167, ci sono due piazzali che, se appositamente attrezzati, potrebbero essere utilizzati per garantire tale servizio, ed evitare di sentirsi dire “ i commercianti non lavorano perché non passano le auto”.

Proprio perché siamo convinti che questa Città abbia bisogno di interventi strutturali per poterne migliorare la vivibilità, a giorni avvieremo una raccolta firme aperta a tutta la cittadinanza, per sostenere la nostra proposta di zona pedonale in Corso Cavour e chiederemo ai commercianti che operano sul Corso, di esporre una locandina se favorevoli a tale iniziativa.

                                                                                                                                       



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso