Nei dibattiti non
sentiamo quasi mai parlare di chi non può contribuire, elettoralmente parlando,
alla crescita del consenso di questo o di quel partito. Infatti, non sentiamo
mai parlare per esempio dei problemi delle carceri italiane, affrontati qualche
volta, in maniera davvero “folkloristica”, dai radicali.
La Politica deve
tornare a parlare anche di quelle fasce di persone che, in qualche modo, non
contribuiscono all’aumento del consenso, ma che fanno comunque parte della
nostra società.
Ed è proprio sul
problema delle carceri, che dobbiamo cominciare a parlare e a interrogarci su
quelle che possono essere le soluzioni a tale problematica, soprattutto alla
luce della notizia di diversi suicidi/omicidi di detenuti (l’ultimo è avvenuto
proprio a Trani).
Nelle
carceri italiane vi è circa il doppio della popolazione che dovrebbe
risiedervi. Nonostante questa vera e propria violazione dei diritti, vi è anche
il taglio sostanzioso delle dotazioni finanziarie, cui vanno, aggiunti i tagli
alla spesa sociale. Questa condizione di sovraffollamento sta producendo tutta
una serie di situazioni davvero inaudite, di cui qualcuno dovrebbe vergognarsi.
A livello regionale, qualcosa per rimettere al centro della discussione, anche
gli ultimi, è stato fatto con la sottoscrizione del Protocollo per la tutela
della salute dei detenuti, che ha come obiettivo la definizione de forme di
collaborazione tra i diversi livelli istituzionali per garantire la tutela
della salute ed il recupero dei detenuti adulti e minorenni e assicurare loro
l’assistenza sanitaria.
A
livello nazionale, la discussione sul problema delle carceri è stata affrontata
dal Ministro della Giustizia, Paola Severino, non complessiva, ma con una
soluzione volta a risolvere “temporaneamente” il problema del sovraffollamento.
Innanzitutto
bisognerebbe partire con un’Amnistia per risolvere l'attuale drammatica
contingenza, da affiancare con una serie di riforme essenziali. Tra queste
elencherei le seguenti:
1. Impossibilita
di disporre misure detentive in assenza di posti disponibili nelle strutture
carcerarie, in altre parole, tanti detenuti quanti posti-letto. (Proposta
dell'Associazione ANTIGONE).
2. In
caso di condanne per reati più gravi, arresti domiciliari per chi è già
detenuto con condanne più lievi.
3. Introduzione
di nuove misure alternative, espansione per quelle già esistenti, da non applicarsi
solo ad istanza di parte ma ex lege, automaticamente per reati minori. Sanzioni
Pecuniarie, commisurate al reddito, allargamento della detenzione domiciliare,
sanzioni prescrittive di lavori socialmente utili, anche solo nei fine
settimana, esclusione dai Pubblici Uffici.
4. Depenalizzazione
di tutta una serie di reati di minima pericolosità sociale. Revisione della
legge ex-Cirielli sulla recidiva che colpisce solo i cittadini a basso reddito.
5. Depenalizzazione
dell'uso e del possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Abrogazione
della Fini- Giovanardi.
6. Cancellazione
dell'incivile reato di Clandestinità. Abrogazione della Bossi-Fini.
7. Revisione
profonda delle norme sulla Custodia Cautelare:tassatività ancora più chiara
delle condizioni per applicarla, dove alle tre ipotesi di scuola della
a)Inquinamento delle prove; b)Reiterazione del reato; c)Rischio di fuga, sia
sempre accompagnata la pericolosità sociale,almeno per la custodia in carcere.
8. Introduzione
del reato di Tortura, sia fisica che psichica. Politiche serie contro le
violenze sui e tra i detenuti.
9. Ripensamento
dei "tempi carcerari", che devono avere un senso, una ragione e,
soprattutto uno scopo. Introduzione di luoghi di detenzione per detenuti di
bassa pericolosità sociale,dove più che il controllo e la sicurezza,vengano
privilegiati percorsi di reinserimento ed acquisizione di capacità lavorative.
10. Obbligo,tranne
casi di eccezionale gravità, di arresti domiciliari per tutte le detenute-mamme
che abbiano figli minori di 5 anni. I bambini sono sempre innocenti e non
devono stare in carcere per non essere traumaticamente separati dalle loro
madri.
Solo
se la Politica riesce a trovare soluzioni ai problemi degli ultimi, può
risolvere tutti gli altri problemi e assolvere alla propria funzione di dare
soluzioni e risposte a tutti i problemi sociali.
Michele Lorusso
Co-coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Andria
Co-coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Andria
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