lunedì 8 luglio 2013

Sulla situazione debitoria del Comune di Andria.


Respingiamo al mittente le accuse di aver sperato che alcune questioni andassero male, solo per fare speculazione politica. È un modo di fare che non ci è mai appartenuto e mai ci apparterà. Abbiamo sempre sollevato perplessità, fatto proposte (sempre inascoltate) ed abbiamo sempre auspicato il meglio per la nostra Città.

Capiamo la situazione d’imbarazzo del commissario del Pdl, che da un lato deve difendere l’indifendibile e dall’altro deve provare a tenere insieme un partito le cui crepe cominciano a venire alla luce; scaricare, però, su altri i propri fallimenti e quelli dell’Amministrazione, ci sembra fuori luogo.

Anche questa volta il commissario ci ha delusi, perché non racconta la verità alla nostra comunità, e creando artatamente un clima astioso. 

Rimandare la “crisi” finanziaria sempre a situazioni nazionali o internazionali, non fa che alimentare il clima di incertezza col quale molti lavoratori hanno dovuto cominciare, loro malgrado, a convivere.

Nella nota del commissario del Pdl non si entra nel merito delle questioni sollevate dalle opposizioni e anche dal consigliere comunale del Pdl.

Dalle dichiarazioni fatte da Balducci, sembra distratto sulla attività amministrativa nella Città di Andria: le casse della stessa languono e non è di certo solo per i mancati trasferimenti dall’Imu da parte dello Stato. Questo non lo diciamo noi, ma il Sindaco in una nota inviata a dirigenti e assessori il 17 Giugno 2013, nella quale, dopo aver ricordato che l’ente procede con i “dodicesimi” a causa dell’impossibilità di redigere il bilancio preventivo per il 2013, sostiene che per “l’assenza alla data odierna di risorse proprie che di risorse trasferite… inducono ad adottare criteri di estrema prudenza onde evitare un possibile disequilibrio finanziario”. Poi continua “onde evitare nocumento all’ente si invitano tutti i dirigenti a bloccare l’assunzione di impegni di spesa e l’assunzione di atti di liquidazione, con effetto immediato”.
Stando a quello che è scritto nella lettera, il Sindaco sostiene ciò che sosteniamo noi da tempo, non certo perché siamo degli sciacalli, ma perché siamo preoccupati per la situazione attuale e dei danni alla comunità se si dovesse arrivare al dissesto finanziario.

Adesso aspettiamo la smentita del Sindaco nei confronti del commissario del Pdl che, di certo, non ha raccontato la verità.

Abbiamo il ragionevole dubbio che la stessa non arriverà mai. Attendiamo inoltre la pubblicazione (così come previsto dalla legge) dell’elenco dei fornitori che dovranno essere pagati in base al Decreto Legge 35/2013: vorremmo comprendere se i criteri previsti dalla legge saranno rispettati.

Siamo consci della situazione in cui il Paese intero versa: siamo altrettanto consci che la via migliore per affrontarla, e uscirne con meno danni possibili, di certo non è nel nascondere i problemi, continuando, del resto, a utilizzare il denaro pubblico in maniera poco oculata, con previsioni di introiti sovrastimate.

Il “buon padre di famiglia” in periodo di magra avrebbe stretto la cinghia e avrebbe garantito ciò che è davvero necessario, invece l’attuale amministrazione e il Sindaco sembrano quasi ignorare i criteri di efficienza ed efficacia, alla base della finanza pubblica.

Siamo entrati in un vicolo cieco e se non apportiamo le dovute correzioni alla rotta, difficilmente ne usciremo indenni.








Gazzetta del Mezzogiorno del 10 Luglio 2013

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