venerdì 21 ottobre 2011

Richiesta convocazione Consiglio comunale discarica Ekobat


Nella sesta provincia pugliese, un altro tassello, di un progetto complessivo di inquinamento del nostro territorio, sta per essere apposto. Questo tassello riguarda la discarica che la Ekobat propone in agro di Trani, ad una distanza di 3,5 chilometri dalle città di Trani e di Andria.

Pochi sanno di questo progetto e nessuno ne parla, soprattutto la politica locale che sembra essere interessata a dibattere, con il metodo della contrapposizione a prescindere, su questioni futili e poco interessata e attenta a discutere di questioni che riguardano l’intera Città, a prescindere dal colore politico che può caratterizzare ciascuno di noi.

L’ecologia è parte della “ragione sociale” di SEL e per questo motivo, come abbiamo già fatto in passato, ci opporremo con forza a tutte quelle azioni volte a mettere in pericolo la nostra salute, la salubrità del nostro ambiente e del nostro territorio.

Noi pensiamo che la Città di Andria debba esprimersi su questa vicenda, perché anche se la discarica è prevista in agro di Trani, avrà comunque ricadute sulle città limitrofe, quindi, a giorni, presenteremo una richiesta di convocazione monotematica del Consiglio, dopo aver raccolto il numero di sottoscrizioni dei consiglieri comunali necessarie per far ciò.
Di seguito il testo della richiesta:

VISTO
-          l’art. 19 dello statuto comunale;
-          l’art. 19 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale approvato con delibera di Consiglio comunale del n. 28/2001 e modificata con delibera di Consiglio comunale n. 46/2003.
PREMESSO CHE:
-          l’art. 5 del DPR 12 Aprile 1996 (Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dall'art. 40 comma 1, della legge n. 146/1994) concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, dispone che l’ Autorità competente (in questo caso  la Provincia B.A.T.) per l’istruttoria del progetto soggetto alla V.I.A. trasmetta ai “Comuni interessati”, copia della documentazione del progetto, in sostituzione del soggetto proponente;

-          recenti pronunce giurisprudenziali (cfr. TAR Sicilia,Catania,Sez. I, 24 novembre 2008, n. 2241) hanno considerato che la nozione di “comuni interessati” chiamati a pronunciare il proprio parere sul progetto, non può essere rapportata ad un criterio meramente territoriale;

-          il Consiglio di Stato, (cfr Consiglio di Stato,V,17maggio 2005, n. 2460) ha stabilito che il bene ambiente, nella sua oggettività, non è riconducibile alla delimitazione amministrativa delle competenze degli Enti locali, ben potendo essere oggetto di interessi molteplici e concorrenti di più Enti locali, a seconda delle esternalità del bene stesso;

-          una nozione più ampia di pubbliche amministrazioni, che include nel novero di quelle legittimate a partecipare al procedimento di VIA, non solo i comuni territorialmente interessati, ma anche quelli che sono comunque destinatari di possibili effetti o ricadute ambientali del progetto proposto alla suddetta VIA,si trova nella direttiva 85/337/CE il cui art. 1 comma 2 include nel “ pubblico interessato” gli enti che subiscono o possono subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale e dunque conferma, in maniera sistemica,che la nozione di “ Comuni interessati” va correlata non al territorio, ma alle concrete ricadute ambientali di un progetto sottoposto alla VIA.
CONSIDERATO CHE:
-          l’impianto è posto in agro di Trani, ad una distanza di 3,5 chilometri dalle città di Trani e di Andria;

-          in base alla nozione di “comuni interessati” anzidetta, la Città di Andria rientra tra i “comuni interessati” per le concrete ricadute ambientali di tale progetto;

-          Il sito oggetto del progetto di discarica proposto dalla EKOBAT srl è ubicato in un’area del territorio comunale di Trani contrassegnato dalla presenza di numerosi insediamenti industriali.
1) A ovest il sito della EKOBAT confina con la cava con annesso frantoio ed impianto di betonaggio della Unical.
2) A nord-ovest confina con analogo impianto industriale ( cava,frantoio ed impianto di betonaggio) del gruppo Matarrese. E’ da tenere in evidenza che sulla stessa area su cui sorge l’impianto produttivo del gruppo Matarrese nel 2010 è stato presentato un progetto da parte della GENERAL CEMENT PUGLIA, società appartenente allo stesso gruppo economico,per la realizzazione di un impianto per la produzione di cemento,con una potenzialità di 600.000 t/a.
3)A nord,il sito della EKOBAT confina con la discarica di rifiuti speciali della ECO ERRE srl, autorizzata ad una volumetria di 800.000 metri cubi. La discarica della ECO ERRE, attualmente non in esercizio, sorge sulle particelle 65 e 66 del Foglio di mappa 50 del Comune di Trani e cioè in un’area immediatamente contigua al sito della EKOBAT. La discarica della ECO ERRE è stata autorizzata all’esercizio dalla Delibera di Giunta dell’Amministrazione Provinciale di Bari n. 413 del 22/06/1999.
4) Sempre a nord,ad una distanza di circa 250 metri dal sito della EKOBAT,è ubicata la discarica di RSU dell’AMIU, al servizio del ATO BA/1,autorizzata all’esercizio con Determina del Dirigente dell’Ufficio Tutela dall’Inquinamento atmosferico IPPC –AIA n. 597 del 24/09/2008,attualmente in esercizio. La discarica AMIU è autorizzata allo smaltimento di rifiuti per una volumetria di 3.434.950 tonnellate. Alla data di rilascio dell’autorizzazione IPPC-AIA, nel settembre 2008,disponeva di una capacità residua di abbancamento pari a 2.080.876 tonnellate;

-          la discarica ECO ERRE di rifiuti speciali è ubicata tra la discarica di RSU dell’AMIU ed il sito del progetto di discarica della EKOBAT;

-          in data 26 gennaio 2011, il Consiglio comunale della Città di Andria, approvava un ordine del giorno con cui l’Amministrazione comunale “Esprime forte dissenso sull'ipotesi di insediamenti, anche da parte di Comuni contermini, che potrebbero determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo territorio”;

-           se la proposta progettuale della EKOBAT venisse approvata e la discarica ECO ERRE entrasse in esercizio,si creerebbe un “ continuum ambientale” costituito dalle tre discariche che colliderebbe con l’indirizzo dato dal Consiglio comunale di Andria con l’approvazione della suddetta delibera (“… potrebbero determinare un nuovo carico di agenti inquinanti su questo territorio …”) .

Per quanto PREMESSO e CONSIDERATO, ed in virtù delle disposizioni di legge, i gruppi consiliari in calce
CHIEDONO
che sia convocato urgentemente ed in seduta monotematica il Consiglio Comunale per discutere del progetto.  oggetto della domanda di AIA coordinata alla VIA, proposto dalla EKOBAT s.r.l.


f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
             Michele Lorusso

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