mercoledì 9 gennaio 2013

La conferenza del Sindaco non mi convince. Manca il futuro.


La conferenza di presentazione dei risultati del 2012 dell’Amministrazione non mi ha convinto. L’ ho guardata e riguardata, per ascoltare bene le parole del Sindaco, però devo dire che è stata davvero deludente.

Già la disposizione degli intervenuti è davvero singolare, cioè Sindaco e ufficio di Gabinetto da una parte e Assessori (alcuni assenti, Presidente del Consiglio comunale e cittadini compresi) dall’altra. Città assente. Quasi a dimostrare che i risultati raggiunti non sono di tutte la squadra (Giunta e quindi maggioranza) ma di una sola persona, cioè il Sindaco. Mi sarei aspettato che ogni assessore avesse comunicato i risultati raggiunti. Invece niente, ci ha pensato il Sindaco con un monologo.

            Scendendo ad analizzare i contenuti, anche questi sono stati davvero approssimativi, perché nelle odi auto celebrative il Sindaco ha parlato solo di lavori pubblici, dei consensi che l’attuale maggioranza raccoglierà nelle prossime tornate elettorali e degli impegni (quali?) per il territorio dell’Onorevole di riferimento.

            Non starò qui a sottolineare ancora una volta la paternità della maggior parte delle opere pubbliche citate, perché non voglio essere ripetitivo e noioso. Ormai penso che la Città sia in grado di capire da sola tutto ciò.

            Quello che non mi ha convinto e che mi preoccupa è il carattere monotematico del monologo, incentrato solo ed esclusivamente sulle diverse inaugurazioni dei diversi cantieri nella nostra Città. E anche per quel che riguarda le attività del 2013, il tema trattato è sempre lo stesso, i cantieri. Mi sarei aspettato che per il 2013 il Sindaco (o Assessori competenti) spendesse qualche parola sulle politiche sociali, sulla cultura (si è parlato dell’inaugurazione della biblioteca ma non sugli investimenti da fare per riempire quel contenitore culturale), sulla trasparenza, sulla partecipazione, sul futuro di Corso Cavour, sul ponte Bailey, sui giovani, sulle energie alternative, sulla mobilità sostenibile, sul problema tumori e cancro, sull’elettrosmog, sulle famiglie, ecc… (la lista è lunga), insomma sul FUTURO e sulla PROSPETTIVA di questa Città.

            Ascoltando la conferenza stampa, mi ritornano in mente le parole del politico statunitense James Freeman Clarke: “Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alla prossima generazione. Un politico cerca il successo del suo partito; uno statista quello del Paese”. E visto che il chiodo fisso del Sindaco era il consenso che la sua parte politica raccoglierà alle prossime elezioni, si può dire che in questa conferenza il Sindaco ha assunto un atteggiamento molto da politico e poco da statista.

            In un periodo come quello che stiamo attraversando, abbiamo sempre meno bisogno di politici e sempre più di statisti.

            Su una cosa sono d’accordo. Andria sta cambiando e il cambiamento che è in corso, non è dovuto all’Amministrazione che sta governando questa Città (il colore politico non c’entra), ma è un cambiamento “culturale” che chi amministra deve interpretare e, sulla scia di questo, creare una prospettiva e progettare il futuro di questa Città.

            Spero che si riesca a capire questo, altrimenti il motto “Andria cambia” resterà solo uno spot prettamente elettorale.





Gazzetta del Mezzogiorno del 11 Gennaio 2013


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