Lo scorso
2 Giugno si è celebrato l’anniversario della nostra Repubblica e la Città di
Andria ha onorato tale ricorrenza con diverse iniziative e con una cerimonia
svoltasi presso il Monumento dei Caduti di Andria.
Quest’anno
c’è stata una novità: è stato ripristinato un pezzo mancante del Monumento, la
Vittoria Alata, donata dalla locale sezione del Fascio del Combattimento e che,
secondo alcune cronache dell’epoca, attorno agli anni 30 era situata al centro
dell’arco frontale del Monumento.
La stessa
statua era stata rimossa per essere destinata ad esigenze di "ordine
superiore" come la raccolta di materie prime (nel caso specifico, metallo)
legate al confronto bellico in atto all'epoca.
L’attuale
Amministrazione ha fortemente sostenuto la ricollocazione della statua a
seguito delle sollecitazioni delle locali associazioni combattentistiche. Così,
l’On. Fucci, "sempre attento" alle istanze del territorio di cui è
espressione, si è dato alla ricerca del “calco perduto”, che ha trovato in una
fonderia di un noto artista napoletano.
Ovviamente
il tutto ha avuto per la cittadinanza un costo. La Ditta Mercogliano (che ha
collaborato con il noto artista napoletano) aveva presentato un preventivo di
20.000,00 più iva. Il superamento della soglia dei 20.000,00, così come
previsto dal D.lgs. n. 163/2006, avrebbe impedito l’affidamento diretto da
parte del responsabile del procedimento, alla suddetta Ditta. Considerata
“l’urgenza” (sic!) del riposizionamento di tale statua, non si poteva procedere
a una gara e quindi si è chiesto uno sconto di ben 10 euro (per non superare la
soglia dei 20.000,00 euro), che è stato concesso dalla Ditta Mercogliano. Fatta
la legge, trovato l’inganno.
Non è
finita qui. Ai 19.990,00 euro bisogna aggiungere 2.000,00 euro, per l’incarico
professionale affidato a due professionisti, per la redazione di tutti gli atti
tecnici necessari per la posa in opera della Vittoria Alata.
Tutta
quest’operazione è costata 25.990,00 euro (iva compresa), che ovviamente sono a
carico della (magre) casse comunali.
Ci
chiediamo se era proprio necessario, spendere circa 26.000,00 euro per il
recupero di una statua di cui nessuno sentiva la mancanza, considerato il
particolare periodo di crisi economica? Non sarebbe stato più opportuno destinare
tale cifra ad altro settore, ad esempio quello delle Politiche sociali?
Si sa… la
Politica è fatta di scelte. C’è chi preferisce una statua in più all’aiuto
delle famiglie che non riescono a garantirsi l’essenziale per sopravvivere, c’è
chi, invece, avrebbe preferito aiutare queste famiglie a sopravvivere. Noi
ovviamente avremmo preferito quest’ultima.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà
- Andria
Michele Lorusso
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