Le opposizioni, unite,
hanno mantenuto l’impegno. Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 di stamattina, i
tredici consiglieri comunali si sono appostati nei pressi della Segreteria
Generale con le dimissioni pronte da protocollare.
Se
si fossero presentati altri otto consiglieri (di maggioranza) all’altezza, si
sarebbe raggiunto il numero, previsto dalla legge, per sciogliere il consiglio
comunale.
Invece,
nemmeno uno all’altezza.
Lo
scioglimento era auspicato dalle minoranze, per far si che gli elettori
tornassero al voto in primavera.
I
consiglieri di opposizione hanno offerto alla maggioranza un’occasione politica
per dimostrare di avere ancora un briciolo di buon senso, facendosi da parte e
affrancando la Città da gravi sospetti legati alle indagini in corso, tutte
montanti attorno alla vicenda Sangalli-Aimeri.
La
maggioranza, com’era prevedibile, continua a restare immobile, limitandosi solo
a fare attacchi personali, dall’inesistente contenuto politico, che le
minoranze respingono al mittente.
Essendo
sfumata la possibilità di sciogliere il Consiglio, le opposizioni insistono per
la convocazione dello stesso, per deliberare sulla proposta Tares 2013 e tanti
altri provvedimenti giacenti da tempo sulla scrivania del Presidente del
Consiglio comunale, poi dimessosi, ma mantenendo ancora il ruolo di consigliere
anziano.
Si
attende, quindi, il ritorno in aula per proseguire l’attività amministrativa e
per esercitare la democrazia.
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