giovedì 23 giugno 2011

Lavori dell'Aqp


Leggiamo con stupore le dichiarazioni rese dall’assessore Matera e dal Sindaco Giorgino riferitamente ai lavori di completamento della rete fognaria, che eseguirà l’Acquedotto Pugliese nell’abitato di Andria.

Essi dichiarano che è merito loro aver fatto sì che l’Acquedotto Pugliese aggiudicasse quei lavori e che la precedente Amministrazione Comunale stava perdendo i fondi.

Costoro veramente pensano di poter continuare a ingannare l’intelligenza degli Andriesi con appariscenti dichiarazioni prive di ogni fondamento ? Veramente pensano, come il loro capo romano, che la comunicazione (falsa e menzognera) sia l’anima della politica ?

La verità è ben altra e la spieghiamo noi, con grande semplicità.

Quei lavori sono stati appaltati dall’Acquedotto Pugliese perché candidati dalla precedente Amministrazione ed inseriti tra le opere da eseguirsi nel Piano d’Ambito della Regione Puglia approvato nel 2009, allorché Presidente dell’A.T.O. PUGLIA – ACQUA era l’avv. Zaccaro.

Assolutamente paradossale è che l’Amministrazione Comunale stesse perdendo soldi, relativamente ad un appalto che fa capo all’Acquedotto Pugliese.

Anche questa menzogna si aggiunge a quelle che il centro-destra sta diffondendo, riguardo alla gestione del bilancio da parte della precedente Amministrazione, per disperatamente giustificare il salasso che perpetrerà ai danni degli Andriesi con uno smisurato aumento delle tasse.

A fronte di questo atteggiamento demolitore rispetto alle progettualità che oggi stanno trovando realizzazione, programmate dall’ Amministrazione precedente guidata dall’Avv. Zaccaro, attuale dirigente regionale di Sinistra Ecologia Libertà, era doveroso intervenire per richiamare gli amministratori di questa Città ad essere guidati dalla “ricerca della verità” e a evitare di porsi fiori all’occhiello impropri.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso


martedì 14 giugno 2011

Dopo referendum


È fatta. L’Italia migliore ha vinto.

Il raggiungimento del quorum ha dimostrato che c’è un’Italia che vuole cambiare, un’Italia che pensa col proprio cervello, un’Italia che ha dimostrato di volersi riappropriare della propria democrazia.

Davvero straordinario è stato anche il risultato della Città di Andria, 51,6%. Un’Andria migliore che ha deciso di votare, sì o no, ma che ha dimostrato con la propria partecipazione di voler decidere sul proprio futuro.

Da convinto sostenitore dei 4 si, non posso essere che doppiamente felice.

Sinceramente ad Andria mi aspettavo tale risultato, perché durante queste settimane di campagna referendaria, ho avvertito la volontà della gente, a prescindere dal colore politico, di voler partecipare a questi referendum, perché i temi erano talmente importanti, che non si poteva perdere questo treno per la scelta del nostro futuro.

C’è anche da dire, che a parte questa volontà di partecipazione della gente, il raggiungimento di questo risultato è dovuto anche al lavoro certosino svolto dal comitato referendario cittadino e al lavoro di quanti e quante hanno condiviso questa battaglia di civiltà.

Un lavoro lungo un anno e mezzo.

Un lavoro che non è stato dei più facili, soprattutto per la composizione variopinta del comitato referendario, che nonostante le differenze culturali e politiche presenti all’interno dello stesso, è riuscito sempre a far sintesi su quello che era l’obiettivo comune, cioè “vincere il referendum”.

Un lavoro caratterizzato da diversi “incidenti di percorso”, tentativi di boicottaggio, tra cui l’invito all’astensione (non accolto dai e dalle andriesi) dell’Assessore Miscioscia.

Per questo, volevo ringraziare personalmente tutti gli amici e tutte le amiche che hanno condiviso sin dall’inizio, o che si sono aggregati/e in un secondo momento, a questo fantastico viaggio, perché per me è stata davvero una bellissima esperienza per “crescere”.

Qualcuno ci ha definito un’armata branca leone ed io, ne sono fiero di averne fatto parte sin dall’inizio.

Inoltre, un ringraziamento speciale va a colei ha guidato quest’armata, la Dott.ssa Rossella Miracapillo, che si è sempre prodigata, nonostante i suoi innumerevoli impegni, per l’ottenimento di questo risultato.

Oggi ha vinto la democrazia.

Questo grande risultato dimostra come c’è una grande richiesta di partecipazione da parte dei cittadini e delle cittadine che come delle piccole formichine della democrazia, che non saranno mai invitati/e nei talk show, che non saranno mai sulle prime pagine dei giornali, ma che nonostante questo stanno regalando all'Italia un'occasione preziosa per irrobustire la nostra democrazia.



f.to co-coordinatore SEL Andria
Michele Lorusso

venerdì 10 giugno 2011

Vittoria alata


Lo scorso 2 Giugno si è celebrato l’anniversario della nostra Repubblica e la Città di Andria ha onorato tale ricorrenza con diverse iniziative e con una cerimonia svoltasi presso il Monumento dei Caduti di Andria.

Quest’anno c’è stata una novità: è stato ripristinato un pezzo mancante del Monumento, la Vittoria Alata, donata dalla locale sezione del Fascio del Combattimento e che, secondo alcune cronache dell’epoca, attorno agli anni 30 era situata al centro dell’arco frontale del Monumento.

La stessa statua era stata rimossa per essere destinata ad esigenze di "ordine superiore" come la raccolta di materie prime (nel caso specifico, metallo) legate al confronto bellico in atto all'epoca.

L’attuale Amministrazione ha fortemente sostenuto la ricollocazione della statua a seguito delle sollecitazioni delle locali associazioni combattentistiche. Così, l’On. Fucci, "sempre attento" alle istanze del territorio di cui è espressione, si è dato alla ricerca del “calco perduto”, che ha trovato in una fonderia di un noto artista napoletano.

Ovviamente il tutto ha avuto per la cittadinanza un costo. La Ditta Mercogliano (che ha collaborato con il noto artista napoletano) aveva presentato un preventivo di 20.000,00 più iva. Il superamento della soglia dei 20.000,00, così come previsto dal D.lgs. n. 163/2006, avrebbe impedito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, alla suddetta Ditta. Considerata “l’urgenza” (sic!) del riposizionamento di tale statua, non si poteva procedere a una gara e quindi si è chiesto uno sconto di ben 10 euro (per non superare la soglia dei 20.000,00 euro), che è stato concesso dalla Ditta Mercogliano. Fatta la legge, trovato l’inganno.

Non è finita qui. Ai 19.990,00 euro bisogna aggiungere 2.000,00 euro, per l’incarico professionale affidato a due professionisti, per la redazione di tutti gli atti tecnici necessari per la posa in opera della Vittoria Alata.

Tutta quest’operazione è costata 25.990,00 euro (iva compresa), che ovviamente sono a carico della (magre) casse comunali.

Ci chiediamo se era proprio necessario, spendere circa 26.000,00 euro per il recupero di una statua di cui nessuno sentiva la mancanza, considerato il particolare periodo di crisi economica? Non sarebbe stato più opportuno destinare tale cifra ad altro settore, ad esempio quello delle Politiche sociali?

Si sa… la Politica è fatta di scelte. C’è chi preferisce una statua in più all’aiuto delle famiglie che non riescono a garantirsi l’essenziale per sopravvivere, c’è chi, invece, avrebbe preferito aiutare queste famiglie a sopravvivere. Noi ovviamente avremmo preferito quest’ultima.



f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria

             Michele Lorusso