lunedì 17 febbraio 2014

Secondo arresto per l'ex assessore Lotito. Sindaco, la strada giusta sono le dimissioni

Con il nuovo anno, qualcosa è cambiato in Città, soprattutto nell’amministrazione e nella maggioranza che ci amministra.

Le dimissioni farsa di Marmo, poi quelle degli assessori, poi il ritorno della squadra e poi il silenzio tombale.Non una parola dalla “nuova” Giunta e dal Sindaco su quello che sta accadendo in Città e sul non rispetto dello statuto comunale.

Silenzio totale, quasi a dimostrare che in realtà c’è qualcosa che non va e, quindi, è meglio non parlare per far cadere nel dimenticatoio il tutto e poi tornare alla ribalta, come se nulla fosse successo.
Peccato che, ancora una volta, questo silenzio sia stato interrotto da un nuovo arresto dell’ex assessore Lotito, sostituito dall’Onorevole Fucci (chi l’ha visto?).
Una nuova pagina nera per tutta la nostra comunità e, nonostante ciò, le Istituzioni continuano con la pratica del silenzio.
Si potrebbe pensare che avessimo gioito nel leggere questa notizia. Invece no, perché ancora una volta, a pagarne le conseguenze, saranno sempre i cittadini, alle prese con le cartelle di pagamento della Tares.
Caro Sindaco, i danni del suo operato e del suo silenzio stanno affondando completamente la Città. Un suo fedelissimo, non una, ma ben due volt,e è stato oggetto di provvedimenti di custodia cautelare riguardante indagini sul servizio di raccolta dei rifiuti, quasi a rafforzare il fatto che il “sistema” è “corrotto” e che non ha funzionato secondo i canoni della legalità e della trasparenza.
Noi, come abbiamo fatto in passato, le chiediamo di DIMETTERSI perché non può continuare a far finta di niente.
La nostra Città non merita tutto questo. Ormai, sulle testate nazionali e non, Andria è rappresentata come la Città del malaffare.
Noi sappiamo che non lo è, e per questo, le chiediamo anche di costituire parte civile il Comune di Andria in questo nuovo processo.
È un atto dovuto nei confronti di tutti quei cittadini che stano pagando, non solo economicamente, colpe non proprie e non vorremmo che Andria, dopo essere stata premiata come Comune riciclone, venga premiata come Comune manettone.

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