Nelle
scorse settimane, il “Comitato spontaneo contro l’installazione selvaggia delle
antenne di telefonia mobile” esprimeva, giustamente, la propria preoccupazione
e la propria contrarietà all’installazione di un’antenna di telefonia, su un
traliccio già esistente.
Subito
arriva la risposta dell’Amministrazione: “i
valori di intensità di campo elettrico a
radiofrequenza misurati, nei punti più significativi per la valutazione
dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza
generati dall'impianto S.R.B di via Cornelia, non superano i valori previsti
per legge”.
E quindi? Non dovremmo
preoccuparci?
Ci dispiace, ma queste
dichiarazioni non ci rassicurano, perché il fatto che i limiti non superano i
valori previsti dalla legge, non significa che tali valori non abbiano alcuna
ricaduta sulla salute umana, perché sono calcolati tenendo in considerazione il
“momento” della misurazione e non la prolungata esposizione a tali campi
elettromagnetici.
Inoltre, siamo preoccupati perché
svariati sono gli effetti causati dalla continua esposizione ai suddetti campi.
Soprattutto nei bambini. Diversi studi, hanno dimostrato che l’esposizione ai campi
elettromagnetici comporta la distruzione fin dalla giovane età di cellule neuronali,
che annulla una "riserva cerebrale" che nella vecchiaia potrebbe
compensare la morte di neuroni causata da Alzheimer o da altre malattie
degenerative. Se il cervello ha un eccesso di neuroni utilizzati poco o nulla,
questi possono tornare utili per sostituire quelli morti a causa di malattia
della tarda età.
Per
non parlare degli effetti che riguardano la salute in generale, cancro,
leucemie, ecc…
Perché
diciamo tutto questo?
Non
certo per fare allarmismo, ma perché è necessario che la cittadinanza prenda
coscienza di ciò che la circonda e inizi a pretendere, dalle Istituzioni, la
tutela della propria salute.
Non
basta quindi annunciare che “L'Amministrazione e in particolare del Settore Ambiente
fa sapere che proseguiranno tutte le azioni di controllo volte alla tutela
della salute pubblica e della qualità della vita, intensificando, in
collaborazione con l'Arpa Puglia, le campagne di monitoraggio sulle fonti
d’inquinamento ambientale”, ma è
necessario prendere delle iniziative serie volte alla prevenzione e alla tutela
della salute.
Noi (con un odg che presenteremo a giorni) chiediamo che
l’Amministrazione:
-
s’impegni ad esigere, dalle autorità competenti, uno studio
epidemiologico su tutta la Città sugli effetti derivanti dalle esposizioni ai campi
elettromagnetici;
-
ponga in essere tutte le procedure necessarie per una
pianificazione comunale dei suddetti impianti, così come previsto dall’art. 6 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5” e dal Regolamento
regionale n.14 del 20 Settembre 2006;
-
imponga il rispetto dell’art.
7 della LEGGE REGIONALE “8 Marzo 2002, N. 5” che
così dispone: “i soggetti gestori
provvedono a pubblicare sull’Albo pretorio dei Comuni interessati, sul
Bollettino ufficiale della Regione Puglia e su almeno due quotidiani a carattere
regionale avviso dell’inoltro alla Regione e agli enti locali del Piano annuale
di installazione”;
-
per l’attività di collaudo e controllo sugli
impianti costituisca
“un forum, con funzione consultiva tra
l’Assessorato LL.PP. ed Ambiente, 1’Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia
Privata, l’Assessorato Sanità, i Dirigenti Comunali, l’Ufficio Igiene e
Prevenzione presso la ASL, l’ LSPESL, i
Concessionari del servizio pubblico di telefonia
radiomobile o di impianti per servizi similari e le Associazioni Ambientaliste,
ove possano essere compensate le diverse esigenze dei concessionari e dei
comitati dei cittadini, in ordine alla determinazione dei siti più idonei per
la localizzazione degli impianti delle stazioni radio base”così come previsto dall’ art. 7 lettera c) del Regolamento comunale “per
l’installazione la modifica e l’adeguamento delle stazioni radio base per la
telefonia cellulare e servizi similari". Antenne emittenti
radiotelevisive”;
-
nella
concessione delle autorizzazioni rispetti l’Art. 4, del suddetto Regolamento
comunale, che vieta “l’installazione
degli impianti di telefonia mobile e le antenne emittenti radiotelevisive in
prossimità di ospedali, scuole, asili nido, case di cura e di riposo,
all’interno di parchi gioco e nelle aree destinate ad attività sportive e
comunque a distanza non inferiore a m. 100 calcolata tra il perimetro esterno
di dette strutture e la base del manufatto che supporta l’antenna”.
Scusateci
se chiediamo troppo, ma la tutela della salute non necessita di promesse, ma di
azione concrete ed efficaci.
f.to I coordinatori di Sinistra
Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso
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