lunedì 24 febbraio 2014

Sul mancato scioglimento del consiglio comunale.

Le opposizioni, unite, hanno mantenuto l’impegno. Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 di stamattina, i tredici consiglieri comunali si sono appostati nei pressi della Segreteria Generale con le dimissioni pronte da protocollare.

Se si fossero presentati altri otto consiglieri (di maggioranza) all’altezza, si sarebbe raggiunto il numero, previsto dalla legge, per sciogliere il consiglio comunale.

Invece, nemmeno uno all’altezza.

Lo scioglimento era auspicato dalle minoranze, per far si che gli elettori tornassero al voto in primavera.

I consiglieri di opposizione hanno offerto alla maggioranza un’occasione politica per dimostrare di avere ancora un briciolo di buon senso, facendosi da parte e affrancando la Città da gravi sospetti legati alle indagini in corso, tutte montanti attorno alla vicenda Sangalli-Aimeri.

La maggioranza, com’era prevedibile, continua a restare immobile, limitandosi solo a fare attacchi personali, dall’inesistente contenuto politico, che le minoranze respingono al mittente.

Essendo sfumata la possibilità di sciogliere il Consiglio, le opposizioni insistono per la convocazione dello stesso, per deliberare sulla proposta Tares 2013 e tanti altri provvedimenti giacenti da tempo sulla scrivania del Presidente del Consiglio comunale, poi dimessosi, ma mantenendo ancora il ruolo di consigliere anziano.


Si attende, quindi, il ritorno in aula per proseguire l’attività amministrativa e per esercitare la democrazia.





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